IL COMPLEANNO E’ OGGI! AUGURI!

Topolino in tasca blog testo
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Ed ecco la data corretta del compleanno di Topolino pocket!
Click sopra questo annuncio pubblicitario per vederlo ancora più in grande, volendo.

Quindi, tiriamo le fila del discorso iniziato qualche tempo fa, affidandoci alla carta (che canta): il pocket che tanta parte ha avuto (e ha) nella vita di molti di noi fumettisti e fans giungeva in edicola sessant'anni fa esatti, mentre dal secondo numero in poi Topolino sarebbe uscito il 10 di ogni mese. Inutile dire che il successo di questo nuovo formato susciterà uno stuolo infinito di imitatori, a partire dal primo tascabile consimile, che sarà concepito a Roma da Ugo Dal Buono e porterà il titolo di Principe Lupettino (ma questa è un'altra storia).


Topolino in tasca blog

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Sopra, l'annuncio nel suo complesso, con tanto di copertina del nuovo nato, così come era apparso sul retro del fascicolo settimanale a striscia, della collana Gli albi tascabili di Topolinouscito in data 27 marzo 1949.

Topopuffo

All'epoca, erano questi albi a striscia a essere denominati "tascabili", mentre la nuova pubblicazione (che per noi, oggi, comunemente è un tascabile, o un pocket, per analogia almeno dai tempi in cui lo stesso Arnoldo Mondadori lanciò la collana Gli Oscar), nel 1949 veniva chiamata "libretto", o "quaderno" dai lettori. In tal modo lo si distingueva dal Topolino "giornale" che era stato diffuso immediatamente prima della sua uscita, a partire dal dicembre 1930.

Risolto il quiz. Sotto, un interessante servizio musicale sul tema (tratto da Cartoon Brew), che riguarda:

I primi dischi di Mickey Mouse

… con due brani rarissimi del 1930 ascoltabili on line.


Intanto, in contemporanea con lo scambio di auguri italiano, in Francia il settimanale locale dedicato a Topolino, Le journal de Mickey, omaggia i Puffi di Peyo, con una copertina davvero singolare. E' uno dei casi davvero rarissimi in cui un personaggio legato a un © si travesta come un personaggio che ne detiene un altro. Ma nel settimanale francese Les Schtroumpfs sono ospiti fissi e la cosa non fa sensazione come invece accadrebbe da noi, dove gli ometti dall'incarnato celestino non godono una popolarità paragonabile a quella dei Paesi francofoni.

(per l'informazione, grazie a New Amz).

  • Father Combo |

    Una domanda disneyana che riguarda questo mese di aprile.
    Sono andato in edicola e ho comperato il n. 269 dei “Grandi Classici”, di cui mi è piaciuta molto la storia stagionale “Paperino e le uova pasquali”.
    Il disegno di Giuseppe Perego meriterebbe un approfondimento. Molto peggiorato in seguito, qui ha un sapore di antico che mi piace molto.
    Ma davvero è ispirato nello stesso tempo a Carl Barks e a Al Taliaferro?
    E’ possibile spiegare questa cosa?
    Poi, ho visto che nella storia ci sono anche delle strane presenze tra i figuranti. Perego si divertiva a inserire dei personaggi famosi di passaggio. Io ho trovato Panchito il galletto alla guida di un’automobile, Clarabella e una specie di Pippo che sale in bicicletta.
    Strano, eh?

  • Stefano Priarone |

    Non c’entra nulla con il post, ma visto che ho usato, causa scadenza impellente, il blog per msg privati, ringrazio anche qui Luca della sua risposta! 🙂
    Grazie mille!
    Ciaoissimo
    Stefano

  • Stefano Priarone |

    Auguroni in ritardo anche da parte mia (e scusami per l’ennesimo sollecito, Luca, ma mi hanno appena mandato una mail da sdf, o stasera oppure devo procedere senza di te e mi spiacerebbe molto).
    Ciaoissimo
    Stefano

  • Nunziante |

    Tanti auguri, Topolino, con la speranza che tu possa ritornare ai vecchi fasti, quando la firma di papà Walt non era inquinata da Carni in Scatola e sedicenti Musical vari!

  • Luca Boschi |

    Ciao, ma certo!
    Lo so, quello sulle ristampe. più o meno fedeli, del primo numero di “Topolino” è uno studio impagabile realizzato da Matteo Sonz, che ha anche qualcosa da dire sulle pubblicazioni più… marginali di fumetti Disney in Italia, dai giveaway ai quaderni scolastici.
    Peraltro, anche afNews riportava la data del 7 aprile, su segnalazione di Leonardo Gori (che l’aveva ricavata direttamente da un annuncio su “Topolino” giornale). Ma sembrava che la datazione precisa nn fosse poi così nota, per cui, ho voluto portare una “prova visiva”, dato che nel fascicolo stesso di “Topolino” n. 1 non è menzionata.
    La ricerca dei brani musicali di Mickey Mouse si deve invece alla gang di Cartoon Brew (in particolare Jerry Beck e Amid Amidi) e a David Gerstein.
    Ciao!
    L.

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