DOV’E’ FINITA LA COLLEZIONE DI CLAUDE MOLITERNI?

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Ecco un altro di quei post che (GULP!) non avrei mai voluto scrivere!
Fa male in sé sapere, e le immagini “cantano”, che in una strada di Parigi, sotto la pioggia di fine 2009, giace un cumulo di pubblicazioni, riviste, perfino una tavola originale, carte assortite e documenti che riguardano i fumetti e i disegni animati. Materiali che per tanto tempo, diciamo pure (in questo caso) una vita, qualcuno, ha collezionato.

In basso si intravede la copertina di un Eureka, nella foto sotto anche una di un Linus, in un’altra un Sorry e un Corriere dei Ragazzi: riviste di quarant’anni fa…
A quanto pare, il collezionista conosce(va) anche l’italiano…

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La cosa diviene tristissimamente chiara quando tra le carte si scopre l’identità di quello che fu il possessore di quegli oggetti: il nostro amico Claude Moliterni: saggista, operatore del settore per decenni, co-fondatore del Festival della BD di Angoulême, la più importante convention europea, membro di Immagine, attivo nel comitato scientifico del Salone Internazionale dei Comics di Lucca e in quello della romana Expocartoon.

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La notizia è piuttosto sconvolgente; è stata coperta da questo forum, dal quale ricavo le immagini del presente post, ma in Italia non mi risulta fosse circolata.
Gli indizi portano in direzione di un rivendugliolo dell’usato che, dopo aver fatto la scelta delle cose che potevano interessargli, si è liberato del resto nel modo che si può vedere. Il testimone che ha scattato le immagini, che non parla nemmeno bene francese, così ha commentato il fatto inserendo il tutto in rete:

Je ne parle pas francais bien desole!

Hoy 8 de diciembre en la calle JUSSIEU en PARIS cerca de la estación Jessuie tiraron cosas personales de nada mas y nada menos que de Claude Moliterni!

Esto es bastante bizarro, ni siquiera soy fan de los comics y no me interesan… estaba caminando hoy a la 1 de la tarde para agarrar el metro y había un montón de personas agarrando cosas del piso cuando me acerco son cosas relacionadas con comics, de repente llega otro hombre con una bolsa del edificio de al frente y la lanza sin cuidado, aprovecho para agarrar cosas interesantes, y cuando llego chez moi, veo que muchas cosas dicen Claude Moliterni y por no dejar busque en internet y es un famoso personaje clave en la historia del comics frances.

ESTO ES UN ACTO DE DISIDIA QUE DEBE SER CASTIGADO POR LA LEY

No solamente hay comics de el destruidos también hay cosas personales como pasajes de aviones etc.

Pude recuperar algunas cosas unas personales y otras cosas relacionadas con el comics.

Lamentablemente mucha gente se llevo cosas de valor SIN SABER QUIEN COÑO ERA EL!

Sorry
Buste

  • laura scarpa |

    È evidente che non è tutto l’archivio (immenso e ricco da ogni punto di vista) ad essere stato gettato per strada, è evidente anche che si tratta di copie sparse (alcune però già prese, come testimonia il fotografo, da lesti passanti), resti sì, e molta corrispondenza. E questi mucchi enormi si fanno assai rapidamente con lettere, giornali, bollette e varie carte domestiche. Me ne sono resa purtroppo conto di recente, e non si può tenere tutto, lo sappiamo, è la vita e la morte.
    Ma due cose ne risultano:
    C’è stata poca cura nell'”eliminare” questi resti. Fatto da nuovi inquilini? anche peggio dunque. io non lascerei una casa che vendo piena di documenti privata del defunto, cui fossi legata in qualche misura.
    Inoltre non si sa nulla di quello che è accaduto alle collezioni, mi pare. E questo sembra strano, visto che Claude era personaggio importante e attivo. M a poi la domanda è quella che ci facciamo tutti (avendo già visto molte cose sparire per sempre, alcune insostituibili o rare): dove finiscono i nostri archivi, le opere recuperate con cura?
    Gettiamo, doniamo, utilizziamo il più possibile e in vita, organizziamoci per poi, il più tardi e lietamente possibile, ma avverrà. Ma organizziamo davvero.

  • Luca Boschi |

    Caro Eugenio, grazie per questa ulteriore precisazione.
    A compiere materialmente queste azioni sciagurate potrebbero essere stati, quindi, i nuovi inquilini dell’appartamento e del garage che fu di Claude, nel disinteresse delle eredi.
    I brividi non vengono meno.
    Gianfranco aveva già specificato qualcosa della comunicazione di Ratier, citandola in coda all’altro post in cui avevo evidenziato il tuo intervento precedente.
    Ringraziandoti ancora, duplico questo messaggio di Ratier anche in quella sede, in modo chi legge uno solo di questi post abbia un quadro della situazione abbastanza completo.
    A presto rivederci (in qualche fiera?),
    Luca

  • Jenny la tennista |

    Perdincibaccolina!
    Come si diceva nell’altro post!
    Dicendola alla latina: absit iniuria verbis.

  • Eugenio Sicomoro |

    Dunque: eccomi ad aggiungere un’ ulteriore tassello alla singolare storia. Ho interpellato Gilles Ratier, vecchio amico e collaboratore di Claude Moliterni, circa la bagarre che si è creata attorno all’ipotesi che tutta o parte della collezione di Claude fosse andata grossolanamente perduta. Purtroppo la risposta di Gilles non fuga ogni dubbio. Conferma, tutto sommato, quanto da me supposto circa l’ubicazione dei “rifiuti”, ma certo non ci tranquillizza sul criterio e sul rigore applicati da chi se ne è disfatto.
    Eugenio Sicomoro
    Gilles Ratier 08 gennaio alle ore 14.31
    Hello “Bruno”
    Comme tu t’en doutes, nous avons aussi été très touchés, indignés et scandalisés par cette nouvelle ! Laurent Turpin pense que, suite à la vente de l’appartement de Claude (par son ex-femme et sa fille), les nouveaux propriétaires ont fait le « ménage » dans sa cave ou dans son garage, sans même se rendre compte de la dimension patrimoniale de ce qu’ils jetaient : des revues dont certaines devaient être très rares, des correspondances, des photos et autres archives… C’est tout un pan de l’Histoire du neuvième Art qui finit sous la pluie, dehors, à l’abandon !
    Ça fait réfléchir sur la destinée de ses propres documents…
    Mais que faire ? Il est trop tard pour réagir !
    La bise, l’amitié et les meilleurs vœux
    Gilles

  • Luca |

    Caro Eugenio, grazie!
    Il tuo intervento mi sembra molto significativo e ridimensionativo, per così dire. Lo evidenzierei meglio destinandogli un post apposito. Così, forse, gli seguiranno altri commenti, benché già Michele Ginevra si intervenuto in merito in coda all’altro post sulla conservazione delle collezioni personali.
    Buon lavoro, anche!
    Luca

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