MASSIMO DE VITA E LA SUA MONOGRAFIA DEL “PAPERSERA”

Massimo de Vita

Il carissimo (e bravissimo) Massimo de Vita riceve dalle mani di Frank Stajano una copia simbolica del Premio Papersera 2010, organizzato dagli amici del Papersera: un ricchissimo volume pieno di saggi critici, ringraziamenti, amorevoli omaggi, disegni e informazioni tecniche sulla sterminata produzione di questo Maestro del Fumetto Disneyano.

La notizia non è nuova: il cartaceo Premio Papersera era già stato stabilito, divulgato e (in alcuni esemplari replicati) acquistato da qualche fan o collaboratore de newsgroup non ufficiale su fumetti (e altro) Disney.

Ma alla Mostra Mercato di Reggio Emilia, cornice abituale della premiazione, Massimo non era stato in grado di raggiungere la truppa a causa di uno dei suoi leggendari viaggi intorno al Globo terracqueo.

Il tutto è stato quindi posticipato allo scorso week-end, in una tappa del tour paperseriano che ha “toccato” anche altri grandi fumettisti “storici” italiani come Giulio Chierchini, Abramo Barosso e Carlo Chendi.

Qui sotto, un po’ di amabili chiacchiere con De Vita…

Il resoconto in prima persona di chi c’era si può leggere qui, con un tripudio di immagini.

Già che ci siamo, perché non mostrare, qui, con un anno e passa di ritardo, anche la gioiosa cerimonia di consegna dello scorso anno, ad Abramo Barosso?

Molto divertente, tra le altre cose, l’adesivo-omaggio realizzato da Nutty Isa (utente misteriosa del Papersera) che suggella l’evento rendendone memorabile la data. Si trova qua sotto.

Naturalmente, il © è Disney.
Il © della fato (sottratta al PaperSera e rielaborata) è degli aventi diritto.

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  • Dario Maggiulli |

    Caro Luca, sento molto forte il bisogno di depositare tutto il mio ‘disprezzo’ verso la FOTOGRAFIA, in senso lato. Chi non ha mai avuto a che fare con Massimo de Vita, vedendolo, particolarmente nella foto con Giorgio Cavazzano, suppongo non sia in grado di capire la sua natura umana. Potrebbe addirittura essere sviato dalla giusta lettura del personaggio, perchè, magari, un ingiurioso dettaglio facciale che il tempo con le sue ‘intemperie’ gli ha lasciato, allontana l’attenzione empatica di chi lo osserva. Atroce. Lo dico anche per le mie fotografie, che mi fanno apparire per ciò che non mi sento di essere. Comunque, credo di parlare a nome di molti. Però ora c’è Crozza che non voglio perdermi. Ho detto l’essenziale. Volevo chiederti inoltre di poterti inviare alcune foto di me, se tu ritieni sia accettabile. Per farlo necessito di una E-mail provvista dell’allegato. Pilotami, se sbaglio. Un caro saluto. dm

  • Dario Maggiulli |

    Grazie Luca del tuo cortese messaggio.
    Io di tanto in tanto ritorno a vedermi questo video e resto incantato della natura complessamente meravigliosa di Massimo. Non lo vedo da quasi cinquant’anni (dal giugno 1965), e me lo ritrovo integro, nella virginale filigrana della sua anima candida. Ecco, il suo particolarissimo gesticolare con quelle mani d’artista, la sua animatissima mimica facciale, fervorosa, nel ‘dire di se’, della sua ‘innocenza’, per non essere confuso con quanti speculano nei ‘facili convivi’ sulle adulazioni, che lui ritiene immeritate. E si racconta con l’innocenza di un bambino, guardando per pudore nel vuoto davanti a se, non perdendo il filo della verità delle cose. — Non ho fatto altro che riprodurre quanto altri hanno creato — E, c’è poi tanta religiosità in lui quando rivela ciò che difficilmente altri al suo posto avrebbero fatto. Quel salire le rampe delle scale che portano al pianerottolo dove, ‘per una vita’, neniato dalla radio a basso volume, lui è chino sul mondo disneyano, con un raccoglimento francescano che lo tiene lontano dall’imperversare di estetiche sociali devastanti. Mi ha regalato una poetica del suo vivere talmente mistica da aver pensato, senza economia, —Santo Subito— Si, certamente sono scherzoso, ma, io che gli sono stato tanto vicino quando aveva 21, 22, 23 anni, so di cosa parlo. Dal ’62 al ’65. Era già lanciatissimo con paperino, ma in modo soft, come lui è per natura. Sobrio al massimo ed elegante al massimo, in modo naturale. Molti gli aneddoti da raccontare ancora, infarciti sempre del mio psicologismo. A presto Luca.

  • Luca |

    Accidentaccio, Dario!
    E’ vero, non c’è nulla di più fastidioso di vedersi storpiare il nome. Ho provveduto retroattivamente, con un Everest di scuse. Il tuo nome assomigli spaventosamente a quello di un mio vecchio conoscente, così, preso dal “flusso di pensiero” e dalla foga delle risposte ti ho ribattezzato come se fossi stato lui!
    E’ un fatto di istantanea famigliarità, prendiamola in questo modo.
    Voglio rassicurarti su Massimo De Vita.
    Semploicemente, la tecnologia non è la sua passione: volentieri evita il computer, i cellulari, gli iphone e gli ipod, senza contare gli ipad. Quindi, no credo che abbia un indirizzo di posta elettronica e contattarlo non è semplice.
    Sta benissimo e disegna in modo meraviglioso, sempre più “contemporaneo”. Vi siete conosciuti da ragazzi, se ho ben capito. Prima ancora che intraprendesse la carriera di grafico e disegnatore?
    Un caro saluto,
    Luca

  • Dario Maggiulli |

    Luca carissimo, mi hai storpiato il cognome e battezzato con altro nome senza alcuna pietà. Non è un rimprovero, assolutamente, soltanto un amicalissimo richiamo a fare attenzione, perchè è un tantino fastidioso. Poi, quel ‘purtroppo’ che hai inserito, dopo Massimo de Vita, lascia un pò sospesi nel vuoto. Se hai notizie, o se, anche raramente, ti capita di vederlo o frequentarlo, ti prego vivamente di farmelo sapere. Puoi comunicare con me anche tramite il mio indirizzo -dario.maggiulli@alice.it
    Valga per tutti coloro che leggendomi possano farlo.
    Per quanto riguarda la mia disponibilità a parlare di Massimo, questa è totale. Ed interessante.
    Però, prima ti prego di ragguagliarmi sul suo stato attuale. Suppongo tu sia giovane. Con affetto, tuo Dario.

  • Luca Boschi |

    Caro Dario Maggiulli, grazie per i suoi messaggi.
    La rete è congestionata e anch’io ho avuto difficoltà a collegarmi, quest’oggi.
    Massimo De Vita, purtroppo, penso che non frequenti affatto Internet. Bisogna trovare il modo per recapitargli questi messaggi, probabilmente tramite il Papersera si può trovare un “messaggero”.
    Quello che posso fare io adesso è aggiungere una foto di Massimo all’album di questo blog.
    La trova qui:
    http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2012/11/giorgio-cavazzano-e-massimo-de-vita.html
    Se per il resto ha aneddoti e curiosità da raccontare, bekl vengano!
    Li leggiamoo tutti qua.
    Luca

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