LI’L ABNER “DAL VIVO” (un “pilota” misterioso) E NO

Alcapp

Oggi, mentre non sono qui al computer (e il macchinario si autoprogramma a orologeria alla perfezione) chi si collega legge questo post di qualche tempo fa, messo adeguatamente da parte per i momenti di latitanza.

Tuttavia, è inedito e presenta leccornie mica da gettare nell’inceneritore…
Riguarda il grande Al Capp, controverso satirico dalla mano felicissima, apprezzato da Eta Beta e da altri frequentatori più o meno assidui di questo blog, con alcune pagine pubblicitarie poco viste, ma che ci rendono la misura di quanto un cartoonist del suo rango venisse tenuto in considerazione dai media e dall’opinione pubblica nei civili States già alcuni decenni fa (mentre da noi, nisba), e un video misterioso.

Il titolo della pubblicità Nestlé (ditta ben poco raccomandabile, sia detto inter nos) riguarda non tanto i personaggi presenti nelle tavole, quanto (piuttosto) il loro autore, molto più importante e noto di loro.

A questa pagina avevo già postato altre immagini disegnate di Capp, su Lil’Abner in particolare, con un video animato riguardante la corsa delle zitelle.
Oggi, vediamo invece altri personaggi di Capp, con un cenno a Fearless Fosdick, il detective-parodia di Dick Tracy, quello che ispirò a Harvey Kurtzman le prese in giro dei personaggi a fumetti da includere nella leggendaria prima versione di Mad.

Come si legge nel titolo del post, quello che potete visionare sotto è l’inizio di un pilota con attori che recitano per una serie televisiva che alla fine non è mai stata prodotta, dedicata a Li’l Abner e alla gente di Dogpatch.
Sempre lodato sia San YouTube, che permette la condivisione di cose altrimenti destinate all’oblio.

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Fosdick_rinuncia

Fosdick

Lettrice

Quello che vedete è solo l’inizio di un episodio (l’unico!) prodotto. Girato nel 1966, come il copyright recita,
è stato messo in onda dalla rete NBC il 5 settembre 1967. Secondo lo studioso e scrittore Mark Evanier, che allora aveva 14 anni (e se lo perse), con tutta probabilità il progetto era nato per la syndication, dopo il successo che aveva riscosso il musical di Broadway su Li’l Abner. Sarebbe, cioè, stato proposto per l’acquisto alle varie televisioni locali, che ne avrebbero condiviso le spese con la NBC (produttrice). L’operazione non funzionò, non se ne fece niente e la rete tenne questo special come tappabuchi.
E’ la spiegazione più logica.

Nel “pilota” Sammy Jackson, che era stato interprete poco prima della serie televisiva No Time for Sergeants è il piccolo Abner, Jeannine Riley è la sua spumeggiante consorte Daisy Mae. Larry D. Mann, caratterista televisivo chiamato “il prezzemolo”, fa Sam l’offiziante. Judy Canova è Mammy Yokum e Jerry Lester è Pappy Yokum.

Al Capp, che deve aver avuto davvero un bel caratterino, si lamentava sempre che gli scrittori di sit com dell’epoca gli avevano mangiato nel piatto (riferendosi in particolare a Beverly Hillbillies, ma anche a tutte quelle di ambientazione campagnola). Forse, per dirla con Evanier, questa volta aveva tentato lui di recuperare qualche pasto caldo dal tubo catodico, invece a quanto pare ha dovuto aggiungere un foro alla cintura.
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L’ultima foto riguarda una lettrice media di comic books (adesso ha in mano un ottimo Daniel Clowes, ma non si esclude che possa anche aver letto una ristampa di quello che ho messo in apertura di post).
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  • Lord Cinder |

    Io preferisco la lettrice agli albi che legge!
    Si può incontrare!?
    Lord Cinder

  • Antongiulio |

    Certo, Gianfranco!
    Quell’indigeno farebbe meglio a tornare nella sua tribù, specialmente dopo che ha avuto il coraggio di fare esternazioni vergognose (lui, che ha vergogne stipate negli armadi ne ha almeno quanti scheletri il cimitero di Los Angeles) contro il Corriere edella Sera e la stampa non a lui prona.
    Come prono, ieri sera, era il sig. Vespa nella scandalosa puntata di Porta a Porta dove avevainvitato i soliti scherani difensori d’ufficio, Gasparri in prima fila.
    Io ho aderito al No Mediaset Day, ma a cosa serve se i figuri più loschi me li ritrovo sulle altri reti, insieme ai “signori nessuno” di cui ha riempito parlamento e governo? Angelino Alfano, la Carfagna, altri di cui nemmeno si ricordano i nomi…
    Chi li vuole, chi li cerca?
    Ho poi notato, che chi continua a difendere ‘sta gente a spada tratta prosegue anche nell’insulto dell’intelligenza e della nostra storia.
    Beato chi se n’è andato da questo Paese neo-reaz!
    Antongiulio

  • Gianfranco Goria |

    Sempre sia lodata la rete Internet! Occhio però, ché ci sono tipi strani (vedi, buon ultimo, l’indigeno Berlusconi) che, periodicamente, saltano su con proposte per “regolamentare la rete”… In Cina la regolamentano moooolto bene. Sarà mica questo che certi politicotti hanno in mente?…

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