CARL BARKS IN FRANCIA E IN USA, OGGI

Vale la pena tornare di quando in quando sul “luogo del delitto”, aggiornando la situazione relativa alla diffusione delle storie (e dei loro autori) che più ci piacciono.

La versione della nuova serie di volumi barsiani pubblicati negli USA, in questi giorni sta ottenendo una serie di critiche legate ai ritocchi pesanti ai quali sono state sottoposte alcune vignette. Per esempio nella famosa avventura di Bombie the Zombie, insomma… del Gongoro.

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Ne parla ampiamente il blog Krafsklotter.

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Quella sopra è la versione attuale, raffrontata all’originale, del 1949.

La storpiatura nossah dovuta alla riproduzione di un accento afroamericano, resta nossir, come nella versione purgatissima del 1986, alla quale, purtroppo, hanno attinto le altre edizioni europee della storia.

Bilderna är alltså återställda och sådant som »IF AH EVAH DOES«, men ändå står det även här »NOSSIR!« istället för originalets »NOSSAH!«, så fortfarande ett ord fel!

Vedere sotto, per il confronto. Il trombettiere è un semplice cane antromorfo, che non dà al lettore la minima impressione di essere “di colore”.

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Può essere interessante anche il confronto di queste due versioni del passaggio che segue, sempre nella storia della bambolina vudù.

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La versione (malamente) ritoccata del 1986 era davvero (un po’) raccapricciante.

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Abbandoniamo gli USA per giungere in Francia, puntualizzando, grazie all’apporto informativo dell’attento Cesare Milella, come stanno le cose circa la collana barksiana che ci riguarda (perché concepita in Italia).

Rispetto a un post di qualche tempo fa, Cesare spiega:

Siccome mi avevi chiesto qualche sito dove si parlava dei dBD AWARDS, ho fatto qualche ricerca e ho trovato qualcosa.
Sembra che il vincitore per la categoria Meilleure integrale/ beaux livres (premiazione avvenuta a gennaio 2012 per i titoli del 2011) sia
Gorazde di Joe Sacco (Rackam):
http://www.amazon.fr/Gorazde-int%C3%A9grale-orientale-1993-1995-meilleure/dp/2878270789

http://blddpro.free.fr/blog/?cat=11&paged=2

<a href="http://laprovence-bd.blog.laprovence.com/le-palmares-des-dbd-awards-a38412
http://www.generationbd.com/index.php/nouvelles-bd/1-nouvelles-bd/1745-dbd-awards-2011.html”>http://laprovence-bd.blog.laprovence.com/le-palmares-des-dbd-awards-a38412
http://www.generationbd.com/index.php/nouvelles-bd/1-nouvelles-bd/1745-dbd-awards-2011.html

Come si spiega allora che in quel ritaglio che hai messo sotto il titolo del post con i voti di otto critici, Gorazde sia citato solo da un critico (Olivier Maitret) e al quinto posto, mentre
La Dynastie (che è citata da cinque critici di cui ben due al primo posto) non abbia vinto?

Io penso che quel ritaglio sia incompleto (infatti la parte destra è mozzata) e siano molti più di otto i critici che hanno votato e quindi molti di quelli mancanti hanno votato per Gorazde.
Gorazde che non ho letto, deve essere un vero capolavoro per vincere in una categoria dove concorre La Dynastie Donald Duck!

Quindi, molte grazie a Cesare!

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Il post al quale si allude è riportato qui di seguito. Riguardava La Grande Dinastia dei Paperi in versione francese, pubblicata da Glénat col titolo La Dynasie Donald Duck, citata come miglior opera di recupero del patrimonio fumettistico (in terra francese) da due critici su otto.

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I due critici, che ringraziamo, partecipanti alle selezioni del dBD Awaards, sono Philippe Peter e Olivier Maltret, mentre un terzo, Frédérique Pelletier, cita ancora l’opera mettendola al quarto posto delle sue preferenze.

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Alla cerimonia dei dBD Awards, organizzati dalla rivista [dBD], ecco il grande Hermann dallo sguardo occasionalmente truce, in compagnia di François Boucq.

Quella della nuova diffusione di opere di Barks in Francia è una buona notizia, comunque la si voglia girare. E dal rilancio di un ritaglio di giornale d’epoca, dovuto ad Andrea Cara ma rintracciato da Mike Barrier, ricaviamo il dato che i lettori di Paperino e Zio Paperone sembrano essere mediamente più intelligenti di altri.

Il ritaglio viene dal Washington Post del 27 agosto 1948.

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© Disney per le immagini di Mickey Mouse & Co.

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