Quello che da decenni è il sogno proibito del collezionista italiano di fumetti è adesso disponibile (in una copia) per i lettori di questo blog.
O meglio, del primo che si farà vivo ed entrerà in contatto, con soddisfazione comune, con il collezionista decisosi giusto oggi a “liberarsi” di una copia di questo prezioso oggetto.
E’ l’albo che, in copertina, inizia la storia che contiene con la vignetta riprodotta sopra. Il primo aprile è passato, non si tratta di uno scherzo!
Considerato una specie di “Gronchi rosa” dai collezionisti disneyani della Penisola, l’albone orizzontale Topolino contro Wolp, disegnato da Floyd Gottfredson, è stato mitizzato negli anni Sessanta, con la riscoperta dei fumetti sia come nostalgico recupero delle letture del passato.
Ne parlava, fra gli altri Arduino Brizzi di Sansepolcro (Arezzo) deltto “il Toscomercante”, uno dei primi e più celebri commercianti di albi e libri a fumetti, in quegli anni gloriosi.
All’epoca questo albo di Topolino (il primo!) è stato sempre ritenuto pressoché introvabile. Si favoleggiava che ne fossero sopravvissute, data la sua difficile conservabilità, meno di dieci copie in tutto (a metà anni Sessanta si diceva ne esistessero soltanto sei), il che faceva salire le quotazioni dei singoli esemplari in modo vertiginoso.
Poi, con l’andare degli anni, sarebbero spuntate fuori da polverosi bauli anche alcune copie in più della fantomatica pubblicazione, senza che tuttavia si spegnesse l’aura di leggenda che l’aveva ammantata.
Pubblicato a Firenze nel 1933, questo albo di Topolino è datato 15 ottobre, benché il suo editore, Mario Nerbini, abbia dichiarato in una famosa intervista di svariati decenni fa, con tutta probabilità raccolta dal giornalista romano Franco De Giacomo, di averlo fatto uscire nel giugno precedente.
Buona questa ipotesi, intorno alla quale si sollevano molti dubbi, l’albo sarebbe uscito in Italia quasi in contemporanea con la stampa, negli Stati Uniti, delle otto tavole domenicali di Mickey Mouse che lo compongono.
E che, in quanto sunday pages, non saranno comprese bnell’annunciata cronologia della Fantagraphics della quale si è parlato recentemente q u i, e di cui mostro sotto la copertina (forse definitiva) del secondo volume.
Per inciso, questo secondo volume uscirà con il titolo Walt Disney’s Mickey Mouse: “Trapped on Treasure Island” (Vol. 2) il prossimo ottobre, mentre la data del primo della collana è slittata a giugno (complice il diverso formato che alla fine è stato scelto; se volete, poi vi dirò la superstizione che aleggia sulla soluzione precedente).
Il fascicolo italiano abito dai collezionisti porta l’indicazione “supplemento al giornale Topolino” e strilla entusiasticamente accanto al titolo “150 quadretti 150 del celebre Walt Disney”. Ospita la seconda parte delle vicende note col nome The Lair of Wolf Barker.
Per qualche ragione, forse un semplice errore di trascrizione, la “f” di “Wolf” (“Lupo”) diviene per gli italiani una “p”. Non è la sola stranezza dell’adattamento, né la più vistosa.
Sopra, riproduzione della copertina del primo fascicolo della Enciclopedia del Fumetto pubblicata a Firenze dalleditore Sansoni, grazie agli auspici del giornalista e ricercature Gaetano Strazzulla, che vi collaborava. Questo primo numero riproduceva appunto il contenuto del leggendario supplemento nerbiniano (auspicio del buon successo della pubblicazione, distribuita a fascicoli in edicola e in libreria in volumi realizzati in seguito con le “rese”).
Appena possibile, dettagli in più su questo prezioso fascicolo e sull’occasione forse irripetibile offerta oggi da Cartoonist Globale.
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