IL TIBET, LA CINA, LE OLIMPIADI – parte seconda!

Freetibet

Qualche tempo fa, qui, abbiamo lanciato questa iniziativa dal titolo IO, NEL MIO PICCOLO, DISSENTO DALLE OLIMPIADI DI PECHINO, su “fomentazione & ispirazione” di Simone Paoloni e Ivan Annibali.

Dal momento che le adesioni ci sono, e che lentamente ne raccoglieremo altre, per dar loro maggiore visibilità le inserisco progressivamente in nuovi post, rimandando a quelli precedenti.

Intanto, un gran grazie anche a Francesco Palmieri e a Neurocomix, che oggi ci ha segnalato sul suo sito, qui . http://www.neurocomix.it/articolo.asp?sez=8&sez1=&sez2=&sez3=&pag=1073

Qui a lato, il contributo di Ed (Bonny-Ed) del quale vi suggeriamo anche di frequentare il blog, all’indirizzo http://bonny-ed.blogspot.com/2008/03/25-03-08-free-tibet.html

Caro Ed, forse anche un tuo intervento scritto non sarebbe male; potrebbe servire a precisare il tuo pensiero. Certamente, le immagini in genere (e quindi anche le tue) parlano da sole e meglio più di tante specificazioni, tuttavia…

Intanto, ieri è giunta alla stampa una lettera che il presidente cinese Hu Jintao ha inviato a Richard Gere, Beppe Grillo, Nancy Pelosi e altri.

Vi si leggono passaggi come questo:

“L’antica città di Lhasa è ricoperta da decorazioni di gala con bandiere rosse al vento nella piazza Potala e il fiume Yarlung Zambo gorgoglia deliziosamente. Noi membri della delegazione del Governo Centrale, insieme ai quadri e alla gente di tutti i gruppi etnici tibetani, stiamo tenendo questa grande celebrazione per rimarcare il 57 anniversario della pacifica liberazione del Tibet con gioia e esultanza.

(…)

Durante gli ultimi 57 anni, il Tibet ha fatto sostanziali progressi nel suo sviluppo economico, e il tenore di vita della gente è migliorato significativamente. Attraverso riforme democratiche, trasformazioni socialiste e aperture, le forze sociali produttive del Tibet si sono emancipate e sviluppate senza precedenti.

Durante gli ultimi 57 anni, la civilizzazione spirituale socialista in Tibet è stata fermamente diffusa e la società si è sviluppata in ogni aspetto. Iniziative nell’educazione, scientifiche, tecnologiche, nella salute pubblica e altre di indirizzo sociale sono state sviluppate vigorosamente. Le popolazioni di tutti i gruppi etnici in Tibet hanno in generale aumentato la consapevolezza politica, più alti standard etici e livelli scientifici e di educazione. La meravigliosa tradizionale cultura in Tibet non solo è stata protetta, ereditata e trasmessa, ma anche sostanziata per riflettere la nuova vita delle persone e andare incontro alle nuove richieste di sviluppo sociale.

Il_pulciaro_per_il_tibet_olimpiadi_

Durante gli ultimi 57 anni, la solidarietà tra tutti i gruppi etnici in Tibet è stata costantemente rinforzata ed è stata mantenuta la stabilità sociale nel suo complesso.La libertà religiosa del popolo è stata pienamente rispettata e protetta. Tutti i gruppi etnici hanno lavorato in unità e hanno avuto successo nel mettere in luce le attività separatiste e distruttive della cricca del Dalai e delle forze contrarie alla Cina, e così salvaguardando la stabilità in Tibet e l’unità nazionale e la sicurezza dello Stato.”

Non so cosa abbiano risposto Richard Gere o Nancy Pelosi, ma credo che la risposta del Grillo non possa essere dissimile da quella che impartirà urbis et orbi il prossimo V-Day.

Questa vignetta sopra, invece, è de “il Pulciaro“, al secolo Claudio Cardinali.

  • Mario |

    Hola a todos,
    ho letto di questa bella iniziativa e vi faccio vedere qualche mio lavoro (per un giornale spagnolo) riguardo alle olimpiadi cinesi.
    http://satiricon.blogosfere.it/2008/04/le-ragioni-delleconomia.html
    http://satiricon.blogosfere.it/2008/04/capitolo-6-giochi-con-tante-frontiere.html
    Evviva le olimpiadi 😉
    Saludos,
    Mario Natangelo

  • Luca |

    Ciao a tutti, eccomi, dopo un po’ di assenza!
    Cara Skiry, sono felice anch’io di averti incontrata, era come se ci conoscessimo dagli anni dei portici infuocati del capoluogo felsineo.
    Ieri, con Scòzzari e Laura Scarpa, ne abbiamo dette varie, ma credo che sia stato tutto “fissato” solo da un microscopico registratorino di Luigi F. Bona, e non ho idea di dove sia finito il… registrato (se era in nastrino, o micro-CD, o che cosa). Peccato che non ci fossi, Napoli è troppo lontana, vero? Altrimenti, ti godresti il bis in diretta.
    Quanto a Moeri e a tutti gli altri, ovvio che sottoscrivo, attendo allora un contributo grafico!
    Intanto, sto per aggiungere quello di Alessio, davvero niente male…
    L.

  • Moerandia |

    Salve sig.Boschi
    questo messaggio rimanda indietro di decenni, mancano solo le invenzioni di Popoff; chissà se anche l’annessione dello stato linero del Tibet tra 1949 e 1951 ed il massacro di più di 87.000 tibetani nel 1959 e la loro sostituzione con coloni venuti dalla Cina, secondo modelli già visti altrove, fanno parte della ” civilizzazione spirituale socialista”. Il messaggio del presidente cinese dovrebbe far capire chi sono gli interlocutori a cui ci si rimette.
    Ritengo, come ho già detto, che le Olimpiadi vadano boicottate, per non collaborare con un simile regime e per dare un segnale ben preciso alle autorità cinesi, poi altre forme di pressione possono essere trovate anche in seguito. Invece tutti stanno facendo a gara per andarci parlando di “apertura al dialogo”, mentre i cinesi si fregano le mani, preparandosi a far sparire, ad annegare nella tabella di marcia olimpica già preparata le timide proteste alla violaciocca di parte occidentale.
    Non ho ancora disegnato nulla sulla vicenda tibetana (l’avevo fatto invece per la Birmania), forse lo farò entro martedì, come già segnalato avevo invece scritto un post il 18 marzo; carina la vignetta di Claudio Cardinali.
    Saluti.
    G.Moeri

  • Ed! |

    🙂
    Giusto, hai ragione! Vada per il “tu”.
    a presto, ciao!

  • Claudio Cardinali |

    Grazie Luca!… Per l’opportunità e per la lodevole iniziativa! E un enorme grazie all’amica Claudia (Skiribilla) per l’apprezzamento che mi dimostra da tempo.
    Se posso esprimere un mio piccolo pensiero, penso che ogni forma di protesta, anche la più piccola e ipocrita, contro qualsiasi tipo di violenza, sia la benvenuta. Sono convinto che, anche se solo come una goccia nel mare, ogni parola spesa per risvegliare alcune (troppe) coscienze, leggermente assopite, possa tornare utile ad una giusta causa.
    Però, d’altro canto, sono anche convinto che possiamo chiedere allo sport di fare delle scelte politiche se la politica mondiale, per prima, ci dimostra una coerenza di intenti pacifici e non di interessi economici.
    Claudio (Pulci-aro)

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