UN “TUTTOROMANOSCARPA” IN GERMANIA!

CoverSpezial

Il prossimo 20 aprile, il genio di Romano Scarpa verrà degnamente ricordato anche in Germania, a cinque anni circa dalla sua scomparsa.
Il tutto avverrà con la pubblicazione di un volumetto di oltre 90 pagine, per la precisione il quindicesimo della serie Die tollsten Geschichten von Donald Duck – Spezial (“I disegni più belli di Paperino – Speciale”).

© Disney per le immagini.

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Le storie raccolte sono:

Golden
Paperino e la “Fondazione de’ Paperoni”
Zio Paperone soldato di ventura
Zio Paperone e gli uccelli dorati
Zio Paperone – Le carote dell’allegria
Zio Paperone… via col vinto


A corredo delle storie vi sono quattro pagine con note biografiche e un ricordo di Romano Scarpa da parte del letterista della serie, Diego Ceresa.


Il prezzo in Italia per il volumetto è di € 7,25 (ma trovarlo non sarà così facile).

Mi fa particolarmente piacere che nella compilation tedesca ci sia anche la storia dei Golden Birds, restaurata e parzialmente reinventata nei dialoghi, dopo che si era perduta, a metà anni Ottanta per interruzione dell’attività dell’Overseas Disney Program.
Questa tedesca è la prima traduzione all’estero dell’avventura, comparsa su Disney Anni d’Oro n. 5 del dicembre 2009.

  • Luca Boschi |

    Con il solito ritardo, rispondo a Matteo (e faccio mio l’auspicio di Marty e di altri lettori).
    Grazie a Christian per la precisazione e a te delle lodi; sarà che io per primo trovo degli aspetti degni di essere perfezionati (parlo in generale) e quindi, tutto mi sembra perfettibile.
    Per la tua gioia, o Matteo, posso (forse) anticipare che nel gioro di un paio di numeri di “qualcosa” arriverà una pattuglia di ladri di bestiame, attesi da svariati lustri…
    A presto!
    Luca

  • marty |

    Mi associo alla speranza di una futura The Complete Romano Scarpa Library!
    E se non è degna questa di fare il giro del mondo…

  • Matteo Venturi |

    Ciao, Luca.
    Un grandissimo grazie per “Gli anni d’oro di Topolino” (dalla sua uscita non mi sono ancora pubblicamente complimentato con te e con il resto dello staff, ma solo perchè, essendo le critiche a questa favolosa testa tendenti allo zero, non avevo molto da dire). In quella o in altra sede, almeno a me, farebbe davvero piacere vedere qualche rifacimento di Wright per intero. Per restare IN TOPIC, pubblicazione scarpiana assai promettente… A quando in Italia storie che gli amici tedeschi già conoscono come “Don’t Worry About It” e “My Enemy’s Enemy”? A margine, buona anche la selezione “superstar” dell’ultimo numero de “I Grandi Classici”.
    Ancora grazie e buon lavoro!
    Ciao.
    Matteo.

  • paolo |

    Gabriella: si’. In tedesco i sostantivi sono scritti con la maiuscola, mentre tutte le altre parti del discorso (compresi verbi e aggettivi) sono scritti con la minuscola. Questo in qualunque testo, non solo nei titoli.

  • Gabriella |

    Faccio un casino di errori a scrivere…
    Volevo scrivere IN inglese.
    Eccetera!
    Accidenti, Christian, ho visto che hai scritto un bel pezzo, sugli Anni d’Oro di Topolino: http://clubgroucho.blogspot.com/
    Leggendo i primi volumi della meravigliosa collana “Gli anni d’oro di Topolino” (che sta uscendo in allegato con il “Corriere della Sera” e sta ristampando tutte le strisce di Floyd Gottfredson), e in particolare la storia del 1939 “Topolino e Robinson Crusoe” (un’avventura non eccezionale ma di grande importanza filologica: è la prima in cui il topo passa dalle classiche iridi con il taglietto ai normali occhi con la pupilla che lo contraddistinguono ancora oggi), ho ripensato a una discussione avuta con alcuni amici con cui ho rivisto di recente (per loro era la prima volta) il capolavoro di Akira Kurosawa “Rashomon”. In quel film il regista presenta allo spettatore diverse versioni di uno stesso fatto, narrate dai vari protagonisti, che si contraddicono fra loro. Il messaggio è che non esiste dunque una sola verità, visto che questa varia a seconda del narratore o dell’osservatore, proprio come nella meccanica quantistica!
    Che studio approfondito!
    Da tempo volevo vedere quel film di Kurosawa…

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