QUANDO GEORGES PICHARD NON ERA ANCORA GEORGES PICHARD

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«Cari trentenni italiani, andate a scuola da lui a capire che cos’è un “cannibale”», frugando nel catalogo di Coniglio Editore a partire dal prossimo settembre.

C’ERA UNA VOLTA IL PARTITO COMUNISTA Autobiografia picaresca di un compagno radiato è il libro che fa per voi, lui è Luca Aurelio Staletti: un simpaticissimo signore, amante della chiacchiera e dei liquori, che è strettamente collegato alle immagini di questo post, anche se si può faticare (sulle prime) a scoprirlo.
Ma più sotto il tutto viene delucidato.

Luca Aurelio Staletti (milanese, pluriottantenne), splendido anarchico dal cuore d’oro, appassionato e goloso di umanità, fiero avversario dell’arroganza e dell’ipocrisia, è entrato, suo malgrado, nella storia dell’editoria mondiale per la sua attività di agente letterario a Parigi dagli anni Cinquanta ai Novanta.

L’ha fatto scegliendo sempre gli autori più all’avanguardia. Così, ha contribuito alla diffusione nel mondo di Opere difficili e trasgressive: Copi, Wolinski e Cavanna. A lui dobbiamo il ciclo di Emmanuelle (già, proprio i libri di Emmanuelle Arsan (all’anagrafe Marayat Bibidh, Bangkok, 1932), che gli fruttarono un sacco di soldi per le traduzioni in tutto il mondo, e e che dettero origine a una serie di pellicole fra le quali questa, di cui vi posto un casto estratto, seguito da quello, con Umberto Orsini, di Emmanuelle l’antivierge (la qualità è quella che è, ma serve a documentare il tutto).


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Caricato da le-pere-de-colombe. – Guarda gli altri video

A Staletti dobbiamo la diffusione internazionale di autori di fumetti come Hugo Pratt, Guido Crepax e Milo Manara. E’ stato agente per l’Italia e non solo del grande disegnatore le cui immagini costellano il presente post.

Staletti è un amico le cui gesta mi piace ricordare (per esempio) insieme a un terzo Luca (Raffaelli), con i quali girammo per la Rai, tanto tempo fa, una comica intervista a tre. Ve n’è traccia somewhere?

Mi dispiace non averlo rivisto nell’ultima quindicina d’anni; l’ultima volta durante una animata diatriba con un editore con il quale ho collaborato a lungo, a proposito di un certo saldo di diritti non effettuato…

Luca vive a Parigi e lotta ancora insieme a noi.

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E veniamo finalmente al famoso illustratore e fumettista francese Georges Pichard, al quale Napoli Comicon ha dedicato una personale alla memoria tre edizioni fa. Questo Maestro è arrivato ai fumetti veri e propri abbastanza tardi, soprattutto a quelli con eroine sexy come Blanche Epiphanie e Paulette (su testi del già citato Georges Wolinski).

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Questi suoi lavori, e quelli altrettanto poco noti della seconda parte di questo excursus, appartengono all’epoca in cui Pichard non era ancora il beniamino dei lettori del mensile Charlie e delle riviste erotiche francofone più sofisticate.

Però… sapeva già fare alla perfezione il suo lavoro!

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(fine della prima parte)

  • Luca Boschi |

    Per GCM:
    ciao! Sì, Castelli e Pichard avevano iniziato una serie. Un capitolo, con tanto di copertina, fu pubblicato su un vecchio numero di “Wow!”, a memoria nel 1978.
    Il capitolo successivo comparve su “Il Mago”, sempre a memoria, intorno ai primi mesi del 1979, con i disegni di Vincenzo Jannuzzi.
    Le tue memorie su quel periodo sono (per me, ma non solo) assai interessanti.
    Chissà che lo stesso Francesco Coniglio non sia interessato a registrare queste tue ricognizioni, magari proprio con il corredo di vignette d’epoca. Di sicuro il libro non passerebbe inosservato…
    Ci anticipi qualcosa?
    E… Ti risulta questa faccenda di Onofrio Bramante?
    L.

  • gcm |

    Caro Luca,
    mi ricordo che Pichard aveva fatto qualcosa con Castelli e, sbaglio se dico che forse aveva pubblicato su Horror di Sansoni? Per ricordare un periodo felice del fumetto italiano, quando i francesi venivano da noi a cercare lavoro. Spulciando tra gli erotici degli anni sessanta mi è sembrato di riconoscere la mano di qualche ottimo e quotato disegnatore franco-belga. Parlando di barzellette (Mezzora, 3/4 d’ora et simili) ne ho fatte parecchie anchio (non ricordo con quale firma). Era un mondo e un modo di lavorare che che potrebbe stare tra la commedia italiana e il noir. Se un giorno qualche editore volesse le mie memorie su questo e altri periodi editoriali ho appunti da far rizzare i capelli. A chi li ha ancora.

  • Luca Boschi |

    Già, Umberto…
    Badert. Io credo che Filippo abbia visto giusto. Sotto falso nome, Onofrio Bramante ha disegnato varie barzellette per adultri con donnine molto stilizzate (e molto più sciatte, onestamente) di quelle di Pichard.
    Tornando a Badert, intendo metterne una piccola galleria in un post futuro, per i soliti motivi documentativi.

  • umberto |

    io come disegnatore di barzellette erotiche ricordo Albert Georges BADERT, ma non ricordo dove uscissero

  • Verbena |

    Sto scrivendo questo con le lacrime agli occhi, la mia famiglia ed sono venuto qui a Londra, in Inghilterra per una breve vacanza, purtroppo siamo stati aggredito nel parco dell’hotel, dove siamo rimasti, tutti in contanti, carte di credito e cellulare sono stati tutti rubati da noi, ma per nostra fortuna abbiamo ancora i nostri passaporti con noi.
    Siamo stati per l’ambasciata e la polizia qui, ma non stanno aiutando a tutti i problemi e il nostro volo parte in poche ore da questo momento, ma stiamo avendo problemi di risolvere la fatture d’albergo e l’albergatore non lasciamo fino al pagare il bollette .. io sono così confusa in questo momento e grazie a Dio non mi è stato ferito perché mi rispettate subito.
    Attendo la tua risposta
    Grazie

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