AHI, FLITT!

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Informare necesse est!

Questo smilzo post ospita appena due vignette di una ennesima “parodia seria” di Benito Jacovitti sul tema della dittatura, nello specifico quella nazista.

Poiché questa storia, è stata evocata qualche commento fa insieme a Battista ingenuo fascista (il cui titolo suona un po’ come certe commedie musicali di Renato Rascel dell’epoca tipo Alvaro piuttosto corsaro, o Attanasio cavallo vanesio, ma anche come il cineromanzo jacovittesco Giacinto corsaro dipinto), è importante che chi non ne ha mai sentito parlare abbia almeno la percezione di ciò che si tratta da questo un paio di vignette.

La satira di “Lisca di pesce” è sempre assai scanzonata, ma con picchi di atrocità; fa riflettere, è educational si preoccupa di lanciare messaggi, perché Jacovitti è consapevole della platea di lettori che lo segue e non vuole sprecare l’opportunità di esprimere, con gli efficaci strumenti che possiede, il suo punto di vista di “uomo della strada”, lontano dalle segreterie di partito e perfino dai gruppi “spontanei” che dibattono sul futuro incerto del Paese (case del popolo, cellule, parrocchie).

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La portata artistico-civile di questo fumetto, per il quale non a caso ho inserito la label “Capolavori”, è ancor più sorprendente se valutiamo che il giovane Jac, disegnatore professionista da appena un lustro, si misura già con imprese impegnative come questa storia di Pippo, Pertica e Palla (i cosiddetti “3P“) nel 1945, all’indomani della seconda guerra mondiale, con l’Italia piena di macerie e odi incrociati non dico sopiti, ma addirittura “non sopibili”, ancora pronti a scatenarsi con ferocia in varie parti del martoriato Stivale.

Questa singolare avventura sarà scelta dal mensile di Arnoldo Mondadori Il Mago, per il numero del suo debutto, nel 1972 riproponendo questo fumetto antinazista, che rititola Ahi Flitt!, anche sulla sua copertina, tra una Mafalda e un Wizard of Id (il mago a cui si allude nella testata, appunto).

  • stefano frassetto |

    ok ! vada per lucca !
    abbracc

  • Cesare Milella |

    Grazie dell’informazione, Stefano.
    Io, però, abito molto lontano da Torino (sono di Bari) ed in quei giorni sono anche impegnato.
    L’unica fiera del fumetto a cui penso di partecipare quest’anno è Lucca comics a fine ottobre.
    Un carissimo saluto
    Cesare

  • stefano frassetto |

    carissimi,
    il 6-7-8 giugno c’è torino comics. Se qualcuno di voi viene, sarebbe una bella occasione per incontrarci. Io sarò dalle parti dello stand di Vittorio Pavesio sabato o domenica.
    abbraccio
    stefano

  • Cesare Milella |

    Che bello!
    Il grande Perogatt risponde ad un mio commento; sono onorato ed emozionato!
    Ho visitato il Suo sito ed è veramente splendido e le Sue aneddoterie perofumettose sono estremamente interessanti; è bello conoscere tante notizie del mondo del fumetto direttamente da un suo protagonista.
    Dunque quest’anno ricorrono 60 anni dalla Sua prima collaborazione al “Giornalino”; credo che sia un caso unico in Italia (e uno dei pochi casi in Europa e nel mondo) di una così lunga e proficua collaborazione ad una stessa pubblicazione.
    Fra i personaggi che preferivo durante la mia infanzia/adolescenza c’erano Gervasio che leggevo su “Cucciolo” (mi divertiva molto l’idea di un ricco che cercava di disfarsi del denaro perchè allergico, ma invariabilmente si arricchiva sempre di più) e Zio Boris: nel 1973 acquistai e ancora oggi lo conservo gelosamente il volume cartonato “Il primo libro di Zio Boris” della Casa editrice Dardo.
    Un volume che mi piacerebbe avere di quel periodo è “Uffa, Charlie Brown, quanto rompi” della Sansoni editore con le Sue parodie dei personaggi di fumetti. Le poche vignette che ho visto sul volume “Castelli 25” sono veramente esilaranti.
    Le chiedo e chiedo anche a Luca se c’è speranza che lo ristampino.
    Un grandissimo saluto
    Cesare

  • Perogatt |

    Un caro saluto a Cesare che ha parlato del Giornalino. Hai ragione, ai giorni nostri ogni tanto ci sono dei fumetti di prestigio, ma solitamente ce ne sono anche alcuni di livello proprio scarso. Non sto ad elencare i nomi: in un recente passato ho ricevuto una… denuncia proprio perche’ mi ero permesso… di esprimere un mio giudizio riguardo a certi personaggi… (bella la liberta’ di pensiero, eh?), quindi basta provare a sfogliare non uno, ma diversi numeri del Giornalino per rendersi conto che per la maggior parte delle volte la qualita’ di molti fumetti e’ piuttosto scarsa. Dicono che la colpa sia del cambio di “target”, ossia che il pubblico al quale ci si rivolge e’ di una eta’ di molto inferiore a quella di un tempo. Io non sono d’accordo su questa scelta, ma io non sono il Direttore, io sono solo un… semplice fumettista 🙂
    A proposito, lo sai che io avevo iniziato a collaborare al Giornalino nel 1948? Mica male, eh? Eppure oggi non ho il permesso di eseguire fumetti con i “miei” personaggi, devo eseguire quelli dei Flintstones. Anche se ho cercato di “migliorarli” un po’ ed anche aggiungendoci molti personaggi che nella edizione originale americana mancavano, cioe’ i cosiddetti “cattivi”… Comunque, devo dire che, realizzando quelle storie, mi ci diverto, ma mi divertirei certamente di piu’ se mi lasciassero fare anche dei miei celebri personaggi che erano nati proprio sul Giornalino, come ad esempio l’Ispettore Perogatt, Spugna, Tippy e molti altri. Ma, come ho detto prima, il “target” e’ cambiato e devo adeguarmi…
    Se hai voglia e tempo, puoi venire a dare una piccola occhiata ad almeno uno dei miei blog, o meglio “PeroBloG”? Ecco qui gli indirizzi: http://blog.mrwebmaster.it/perogatt e http://www.peroblog.splinder.com
    Salutoni!
    Perogatt

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