NDP (NIENTE DI PERSONALE)

Salpo verso il mondo
Ciao a tutti.
Questo è un messaggio diretto. Il primo di questo blog, ucciso come un Francesco Ferrucci qualsiasi da Maramaldi colpiti da insolazione.
Ordunque: in questo (lungo) periodo non sono in grado, per ragioni diverse, di gestire questo (ex) blog e nemmeno The Boschington Post, né di partecipare a mostre e conventions. Qualcuno se ne sarà accorto.
Men che meno sono disponibile a impostare nuovi progetti o a rispondere alle martellanti richieste (decine ogni giorno) di amici, colleghi e lettori che chiedono di tutto.
Il tempo manca, ragazzi, mi spiace. Si gira pagina.
Sarà banale, ma quelle della giornata, parafrasando la testata che continua a ospitarmi, sono Solo 24 Ore e ne sto abusando da tempo, cercando di dilatarle a dismisura.
Twittare, Linkedinare, gettare nel rusco lo spam che lorda il web e le mie caselle (compresi comunicati stampa di associazioni, promozioni di editori insolventi ma tanto appassionati, anticipazioni di scrittori di worst-sellers, opinioni di elzeviristi scontati del 30%, manifesti di fondatori di nuovi partiti e rigurgiti di altre sinistre mutazioni subumane del nostro tempo), rispondere alle e-mail, che quasi sempre contengono almeno un quesito con pretesa di pronta risposta è un lavoro, con tutte le caratteristiche che questa attività contraddistinguono. Meno la retribuzione, certo.
Mi scuso, quindi, con tutti.
Difficilmente, nei prossimi mesi, potrò dar retta. NDP, come recita il titolo.
Saluti a tutti!
Senza volermi paragonare al grande Don Rosa, ricorderete che a un certo punto, dopo anni di dedizione, testarda osservazione delle norme della netiquette che imponevano una risposta ad ogni mail, anche veloce, ha abbassato la saracinesca tentando, se possibile, di vivere qualche ora al giorno senza dover dar retta agli altri a manetta, magari cercando di dimenticare il computer.
Qualcuno l’ha più sentito/letto negli ultimi anni?
Incidenti, critiche, cincischiamenti trolleggianti in rete hanno contribuito anche a togliergli (così mi pare) la meravigliosa spinta creativa a confezionare storie. Ci sono altre concause, certo. Ma viene un momento nel quale anche i Big Ben da polso in finta plastica devono dire STOP.
Ci sono periodi nei quali qualcuno, per esempio il sottoscritto, desidera fortemente cercare di recuperare il tempo trascorso a scrivere in rete e a rispondere alla posta elettronica tentando di partire per un lungo viaggio, fra persone che parlano poco, esprimono l’essenziale, che hanno capito quanto sia stupido il blateramento a vuoto che tutti i giorni “il prossimo” somministra agli altri (ai “suoi prossimi”), magari nell’ansia di autolodare la sua fulgida capacità creativa espressa nel fumetto tal dei tali o nel racconto talaltro.
Un po’ di eremitaggio farebbe molto bene a questi imbrodatori del sé, e ancora di più a chi li circonda, finalmente stufi di vedere usate le proprie orecchie come cassonetti per vaniloqui.
Salutatemi Sòreve!
A parte questo, cari followers, non abbiatevene a male.
Nessun progetto nuovo nei prossimi mesi avrà udienza, contatti di lavoro ridotti al minimo. Quelli che sono già stabiliti tracìmano (o tràcimano?) per ogni dove, altri non possono aggiungersene.
Ho preparato la barca per navigare in un altro senso; ho libri e bottiglie a sufficienza per farmi accompagnare durante la rotta, qualche galletta e pillole da astronauti per l’alimentazione basteranno.
Sia Sole o Pioggia in lungo, in largo, in tondo,
Armo la prora e salpo verso il mondo!

Armo la prora