Cari visitors, le cose stanno così: ancora per ore e forse giorni restano da evadere alcune notizie già parzialmente in rampa di lancio su queste pagine: la nostra partecipazione alla Fiera del Libro di Torino, fra venerdì e domenica prossime, anticipazioni sulla imperdibile Mostra Mercato di Reggio Emilia (edizione pre-estiva), il lancio del Premio Franco Fossati 2011, foto e commenti su Napoli Comicon e le mostre abnnesse ancora in piedi nel capoluogo partenopeo, una nuova mostra mercato con annessi e connessi a Genova, in quel di Porto Antico (della quale non mi risulta che si sia già accennato nella rete, si prevede fra le altre la presenza di Giulio Chierchini), nuove rivelazioni su Guido Martina, esilaranti video e preview di lungometraggi.
Ma conviene anticipare un argomento davvero spinoso, del quale ci educe oggi Ferruccio Alessandri, sotto in una foto di qualche tempo fa (non troppo).
Ferruccio, che quotidianamente invia una divertente fotovignetta inedita a una mailing list di amici, oggi decide di “scioperare” per dirci:
(…) oggi niente vignetta, perché è importante sapere queste cose. Chi decide che non le vuol sapere si merita poi quello che gli capita, dovuta anche alla sua collaborazione passiva…
Scusate, in genere preferisco far girare cose divertenti…
Ferruccio
Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti. Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell’acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
‘E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l’argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui “il servizio pubblico” viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica.
Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente (e mica ci manca tanto, al di lò degli allarmismi scomposti, ben giustificabili, ma insomma…).
Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM… perchè il Governo non farà passare gli spot né in Rai né a Mediaset.
Sapete perché? Perché nel caso in cui si raggiungesse il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti, ma stupendo per tutti i cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E’ necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone.
Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno.
QUINDI: i cittadini non andranno a votare il referendum.
Personalmente mi associo all’appello di Ferruccio e della ricercatrice censurata dalla Rai (quante altre persone, come leei, hanno subito e subiranno la stessa sorte nell’ignoranza generale?).
Per questo chiedo che chi non vuole che le cose vadano a finire cosi, copi-incolli quanto sopra scritto e pubblicizzi il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passaparola!
E grazie!