Cominciamo il 2012 ricordando chi non c’è più.
Sono passati cinque anni precisi dalla scomparsa improvvisa di Tiberio Colantuoni (sopra, in foro con Luciano Bottaro, nello studio rapallese di quest’ultimo), grande disegnatore e creativo.
La rivista Ink di Paolo Telloli, con il quale Tiberio ha lavorato a lungo, lo ricorderà nel prossimo numero. Poi, in gennaio, il luoghi e date che vi faremo sapere appena tutto sarà messo a punto, l’opera di Tiberio sarà ricordata in una mostra milanese curata da amici e parenti.
La speranza che alcune sue storie, con Bongo, Nik e Nok, Sfortunino, Nonna Abelarda o Volpetto siano ristampate è più che un auspicio.
Ne riparleremo sicuramente.
Per il momento, qualche immagine.
A destra, Tiberio è autcaricaturato insieme a Giorgio Rebuffi, collega dello Studio Bierrecì.
Seguono, una illustrazione con Bongo per la copertina di un Albo Ink a lui dedicato, con storie sensibilmente più adulte di quelle realizzate per conto dell’Editore Bianconi, e più sotto, una vignetta con Nonna Abelarda e Volpetto.
All’inizio degli anni Sessanta, come denota la vignetta sopra, Tiberio subiva profondamente l’influsso del cartoonist americano Don Martin, attivo sulle pagine di Mad magazine.
Sopra, la primissima vignetta disegnata da Tiberio con Cucciolo, Beppe e Tiramolla (su sceneggiatura di Cesare Solini) quando iniziò a collaborare con le Edizioni Alpe.
Grazie a Francesco Spreafico, recentissimamente sono state sistemate le date relative a Tiberio nella sua scarna scheda di Wikipedia. Tutto quello che adesso c’è scruitto di lui è corretto, ma la sua biografia e la sua carriera professionale sono ancora da redigere.
Qualche volontario?