Chi si impegna più a mettere insieme articoli come questo?
Per vedere i commenti svanire in un buco nero dal quale non si recuperano più?
Naaaaah!
L’ultimo sprazzo di vacanze o l’addio consolatorio alle stesse possono essere benedetti dall’acquisto di uno dei volumi che più mi sembrano consigliabili per un fumettofilo italiano che apprezzi il fumetto tradizionale evergreen e l’approccio informativo e divertente scelto dai curatori di Buck Danny L’integrale (1951-1953), pubblicato da Nona Arte.
Senza contare la grafica e la “consistenza” dell’opera per bibliofili, dalla scelta della carta all’apparato iconografico di corredo, caratteristiche ai quali si aggiungono una buona traduzione (di Marco Farinelli e Andrea Rivi) e un lettering tipografico non invasivo, che sostituisce quello manuale delle origini, in francese.
Questo libro da acquistare, consumare con lentezza e, magari, anche regalare a scopo iniziatico (rispetto al Fumetto franco-belga), raccoglie i primi quattro episodi della saga creata dopo la seconda guerra mondiale da George Troisfontaines, Jean-Michel Charlier e Victor Hubinon.
Questo ciclo figura nel pantheon dei fumetti più popolari, tanto da avere avuto una lunga storia editoriale anche in Italia, culminata con la pubblicazione di 30 volumi da parte della casa editrice Cenisio e di altri libri più recenti da parte di Alessandro Editore.
Prima di essere giustamente servita con albi appositi, la serie di Buck Danny veniva proposta “a pezzi e a bocconi”, a “spizzichi”, in altri albi della Cenisio, che contenevano fumetti pubblicati parallelamente sia in Italia, sia in Francia (dalla Sagéditions).
Il grosso dei lettori italini si è imbattuto nelle avventure aviatorie di Buck quasi per caso, sfogliano le pagine di un albo, quello di Rintintin, che non aveva davvero niente a che spartire con il personaggio uscito in Belgio su Le journal de Spirou.
Come si vede dalla foto sopra, le sue tavole originali erano rimontate per essere adattate al formato comic book di Rintintin, le sue storie erano ripartite in puntate che sottostavano necessariamente alle necessità impaginative dell’albo.
A sinistra spunta una fettina di pagina della puntata di una serie completamente diversa nello spirito rispetto a Buck Danny: Il Cavaliere Sconosciuto, di Luigi Grecchi (testi) e Raffaele (Raphael) Marcello (disegni), l’artista di svariati episodi dello Zorro di Walt Disney pubblicato su Le journal de Mickey.
Com’era consuetudine per gli albi degli anni Sessanta e Settanta, alle tavole a colori si alternavano quelle in bianco e nero (per fortumna queste non sono rimontate!).
Il contesto era davvero fra i più vari. Alle avventure a puntate di Buck Danny si alternavano altre serie.
In attesa del ritorno dell’aviatore disegnato da Hubinon sul mensile (vedi strilli a pie’ di pagina), comparivano altre serie create per il mercato francese.
Le tavole sopra sono tratte dal ciclo poco noto Il principe fantasma, ancora disegnato da Marcello.
Poiché ne parliamo spesso nelle ultime settimane, divaghiamo ancora un attimo su questa casa editrice del passato che da anni è scomparsa. In seconda di copertina di Rintintin n. 85 del dicembre 1975 è, eccezionalmente, fotografato il patron della Cenisio, Tino Arcaini, mentre riceve una statuetta Yellow Kid al Salone Internazionale dei Comics di Lucca, nell’autunno di quell’anno.
Ma torniamo al Buck integrale della Nona Arte.
In questo primo volume vengono presentati tre episodi completamente inediti in Italia, immediatamente precedenti a quelli pubblicate dalla Cenisio: un lungo ciclo di storie, denominate la “trilogia del deserto”, una delle saghe fondanti della serie.
In più, la ristampa di Piloti di prototipi, il dodicesimo numero della collana della Cenisio.
A corredo del tutto, come si accennava sopra, un importante apparato redazionale e altre chicche a fumetti, del tutto inedite in italiano.
In un futuro non lontano, Andrea Sani approfondirà l’argomento della cronologica di Buck Danny.
Intanto, una carrellata di vecchie copertine della serie, relative a episodi usciti in passato nel nostro (abbastanza bel) Paese.
LINK CORRELATI
DANIEL PENNAC, LUCKY LUKE, MICHEL VAILLANT E LA NONA ARTE
PAUL CUVELIER, CORENTIN E L’EROS (prima parte)
PAUL CUVELIER, CORENTIN E L’EROS (seconda parte)
PRAVDA E FRANÇOISE HARDY, DI GUY PEELLAERT
L’INTEGRALE DI MICHEL VAILLANT, di Andrea Sani
L’INTEGRALE N. 6 DELLE AVVENTURE DI MICHEL VAILLANT, di Andrea Sani
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QUANDO GEORGES PICHARD NON ERA ANCORA GEORGES PICHARD