SNOOPY CONTRO IL BARONE ROSSO: UN “CUPO” VIDEOGIOCO IN 3D!

Snoopy

Disco Renato Pallavicini deve ancora pazientare un attimo, ché il suo prezioso materiale su testate di culto edite dalla Milano Libri (indimenticata etichetta che pubblicò a lungo Linus) avrà degna evidenziazione qui as soon as possible (sotto una copertina dell’introvabile Ali Baba – Robinson di Pallavicini, con un un disegno di copertina di Aubrey Beardsley).

Mi sembrava quasi blasfemo abbinarlo a qualcosa che pur vi è strettamente connesso, ma che mi accappona delicatamente l’epidermide: una rivisitazione ancora piuttosto misteriosa delle sublimi strisce di Charles Monroe Schulz, questa volta con l’ausilio del 3D, ottimo in qualche caso, fetido in altri.

Questo post, come dice il titolo stesso, riguarda dei “prodotti derivati” della lotta del bracchetto Snoopy ingaggiata con il maledetto Barone Rosso nel corso della Grande Guerra.

Manfred_von_Richthofen

AliBabaRobinson

Snoopyairace2

Senza troppo commentare, passiamo ai fatti.
Il 2 giugno esce negli States il gioco Snoopy Flying Ace, con il design di Peter Wagner per la Xbox Live Arcade.

Le parole di Wagner:

Smartbomb Interactives team of artists were tasked to re-imagine Snoopy (as the WWI flying ace) and give the cultural icon a fresh new feel. My job was to capture the essence of what it was like to be the fearless beagle, piloting a little red doghouse over Europe during the Great War.

Peanutsjpg

Eiffel

Vola

Parlando di diritti derivati, balza alla mente il ricordo di un oggetto di altri tempi, dimenticato, che si volle dedicare a Snoopy e al Barone Manfred von Richthofen: un brano musicale inciso dal gruppo The Royal Guardsmen: Snoopy Vs. the Red Baron.
In Italia ne fece la cover Giorgio Gaber, un Gaber ancora pre-impegnato, che fece, diciamolo pure, uno dei suoi più clamorosi flop, pur nella cultaggine del risultato. Il 45 giri in questione fu inciso addirittura prima del celebre Torpedo blu

Riascoltare per credere…

Xl

Erano gli anni in cui la collega (di Gaber) Caterina Caselli cantava, e pure bene, non solo canzoni sue, ma anche di altri. Da brivido (per chi apprezza ciò) questa interpretazione dal vivo, da Napoli, di Rain And Tears (dallo show Senza rete), cavallo di battaglia del gruppo greco Aphrodite’s Child.

L’immagine finale con tutti i personaggi è un po’ pesantina, quindi ci mette un po’ a scrollare. Pazientare, prima dell’uso.

Tutti

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  • Luca Boschi |

    Ciao a tutti!
    EMI-CHAN
    Il tuo commento è molto profondo e mi trova perfettamente d’accordo. Che da questo videogioco (in uscita tra poche ore) stessi prendendo le distanze mi sembrava palese…
    JENNY
    Caterina Caselli è molto simpatica e sensibile. L’ho conosciuta quando faceva parte della sua scuderia Paolo Vallesi (il cantante), che era anche un lettore di “Lupo Alberto” e quindi anche del mio “Lupo Nolberto”. Abbiamo fatto una fumettistica serata con lui, Silver e Alfredo Castelli al vecchio Palatrussardi, a Milano, nella primavera ’93. Tutto esaurito, era impressionante…
    MARZIA
    Con il secondo indizio penso proprio di aver capito a quale rivista ti riferisci. Aggiungo che Snoopy era presente anche *nella stessa* copertina in cui compariva la Caterina Caselli di 2Nessuno mi può giudicare”.
    Hai ragione dicendo che tra l’incisione del 45 di Gaber e quella esibizione dal vivo a “Senza rete” di Caterina Caselli trascorrono alcuni anni. Ho fatto questo pretestuoso accostamento a beneficio di chi allora non c’era e identifica il periodo, senza badare troppo rigorosamente alla coincidenza temporale perfetta.
    Posso dirti che quando Gaber incideva il brano su Snoopy, Caterina cantava “Sono bugiarda” ( qui il video:

    ) e registrava tredici puntate (tre mesi) con Amurri e Jurgens per un ciclo radiofonico di “Gran Varietà” presentato da Raimondo Vianello, nel quale, ogni volta, interpretava con lui anche un breve sketch.
    Ed era bravina!
    Credo che di questo materiale non vi sia traccia, non so se le teche rai, che per la TV sono una ecccezionale risorsa, abbiano un’equivalente per la radio.
    Forse G. Moeri lo sa?

  • Vincenza |

    Ma cos’è che ha scritto Federica Truzzi, su questa cosa che é un’autentica arricciaspiccia?? gli umani usano questi gingilli per sistemarsi i capelli! ecco un’acconciatura esteticamente nuova!! …ma questo non mi dire erano anni che nn ne vedevo uno cosí ben fatto.. un raro esemplare di soffia bla bla! “ooooH”

  • Marzia Dietologa |

    Aggiungo un indizio.
    La pubblicazione a fumetti con Caterina Caselli in copertina ha anche (ma sul secondo numero, comprato a caro prezzo in un negozio romano di fumetti, di cui è testimonial Andy Capp) uno Snoopy su un vero aereo da guerra nel suo secondo!
    Tutto si tiene.
    Quando ho visto quello Snoopy ho subito pensato a una parodia, ma questi del Game invece fanno sul serio!
    Era una parodia, quella che dico io. E anche la Caselli dall’aureo caschetto.
    Quanto ad aiutini mi sembra di aver avuto maniche larghe.
    Il pezzo scritto a commento da Emi-Chan è esemplare. Brava! Sono d’accordo con lei: la battaglia contro il Barone Rosso fa parte del mondo interiore di Snoopy, è quasi come se facessero un videogioco di Calvin (ma Bill Watterson è in agguato, non lo consentirebbe mai), dove il bimbo va a caccia di tigri.Tigri vere.

  • Emi-chan |

    Se questo gioco, come sembrerebbe dalle prime informazioni, non è un vero e proprio “sparatutto” ma ridicolizza la retorica bellica attraverso scontri poco convenzionali e più o meno pacifici, allora non ho nulla da eccepire sull’operazione in sé. Vedere Snoopy abbattere realisticamente un aereo nemico in 3D, invece, mi disgusterebbe.
    Non mi piace molto il coinvolgimento di Charlie Brown e degli altri bambini: ho sempre avuto l’impressione che gli scontri col Barone Rosso appartengano all’universo interiore di Snoopy più di ogni altra delle sue fantasie. Joe Falchetto, il celebre avvocato, il chirurgo eccezionale, il tennista campione sono incarnazioni di Snoopy che Charlie Brown e gli altri accettano come parte del loro mondo: quando Snoopy interpreta uno di questi ruoli i piccoli umani con cui ha a che fare sembrano perfettamente immedesimati nella “storia”. Invece se Snoopy è impegnato in una cruenta battaglia aerea Charlie Brown sospira per i fori di proiettile alquanto realistici sulla cuccia del suo cane, i suoi amici fanno commenti sarcastici sulla sanità mentale tanto del bracchetto quanto del padroncino e persino i fratelli di Snoopy (con la parziale eccezione di Spike, di cui scriverò più avanti) rimarcano che in famiglia non sono tutti così, per fortuna.
    Solo Marcie e Spike prendono parte a questa Grande Guerra di Snoopy, e forse non è proprio un caso: la prima (che non è una soldatina come sembra in questo videogame, ma una “signorinella francese”) è una bambina solitaria che non riesce a relazionarsi con i suoi coetanei neanche nella maniera problematica di Charlie Brown: il suo legame col mondo dell’infanzia è rappresentato solo dall’amicizia con Piperita Patty, sua antitesi, attraverso la quale Marcie cerca di entrare in contatto con gli altri bambini rispetto ai quali lei è “diversa”, per i suoi occhiali, la sua imbranataggine negli sport e la sua cultura di gran lunga superiore alla media inculcatale da due genitori colti e ambiziosi. Il fatto che la sua conoscenza del francese le abbia consentito di essere ammessa nel “mondo di Snoopy” è un piccolo traguardo tutto per lei e, insieme alla possibilità di aiutare Patty durante i compiti in classe, probabilmente è l’unico vantaggio che lo studio “matto e disperatissimo” le abbia regalato (almeno per quel che riguarda la ricerca della felicità). In quanto a Spike, Snoopy lo ha trascinato in questa “dimensione alternativa” contro la sua volontà ed infatti non può fare altro che riversare anche in essa la sua alienazione (“Quando si torna a casa?”, stavolta senza neanche il conforto di un’ambiente familiare (il deserto) nel quale stabilire legami fittizi (con i cactus, nel suo caso). Che poi la frustrazione, la mancanza di motivazioni e il desiderio di tornare a casa di Spike siano sentimenti comuni a moltissimi soldati di trincea nel “mondo reale”, questo è un altro discorso.

  • Marzia Dietologa |

    Il Gaber successivo è tutt’altra cosa, ma il fatto che avesse tenuto in considerazione Snoopy è un segnale di come fosse popolare anche in Italia il personaggio e anche la rivista che lo pubblicava, in Italia.
    Il realtà ci sono degli anni di differenza da quel brano di Gaber su Snoopuy e la performance di Caterina Caselli.
    La cantante di Sassuolo stava “venendo fuori” proprio in quel periodo, mentre quando si esibisce a Senza Rete è già un’artista matura e non ha nemmono più il casco d’oro.
    Ho io un quiz su di lei.
    Su quale pubblicazione a fumetti la Caselli (con casco d’oro) compariva in coperina?
    Del numero uno?
    Chi indovina?

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