WALT PEREGOY (un tributo di striscio)

© Vince Musacchiajpg

Mentre continua a infuriare la polemica dei vignettisti inseriti senza avvertimento in un volume satirico edito per la libreria da Rizzoli/Lizard, e allegato in prima battuta nel corso della settimana al Corriere della Sera, cerchiamo di occuparci anche di altro, in attesa di mettere in pista, finalmente, un nuovo blog strutturato come comandano sia Cristo, sia Allah, sia Manitoo.

Hanno approfondito la questione Guido Scorza su Il Fatto Quotidiano, parlando di un editore che mentre da una parte, frequentemente, punta l’indice contro i giganti del web, rei di cannibalizzare gli altrui diritti d’autore, sfruttandoli senza chiedere il permesso, dall’altra, si auto-attribuisce il potere di riformare la legge sul diritto d’autore, ribaltando il principio secondo il quale prima di utilizzare l’altrui opera creativa occorre chiedere ed ottenerne il permesso.

Le implicazioni e conseguenze legali sono ben delineate dall’Avv. Raffaella Pellegrino: Nel caso di specie una semplice ricerca su Google avrebbe fornito all’editore le necessarie informazioni di contatto; tutto ciò senza considerare che la Rizzoli Lizard (marchio editoriale dedicato al fumetto) ben conosce il mondo del fumetto.
Tra gli strumenti civilistici che la legge mette a disposizione dell’autore i cui diritti siano stati violati ci sono l’inibitoria alla prosecuzione della violazione e il risarcimento del danno
.

Incidentalmente, nel volume suddetto non figura la sublime vignetta di Vince Musacchia (grazie) che riproduco sopra.

La notizia è triste, ma va segnalata.

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E’ la scomparsa di un artista poco noto e poco menzionato, ma che il sottoscritto ha citato a tappeto nelle sue lezioni sui background dell’animazione e in alcune conferenze di presentazione sul tema della variegata arte dl patrimonio creativo Disney (e, più in generale, dei disegni animati narrativi statunitensi).

Si tratta del davvero grande Alwyn Walter “Walt” Peregoy (1925 – January 16, 2015), che va ricordato almeno per il suo contributo, nel 1960, alla linea grafica della Carica dei 101, leggendario lungometraggio del quale consiglio una riscoperta correndo in edicola.

Come?

Acquistando il secondo numero del bimestrale I migliori anni Disney, dedicato al 1961. Per la prima volta viene ristampata, dalla sua uscita su Almanacco Topolino, la versione fumettata del film, realizzata da un Al Hubbard in gran forma (i credits del sommario sono visibilmente errati: i nomi di Martina e Chierchini sono in quella posizione a causa di un copia-incolla sulla base del jpg del primo numero della rivista).

Sotto, la copertina del 1961, disegnata da Alessandro Perina.

Migliori 1961

E ancora più sotto, l’annuncio del terzo numero, fra un mese e mezzo circa in edicola e in fumetteria.

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Peregoy si è spento due giorni fa.
Il punto “cruciale” della sua biografia artistica che possiamo leggere su Wikipedia è il seguente:

After World War II he continued his art education, studying at the University de Belles Artes, San Miguel de Allende in Guanajuato, Mexico, and with Fernand Léger in Paris.

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