Abbiamo conosciuto Grazia Camusso a proposito del fumetto di suo padre, Nino Camus, che Pier Luigi Gaspa e Luciano Niccolai avevano inserito nel libro storico-divulgativo Per la libertà – la Resistenza nel fumetto , Settegiorni Editore, 2009.
Nino Camus è la firma del raro albo Pam il partigiano, una “miniserie”, diremmo oggi, della quale sopravvivono pochi esemplari e forse non ne esiste una serie completa nemmeno mettendo insieme le proprietà dei vari collezionisti italiani (e non).
Nato a Torino il 23 giugno del 1910, come ricorda Pier Luigi, Giovanni Camusso non è sopravvissuto a lungo alla pubblicazione del suo eroe della Resistenza, spegnendosi a Milano l’11 marzo del 1947, come ci informa la signora Grazia, a causa di una gravissima malattia vascolare.
Torinese di nascita, appena diplomato, Camusso viene assunto dalla FIAT, per la quale lavora alcuni anni nell’ufficio tecnico della sezione automobili-aviazione.
Oggi, Grazia Camusso ci rivela un lato della sua attività che non conoscevamo: quella di scrittrice di fiabe e racconti per le pubblicazioni Disney che uscivano presso Arnoldo Mondadori, casa editrice presso la quale lavorava e dove aveva stretto un rapporto di amicizia con Elisa Penna.
I racconti dei quali riproduciamo alcune immagini sono usciti nei numeri 2, 3 e 13 di Superalmanacco Paperino (a lato la copertina dell’ultimo del tris, disegnata da Marco Rota), fra il 1977 e il 1979.
Anche gli albi dei quali avevamo riprodotto delle copertine qui, Almanacco Topolino e Gli Albi di Topolino, contengono racconti di Grazia. Questo era il filo conduttore che li legava.
Segue il ricodo di Elisa, sotto in una foto dei primi anni di questo millennio, durante un Meeting Disney, insieme ai collaboratori.
Elisa Penna è stata un’amica per me.
Lavoravamo insieme in Mondadori in due settori completamente diversi: io mi occupavo del diritto d’autore per scrittori stranieri e lei era vicedirettore a Topolino.
Ricordo le scolaresche che ci venivano a trovare una o due volte la settimana e quasi tutti i giorni sotto le feste di Natale.
Era bello vedere quei giovani entrare pieni di entusiasmo a conoscere Topolino e i suoi disegnatori in un’azienda seria, ma così aperta. Altri tempi.
Elisa non solo è stata un’amica, ma ha creduto fermamente in me e alla mia scrittura piena di fantasia. E’ stata lei che mi prestava fotocolors sui quali realizzare dei racconti o che pubblicava le mie fiabe molto tradizionali sui numerosi periodici per ragazzi: Poochie, Albi di Topolino, Almanacco Topolino, ecc.
Era una donna seria, dedita al lavoro in modo incredibile. Con me aveva conosciuto la meditazione trascendentale, che io invece avevo in seguito tralasciato e della quale era fervida praticante, e me ne era teneramente grata.
Non era una donna dai tanti discorsi ma era sincera e riflessiva.
Non sapevo della sua morte e, anche se ci eravamo perse di vista, ciò mi ha rattristato parecchio.
Grazie a Sergio Lama per la copertina fiammante del terzo fascicolo di Pam il partigiano.
LINK IN SINTONIA
GIOVANNI CAMUSSO: UNA ROSA (DI BAGDAD) PER IL PARTIGIANO PAM, di Pier Luigi Gaspa
MATEMATICA ANIMATA E ALBI CON QUALCOSA IN COMUNE
150 ANNI D’ITALIA: RITROVATO L’AUTORE DI “PAM IL PARTIGIANO”!