Nel giorno del Pesce, a San Francisco si rinnova l’appuntamento annuoale con la WonderCon al Moscone Center South.
Questa mostra mercato, con eventi culturali e animatori annessi, si chiude il giorno 3, dopo aver fatto sfilare ospiti come Joe Quesada o Sergio Aragonés, presenti fra gli altri anche nel trailer di 30 secondi qua sotto.
Tutti lo hanno scritto: finalmente il 1° aprile Milano segna una tappa importante in un percorso la cui partenza era stata annunciata all’inizio di giugno di due anni fa con una celebre conferenza all’Università Statale, alla quale avevano partecipato fra gli altri Alfredo Castelli, Silver, Giulio Giorello, il sottoscritto e soprattutto Luigi F. Bona, presidente della Fondazione Franco Fossati.
S’inaugura alla presenza delle autorità cittadine WOW-Spazio Fumetto, sede del Museo del Fumetto di Milano.
Promosso dal Comune di Milano e affidato in concessione, tramite bando, appunto alla Fondazione Franco Fossati, questo nuovo spazio sorgerà in viale Campania 12, in un prestigioso stabile interamente ristrutturato, la storica fabbrica di panettoni, gelati e dolci vari Motta che negli anni Cinquanta, secondo una veritiera leggenda sfornava quotidianamente 1.300 quintali di panettoni. Si dice che messi in fila occupassero 35 chilometri. 600.000 galline deponevano le uova necessarie.
A destra, una foto d’epoca del titolare dell’azienda, l’intraprendente Angelo Motta.
Le esportazioni dei suoi panettoni avvenivano in 75 paesi.
In questo stabilimento fu creato il classico Buondì (Motta), il cui nome fu inventato dal nonno della scenografa Fiorenza Manfrin, figlia del fumettista Umberto (in forza soprattutto alle Edizioni Alpe). Per quegli strani corto-circuito che la Storia talvolta crea, adesso la nipote dell’ideatore del Buondì si occupa tra le altre cose di organizzare architettonicamente alcuni locali dello Spazio WOW.
In apertura di post, una foto della facciata dell’edificio com’era sino a poche settimane fa, e subito sotto come si sta trasformando in questi giorni, arricchendosi di nuvolette (per il momento prive di lettering, ma chissà…).
Queste ed altre immagini sulla pagina di Facebook dedicata all’iniziativa (grazie per averle concesse!), dove fanno da apripista alle tante altre che se ne stanno aggiungendo day after day.
L’inaugurazione avverrà con una mostra a ingresso libero che farà il punto sulla storia dell’editoria a fumetti ospitata da Milano, sede anche adesso di importanti etichette editoriali come Astorina, Pia Società San Paolo, Sergio Bonelli Editore, The Walt Disney Company – Italia, e che in passato ha accolto nel suo territorio colossi come Alpe, Arnoldo Mondadori (che esiste ancora adesso, naturalmente, ma non ha certo i fumetti come i suoi contenuti principali), Bianconi, Edizioni 66 o (Marino), (Gino) Sansoni, Tomasina, per citarne solo alcune scontentando incolpevolmente tante altre.
“Il fumetto trova casa a Milano – spiega il Sindaco Letizia Moratti -. Si tratta di un progetto importante rivolto, in modo particolare, ai giovani, agli appassionati e a quanti avranno la curiosità di scoprire l’arte del fumetto. Con questo nuovo spazio andiamo a riqualificare lo stabile di viale Campania, in Città Studi, e lo restituiamo alla città affinché diventi un punto di riferimento per la zona e per Milano dove incontrarsi, studiare e conoscere il mondo dei comics”.
“Una casa del fumetto mancava. Ed era grave, perché Milano è la capitale dell’editoria – dichiara l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – Dunque Milano crede in questa letteratura capace di educazione e intrattenimento. Sarà una casa di oltre 1000 metri quadri dove ospitare immagini e parole per accogliere la fantasia al potere. Un luogo il cui compito sarà quello di interagire con le scuole e il parco circostante.“
Sotto, un articolo sul tema, uscito lo scorso 4 marzo sul quotidiano Il Giornale a firma di Valentina Terruzzi.
POST SCRIPTUM: La copertina della raccolta di Lello Kid qua sopra, pubblicata a Milano e che si avvale della mano di Bizen (Zenobio Baggioli), scopro che è di proprietà del collezionista Umberto Randoli, al quale devo da mesi e mesi delle risposte a domande per ora rimaste inevase.
Mai demordere. Provvederò, prima o poi.
BONUS
Se solo gli americani avessero le leccornie di una una loro Motta! Invece, spesso per sfamarsi si rivolgono a stabilimenti dolciari junk e a ristoranti cinesoidi rischiando l’avvelenamento, come nel caso di Kacey Jordan, sotto, che prova a sue spese cibi disgustosi di vario tipo e si disgusta.
LINK CORRELATI (se vi siete persi le puntate precedenti)
LA STAMPA SUL MUSEO MILANESE DEL FUMETTO
150 ANNI DI STORIA DELLA PROVINCIA DI MILANO A FUMETTI
PERCHE’ UN MUSEO DEL FUMETTO A MILANO?!? (con aggiornamento)
VERSO UN MUSEO DEL FUMETTO A MILANO!
UNA CONSULTA DEL LAVORO PROFESSIONALE, A MILANO