FUMETTI IN SENATO – Autori ed eroi del fumetto comico italiano è il titolo di questa prestigiosa iniziativa, che mette in mostra opere di Luciano Bottaro, Tiberio Colantuoni, Nicola Del Principe, Sandro Dossi, Egidio Gherlizza, Umberto Manfrin, Alberico Motta, Giorgio Rebuffi, Pier Luigi Sangalli, Antonio Terenghi.
Partecipano all’organizzazione Sandro Dossi, Fiorenza Manfrin, Alberico Motta, Pier Luigi Sangalli, Paolo Telloli.
Collaborazione tecnica: Silvio Costa, Azzurra L’Ala, Andrea Priori, Claudio Sacchi.
L’esposizione si compone di oltre 300 pezzi tra tavole originali, riproduzioni e pubblicazioni originali di dieciartisti italiani che hanno operato nella seconda metà del XX secolo producendo migliaia di pagine a fumetti per le più importanti case editrici del settore.
i servitori porcelli, provenienti da una storia del Maestro stesso, un ippoopotamo e due pseudo pellicani.
Nella foto sopra, da sinistra Tiberio Colantuoni, Albertico Motta, Sandro Dossi e Pier Luigi Sangalli.
Era interessante soprattutto la produzione delle case editrici milanesi Alpe e Bianconi, sia con personaggi di origine statunitense (come Braccio di Ferro, Tom e Jerry, Felix) rielaborati per il pubblico italiano, sia con personaggi originali (come la fortissima Nonna Abelarda, il diavolo buono Geppo, i televisivi Provolino e Topo Gigio, e ancora Trottolino, Bongo, Pinocchio, Tarzanetto e cento altri). Un significativo contributo italiano al fumetto mondiale.
Questi fumetti, infatti, oltre alla vasta diffusione nel nostro Paese sono stati esportati per molti anni, andando a costituire una parte importante dell’immaginario collettivo di generazioni di lettori.
In più, la qualità e la quantità di questa produzione ha fatto apprezzare ovunque una scuola italiana geniale e particolare, che occupa oggi un posto di rilievo nella storia della Nona Arte nel mondo.
Oggi appunto, mentre si celebrano i 100 anni del fumetto italiano, questa produzione soffre di una carenza impren-
ditoriale che rischia di annullare l’eredità di tale patrimonio, e soprattutto priva gene-
razioni di giovani di un ricco immaginario e dello stimolo a immaginare a loro volta.
La Fondazione Franco Fossati, che ha inaugurato con la fiera milanese Cartoomics i festeggiamenti per i primi 100 anni di Fumetto in Italia, continua ora il suo lavoro con questa esposizione, in una sede prestigiosa come il Palazzo del Senato, focalizzando il tema del fumetto umoristico che considera fondamentale per la cultura popolare e per l’educazione alla comunicazione e all’immagine dei bambini italiani.
Alle considerazioni sul piano artistico si aggiungono quelle di un futuro produttivo per il Paese, dove l’investimento culturale anche in questo settore può essere considerato determinante per ridurre il gap nei confronti di Paesi vicini a noi, come la Francia, dove la diffusione del fumetto (e degli autori italiani che lavorano ormai per l’estero) è da dieci a cento volte superiore a quella italiana.
L’esposizione a Palazzo del Senato vuole riproporre il fascino dell’edicola di quegli anni, esponendo i giornalini, e la ricchezza immaginativa dei personaggi e delle storie, l’abilità interpretativa degli autori, la varietà di stili e di segni.
La suggestione è aumentata da ingrandimenti di qualità dei personaggi principali, a colori su forex, e presentazioni su pannelli.
Le scuole, su prenotazione, possono effettuare visite guidate gratuite.
Milano, Palazzo del Senato, via Senato 10
dal 7 al 28 maggio 2008
ingresso libero.
lunedì, ore 8.00-14.00; da martedì a giovedì, ore 8.00-18.00; sabato, ore 8.00-14.00
Mercoledì 7 maggio: “Il fumetto comico: un patrimonio italiano della Nona Arte”
convegno a inviti (operatori del fumetto, docenti, studiosi, giornalisti) aperto al pubblico con la partecipazione di Luca Boschi e Roberto Renzi
Ore 15.00 conferenza stampa
Ore 17.00 incontro con il pubblico
Organizzazione: Fondazione Franco Fossati
Presidente: Luigi F. Bona
Coordinamento e segreteria: Valentina Castelnovo, Emanuela Torri, Blanka Prikrylova
Promotrice: Sabrina Capraro
UNA NOTA: le immagini in lingua francese di questo post sono un omaggio a Luciano Bottaro, trasfi-
gurato nei panni del Mago Bottarus, fatto dallo sceneggiatore corso François Corteggiani e dal disegnatore Gen-Clo al grande cartoonist ligure in mostra al Senato con i suoi colleghi.
La segnalazione di questa storia, pubblicata sul settimanale francese le Journal de Mickey 2914, è dell’appassionato collezionista, ed esperto dell’INDUCKS Francesco Gerbaldo, che ringrazio.
Il titolo è Ma sorcière bien mémé: grazie ad un incantesimo di Nocciola, Pippo finisce – passando attraverso la televisione – in un
castello dove la stega è imprigionata dal mago Bottarus e dai suoi piccoli assistenti porcelli, tratti da una storia del Maestro stesso.
Tra gli altri personaggi, Mago Merlotto e Chico (la cornacchia nera),