So che è abbastanza sconveniente segnalare una manifestazione proprio nel giorno in cui evapora. Ma se qualcuno, all’ultimo mmomento, legge questo post e si fionda a Pordenone può sperare di testimoniare un evento particolare di chiusura della festa. E di accaparrarsi il catalogo-oggetto, rilegato con la spirale: oggetto d’arte allestito con materiali finto-poveri da Salvatore Oliva, Andrea Alberghini e la loro gang.
Eccezionale è il lavoro di comunicazione messo in piedi intorno a questa mostra, in particolare i video (sotto, uno con le interviste ad autore e curatori) e il sito ufficiale.
Qui il video dell’inaugurazione della mostra.
Un po’ di parole sull’autore (ripetute anche in uno dei video sotto, ufficialmente), forse più conosciuto nei Paesi francofoni che nella madrepatria tricolore.
Gli appassionati Disney ne ricordano la creazione, fra il 2003 e il 2004, della serie a fumetti di fantascienza Kylion (copertina sotto), su soggetto di Francesco Artibani.
Fumettista, visualizer pubblicitario, disegnatore, Giulio De Vita (Pordenone, 1971) è presente, appunto, nelle classifiche dei migliori nuovi illustratori francesi contemporanei.
Il suo maggior riconoscimento come disegnatore di bande-dessinée avviene con Le Décalogue (2001), dove De Vita abbandona le residue influenze del fumetto supereroistico ancora presenti nel precedente Les ombres de la lagune (2000) ed entra in sintonia con la sensibilità del pubblico europeo.
Il suo disegno minuzioso rasenta il virtuosismo nella serie James Healer (2002-2004) dove la lettura più lenta delle immagini evoca i grandi spazi di un’America sempre più disincantata e meno romantica ma ancora, nel profondo, territorio della mente.
Dopo la parentesi formale di Quintett (2005), Wisher (2006-2010) segna un’ulteriore tappa nell’evoluzione stilistica del disegnatore.
La tematica urban fantasy fa emergere una superba propensione al grottesco coniugata a un ritmo narrativo e a soluzioni spettacolari da action-movie. Il segno tende verso una progressiva sintesi, propedeutica a marcare le atmosfere leggendarie di Kriss De Valnor (2010, sua l’immagine introduttiva del post) che lo consacra esponente di spicco della narrativa disegnata in lingua francese.
La mostra Eroi oltre i confini propone gli straordinari personaggi nati dalla sua matita e che tanto successo hanno ricevuto “oltre i confini”.
Con la sua opera (afferma la critica), Giulio De Vita attualizza la tradizione del fumetto popolare captando i mutamenti in atto nelle dinamiche della comunicazione audiovisiva, interpretandoli ed esplorando le potenzialità espressive del medium.
L’eroe, elemento centrale della narrazione di genere, è una figura che emerge dal mito e arriva ai giorni nostri conservando intatte le sue caratteristiche.
Gli eroi delineati dal fumettista pordenonese sono figure permeate da un elemento magico e fantastico.
James Healer è un detective con il dono della chiaroveggenza, Nigel (protagonista di Wisher) l’incarnazione umana dell’ultimo Genio, Kriss De Valnor una guerriera indomita sottoposta al giudizio finale delle Valchirie.
Ed è sicuramente un eroe anche il giovane Merwan de Il Decalogo, disposto a morire per non rinunciare alla propria coscienza.
L’iniziativa giunge dopo venticinque anni di carriera e in un periodo ricco di soddisfazioni. De Vita, infatti, è stato scelto quale erede di Gzegorgz Rosinski per succedergli in qualità di disegnatore della saga fantasy di successo I mondi di Thorgal, ambientata all’epoca dei vichinghi.
I suoi album, in Francia, vendono in media 170 mila copie. Ogni più ambizioso editore dello Stivale si leccherebbe i baffi, dopo esserseli opportunamente fatti crescere.
La mostra è stata allestita presso PARCO Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato” ( Viale Dante n. 33 Pordenone).
Comunicazione, progettazione e realizzazione allestimento: DreossiCrea
Con il supporto di: Gruppo Serafin, Lito Immagine, Rive Col de Fer, Rose e Noir
Con il sostegno di: Claber, Electrolux, Fiumettopoli, Jesse, Sinco Group
Sotto, il video di introduzione a Kriss de Valnor – T1: je n’oublie rien!, spin-off della celebre serie Thorgal, ideata da Jean Van Hamme (soggetto) e Grzegorz Rosinski (disegno).
La sceneggiatura di questo tomo primo è di Yves Sente.
Per informazioni (anche tardive):
Ufficio Stampa
Sara Moranduzzo
lamoranduzzo@gmail.com
cell. 347.9079071
PARCO Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato”
Tel. 0434.523780