Ormai è chiaro che il gradimento di un post e il numero dei commenti pubblicati non sono fattori direttamente proporzionali.
Fra gli articoletti recenti, uno fra i più graditi ha riguardato i Little Golden Books, forse perché un bel po’ dei fans di fumetti che frequentano questo blog hanno appreso proprio da quelle scarne righe l’esistenza di un iceberg librario così solido e possente del quale emergeva (e nemmeno sempre o spesso) solo la punta estrema.
Per questa ragione, aggiungo qualche “notizia visiva” in più mostrando altre copertine di libri illustrati della collana di cui si parlava qua.
Questo sopra è il lbretto che racconta la storia della renna chiamata in Italia “Rodolfa”, con una imbarazzante mutazione di genere, trattandosi a tutti gli effetti di un maschietto (ma siccome l’animare renna da noi è al femminile e il “renno” è una bestialità inesistente)…
Personalmente, tengo molto al libretto dedicato a Rootie Kazootie, che apparve anche in Italia negli anni Cinquanta comn in titolo Volpino Frugolini detective per i tipi di Giuseppe Principato.
Per chi non lo conoscesse, il personaggio di Rootie Kazootie (appellato anche, talvolta Rooty Kazooty). proveniva da uno show televisivo per ragazzi mai tradotto in Italia. Era una sorta di Topo Gigio, o di Howdy Doody (da noi Bang!, nella versione apocrifa di Massimo Liorni): un pupazzo, o burattino, che interagiva anche con esseri umani, oltre che con “esseri animati” della sua specie. L’ideatore e produttore dello show di Rootie Kazootie era Steve Carlin, praticamente ignoto dalle nostre parti.
A questa pagina trovate alcune informazioni in più, e risalendo i link anche molte altre. Mel Crawford lo aveva trasportato in tre Little Golden Books dal 1953 al 1955, solo uno dei quali gode della traduzione (o meglio, dell’adattamento) in Italiano.
Ordinazioni delle puntate dello show, ripartite in cinque diversi volumes, possono invece farsi Qui.
La tecnica di colorazione a tempera di Mel Crawford impiegata in questo e in altri oltre duecento Golden Books ha fatto da fonte ispiratrice per Giovan Battista Carpi, quando intorno al 1959 ha iniziato a sperimentare sui personaggi Disney un tipo di colorazione sino ad allora inedito, ma che si può riscontrare con cognizione di causa sfogliando i primi volumi della mondadoriana Collana Carosello, sui quali il papà di Soldino e di Paperinik era intervenuto.
Per la verità, il punto di contatto fra Carpi e Crawford non è del tutto automatico, anche se gli studiosi di illustrazione non fanno fatica a riscontrarlo.
Sopra, una di queste illustrazioni di Carpi dalla colorazione “aliena”, atipica sino al 1959 per delle pubblicazioni Disney.
Questa povera regina Minni piangente è tratta dall’episodio Topolino poeta canterino, appunto uscito nel 1959 in un volume della Collana Carosello.
Nunziante Valoroso invia a tutti i blog-transitans la copertina di questo dorato libretto, dettagliando la lista dei suoi credite:
Testo di Kari James
Illustrazioni di Josie Lee
Traduzione di Marina Spadaro
Supervisione di Francesco Cinquemani.
Ancora Nunziate, controbatte a queste ultime pubblicazioni con una raro esemplare di Little Golden Book messicano di Biancaneve, appartenente a una serie che si chiamava Alegrias de Walt Disney ed era divisa in quattro colecciones: Tribilin, Mickey Mouse, Donald, Pinocho.
Blanca Nieves faceva parte della Coleccion Pinocho.
Il libro era stampato dalla Organizacion Editorial Novaro S.A. con filiali a Barcellona, Bogotà e Santiago del Cile.
L’edizione della quale pubblichiamo la copertina risale al 1980 ed è tratta dal Little Golden Book originale del 1953 con illustrazioni di Ken O’ Brien e Al Dempster. Versione in castellano di George Godoy, 24 pagine a colori.
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Il © di Biancaneve e Minni è Disney.
Il © di Anastasia è Fox.
Il © di Rootie Kazootie è di Steve Carlin.
Gli altri © sono degli aventi diritto.
LINK CORRELATI:
GUSTAF TENGGREN A FIRENZE, VENERDI’ 17
https://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2012/02/gustaf-tnggren-a-firenze-venerdi-17.html
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