Molti temi sono rimasti inevasi negli ultimi mesi.
Questo blog ne ha risentito.
Se non altro, una carrellata di immagini rallegra questo post, che giace da tempo in quel limbo oscuro dei testi non preparati per essere messi online.
Almeno dal 2 giugno desideravo stigmatizzare l’idiozia insuperabile di Pappalardo, quindi, ecco qua, tardivamente, adesso che anche agosto sta terminando, e sconta anch’esso i frutti quell’idiozia incredibile.
Intanto, mentre si fissano negli occhi, incontrandoli magari per strada o negli uffici pubblici, gli imbecilli pard di Pappalardo (par di vederli apparir, ‘sti pard, se non tutti almeno un par, di pard) è di giovamento l’ascolto di questo brano insuperabile di <strongClaude Debussy, La mer. Lo esegue la Los Angeles Philharmonic, diretta da Gustavo Dudamel.
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