LA LEGGENDA DI PIPPO SULL’OCEANO

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Domani solcherà le edicole uno dei più significativi numeri di Topolino degli ultimi tempi, nonché uno dei più impegnativi, sinora, fra quelli diretti da Valentina De Poli.

Oltre alle rubriche consuete, come le vignettone di apertura di Silvia Ziche, le strisce di Donald Soffritti e un florilegio di avventure, fra cui il terzo episodio la della spy-story Double Duck, di Fausto Vitaliano e Marco Mazzarello, il numero presenta un piatto memorabile: il debutto della collaborazione dell’inedito trio Alessandro Baricco-Tito Faraci-Giorgio Cavazzano, tre pezzi da novanta, o meglio, “da novecento”.

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L’occasione è la riduzione a fumetti, in forma di parodia (ma forse sarebbe meglio chiamarla “riscrittura”) del romanzo-monologo di Baricco Novecento (1994), dal quale il regista Giuseppe Tornatore trasse nel 1998 il film La leggenda del pianista sull’oceano.

Il ruolo del pianista, vale a dire di “Novecento”, spetta a Pippo, protagonista di La vera storia di Novecento.
Tito Faraci si è occupato della sceneggiatura, con la collaborazione diretta dello stesso Baricco, da sempre fan di Topolino (soprattutto di quello “classico” di Romano Scarpa) e lettore di fumetti.

In anteprima, presentiamo gli schizzi della prima e della seconda tavola della storia realizzati da Giorgio Cavazzano, ai quali farà seguito un resoconto-reportage di Tito Faraci sull’operazione.

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© Disney per le immagini

  • Federico Graz |

    Ho letto il post di Germana.
    Volevo dire che oltre ai problemi di reperibilità dell’ultimo “I Maestri Disney”, a Roma che ne sono stati anche con gli ultimi numeri di ‘Zio Paperone”. Ho dovuto girare parecchio per le edicole della metropoli, soprattutto per recuperare il 213, prima di trovarlo. E’ capitato anche a voi?
    Ciao,
    Fede
    PS: Una cosa che non c’entra, ma che ha a che fare con qualche commento precedente (quelli sul nazifascismo). Si sono svolti i funerali del giovane assassinato a Verona. Giustamente, rienendole complici del clima oscurantista (sono eufemista) creatosi, che ha la responsabilità di far uscire allo scoperto gli odi razziali e politicheggianti degli assassini omofobi e contro i diversi da loro (dalla loro fascista imbecillità) la famiglia non ha voluto la partecipazione delle autorità cittadine.
    Non aggiungo altro. Rispetto per la vittima, e carcere per i nazifascisti, ai quali Fini quasi quasi… be’… dava una qualche giustificazione. O almeno li riteneva un fenomeno meno importante del bruciaticcio della bandierina.

  • mirella menciassi |

    Ma che belle, Luca!!! Grazie per avercele mostrate^^ Salutone!!!

  • Giorgio Salati |

    Semplicemente fantastico. Ho amato sia il monologo di Baricco che il film di Tornatore, e ora alla “band” di Novecento si aggiungono gli eccellenti Faraci e Cavazzano! Momento memorabile per l’arte italiana! Una dimostrazione di come quando vogliamo siamo in grado di primeggiare in letteratura, cinema e fumetto!
    Giorgio

  • Luca Boschi |

    Manco a dirlo, ringrazio.
    Ma tra poco ci saranno le news di Tito! 🙂
    L.

  • Gianfranco Goria |

    Manco a dirlo sei su afNews. 🙂

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