QUANDO SI CEDE UNA COLLEZIONE DI FUMETTI…

Stacks

Sembra di capire che molti lettori di questo blog siano collezionisti di libri, albi a fumetti, tavole originali, dvd, gadget assortiti.
Ognuno destina uno spazio della propria abitazione, o un garage segreto, o un capanno da caccia, o un loculo, ad accogliere una parte dei propri oggetti del desiderio.

In casi limite (ma non troppo) come quello esposto a più riprese un anno fa riguardo alla collezione francese dello scomparso Claude Moliterni, automatici bordoni si impossessano delle schiene degli appassionati e degli amici, leggendo post come questo e questo.

Ma cosa succede quando, per una ragione o per l’altra, si decide o accade che una parte della propria collezione, o la sua totalità, debba essere alienata?

Qualche volta ne beneficia un museo o un’altra istituzione che cataloga e conserva questo materiale.

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In altri casi, nient’affatto. Capita che si immettano sul mercato senza preavviso migliaia di pezzi; così, molti altri colleghi si fanno avanti per chiedere se quanto si è proposto è “davvero tutta la collezione” o se c’è dell’altro.I cacciatori di pezzi rari si consultano e si studiano fra loro. I commercianti tentano un approccio, oppure si fanno avanti in modo irruente con offerte vantaggiose per acquistare il numero più ampio di pezzi interessanti.

Albi francesi Altri si fanno comunque avanti in modo irruente cercando di portarsi via il più possibile con prezzi da cartaio (e sono i più odiosi).

In queste circostanze si scoprono anche dei “giochetti sporchi”. Come il fatto che un certo commerciante cerchi di acquistare il più ampio numero possibile di esemplari di un certo “bene” (una serie completa, un album di figurine, un libro a tiratura limitata, un “numero zero” di una collana di successo) per farlo sparire dal mercato rendendo artificialmente molto raro.

Dopo un po’ di tempo, quando la notizia sulla rarità si è sparsa, quel tal commerciante potrà far ricomparire ogni tanto, miracolosamente, un esemplare di quell’oggetto, mettendolo in vendita a prezzi astronomici, dopo aver attuato, di fatto, una specie di monopolio.

Ma veniamo al dunque: una collezione enorme, di fumetti italiani e non, libri, collane, gadget e periodici, quasi tutto incentrato sui decenni del Dopoguerra, è da qualche tempo in “riordinamento” ai fini della sua vendita.

Topolino tascabili, serie Bonelli, albi dei Fratelli Spada, Diabolik d’epoca, Corrieri dei Piccoli, Giornalino, albi speciali, riviste, erotici e neri oltretombali più o meno pecorecci, periodici con supereroi e di eroi di guerra (tascabili Dardo), pocket comici made in Italy, Capitan Miki, Kinowa, Almanacchi, volumi di ogni tipo e foggia.
Tutto questo e molto altro, ad esclusione di manga e volumi di saggistica, invaderà il mercato nei prossimi mesi.

Felix pupazzi d'epoca

Tearsheets

A proposito del manga-collezionismo (con vendita annessa) ecco un video esplicativo, il primo di una lunga serie di Aeris (Rome), che li commenta e critica un po’ alla volta, a cominciare da Sailor Moon.
Ciao, Aeris!

Cartoonist globale intende monitorare l’andamento di questo fenomeno, seguire cosa accade quando una collezione si smembra: cosa viene molto richiesto e cosa non viene considerato. Cosa viene rivalutato, cosa potrebbe divenire oggetto di studio una volta che qualche critico o studioso abbia la possibilità di conoscere un mondo sino a poco prima misterioso e inaccessibile.

Non ci sarà da stupirsi se, in un futuro non lontano, Cartoonist Globale parlerà anche più di adesso di fumetti (eccetera) della nostra Storia.

Tutte le domande e le richieste in merito sono ben accette, al pari degli interventi che i visitatori vorranno fare. Diverranno oggetto dei prossimi post sul tema.
Fra le altre immagini, quelle che apparentemente non c’entrano niente provengono da un antico Corriere dei Piccoli (degli anni Sessanta), dove la Maestra Grazia Nidasio imperversava deliziando i lettori.

EDICOLA

Luce azzurra

Per chiudere, dei suggerimenti per iniziare una collezione di fumetti “in lingua”, in particolare quella inglese. Isabel Wren ne recensisce e commenta una decina. Nel video sotto i primi cinque, nel seguente i rimanenti.
La qualità dell’immagine è decisamente “caliginosa”. Spero che la sopportiate; Isabel vale la pena di essere vista.

Ecco 10 Comics You Might not Have Heard of.
Tra l’altro si parla dell’Animal Man di Grant Morrison, Charles Burns, Warren Ellis e altri grandi del fumetto inglese e americano.

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Sul collezionismo di testate d’annata, come abbiamo più volte riportato, è d’obbligo perlustrare il blog Fumetti classici di Leonardo Gori; soprattutto per conoscere in primo luogo le pubblicazioni e poi, una volta spuntate la curiosità l’interesse e la passione, tentare di procurarsele.

Larisata