ECCO “QUARTIERI LONTANI”, DI JIRO TANIGUCHI, PER COCONINO PRESS

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Sono quasi 420 le pagine del romanzo-capolavoro Quartieri lontani, di fresco pubblicato da Coconino Press / Fandango: un ottimo regalo postepifanico, indicabile anche per “iniziare” gli scettici e i riluttanti lettori di fumetti occidentali all’amore per i manga.

Trattasi dell’edizione definitiva del capolavoro del Maestro Jirō Taniguchi (foto sotto), uscito fra il 1998 e il 1999.

Quartier-lointain_film I contenuti sono abbastanza conosciuti. Dopo un viaggio di lavoro, Hiroshi Nakahara capita sul treno sbagliato e finisce nel suo paese d’origine. Mentre visita la tomba di famiglia improvvisamente accade qualcosa di strano e Hiroshi si ritrova nel passato, nel corpo di se stesso a 14 anni.

Una seconda possibilità per rivivere la propria adolescenza con la consapevolezza e la memoria di un adulto, ma anche un’occasione per indagare sui nodi irrisolti del proprio passato e sulla misteriosa scomparsa del padre.

Taniguchi racconta questo particolarissimo romanzo di formazione con una sensibilità, umana e artistica, davvero fuori dal comune (e non per questo “provinciale”; il gioco di parole è da ebeti, lo so, ma mi è scappato).

Quartieri lontani, un successo internazionale, è diventato di recente anche un film, coproduzione franco-belga per la direzione del regista cult Sam Garbarski (titolo originale Quartier lointain), con Pascal Gregory, Leo Legrand e Alexandra Maria Lara. In Francia la pellicola è uscita il 24 novembre, come avevamo annunciato in precedenza.

Sembra interessante e convincente, nel solco della lunga tradizione francofona che indaga sull’infanzia, sull’adolescenza e cosa scuote queste età dell’uomo (e della donna) normalmente trascurate dalla politica e dalla cultura in generale.
In Italia, dove si pensa quasi solo al Soldo e il pavido egoismo incrementato dall’alto a fini elettorali divampa, approderà in questi primi mesi del 2011 nelle sale, dopo essere stato presentato in anteprima all’ultimo Festival del cinema di Roma.

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Pur spostando l’ambientazione dal Giappone alla Francia di oggi, facendo storcere di lato il setto ai puristi che già ce l’hanno arricciato, Garbarski mantiene intatta l’atmosfera fiabesca, riflessiva e malinconica del fumetto.


Quartier lointain – Bande annonce FR
Caricato da _Caprice_. – Serie TV classiche e spettacoli televisivi

Titolo: Quartieri lontani
Autore: Jiro Taniguchi
Editore: Coconino Press – Fandango (e tutto ciò l’abbiamo già scritto)
Euro: 19.50
Note: 416 pagine in bianco e nero, ma con retini grigi assortiti.

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Quartier-lointain

E ora, per la serie Video del mesozoico, secondo l’azzardata tradizione di Cartoonist Globale abbiniamo a Taniguchi These Boots Are Made For Walkin’, eseguita da Nancy Sinatra e già citata in questo post sul Gatto con gli stivali.


Nancy Sinatra – These Boots Are Made For Walkin'
Caricato da kalmar. – Scopri altri video musicali

NOTIZIA BONUS, davanti alla quale Taniguchi fa spallucce

Serata evento al KELLER PLATZ (la città non è pervenuta, ma perlustrando tutte quelle che hanno un locale denominato così, ci si arriva!)
con una formazione del tutto nuova ed una veste del tutto inedita…

HOUSE + POP PARTY
JELLY MORE & MORE
perché due more non erano abbastanza!!!

La sera è quella del 22 gennaio.

Locandina

  • Luca Boschi |

    Grazie ancora ad afNews, per aver parlato di “Cartoonist Globale” e nello specifico di questo post qui:
    http://www.afnews.info/wordpress/2011/01/quartieri-lontani-di-jiro-taniguchi/

  • Serena Damiani |

    Be’, anche in Italia dovreste fare come i francesi che alla prima del film, lo scorso ottobre, insieme al regista hanno invitato alla FNAC Taniguchi in persona.
    Un Maestro così a stretto contatto con il suo popolo.
    Non lo fate anche voi, a Milano, a Roma, a Napoli? Non è proprio possibile? Con il contributo dell’editore… A una FNAC locale o a una fiera.
    Anche a Bologna alla Fiera del Libro per Ragazzi (benché Taniguchi, anche se parla di ragazzi, sia più per adolescenti, ma che importa?).

  • La Venexiana |

    Ciao, gente, anche a me manga e anime non hanno mia fatto venire i brividi.
    Meglio Bilal, Moebius, al limite Galleppini (che non ho letto mai), o le strisce di Schulz, Watterson, Quino.
    Fine della prima parte del commento.
    Seconda parte.
    Notizie di oggi, dal mondo dell’informazione.
    “Il Tg1 non è proprietà di Minzolini. E’, o dovrebbe essere, una espressione primaria del servizio pubblico. Servirsene per sfoghi privati non è solo poco elegante. E’inammissibile”.
    Dopo le continue critiche per la sua conduzione, a dir poco ottusa, sallustiana, filogovernativa, del telegiornale che dirige, dopoi il calo degli ascolti perché oggettivamente il suo telegiornale fa schifo a destra e a sinistra, arriva anche la giustissima e condivisibile bacchettata di Famiglia Cristiana, il settimanale dei paolini. Spero che sia l’annuncio di una comunque troppo tardiva umiliazione e cacciata.
    Tutta nasce dall’annuncio di Minzolini di una rubrica che punterebbe il dito contro le ”cantonate e le faziosita”’ dei giornalisti. Un’iniziativa, ha spiegato Minzo, volta a rispondere agli “attacchi” contro di lui da parte della stampa.
    A me fa schifo anche quando “Striscia” vuol fare la precisina se qualcuno sbaglia una parola. Non è elegante, fa schifo, ma quella sarebbe satira e si è visto di peggio (il Bagaglino).
    Famiglia Cristiana stigmatizza: “Sotto tiro da sinistra per la sua vocazione a insaponare gli spigoli o renderli più aguzzi, secondo convenienza politica, il direttore del Tg1 sta per passare all’offensiva”.
    “Sembra una faccenda di dispetti reciproci”, osserva il settimanale cattolico, ma, avverte l’articolista, “se appena si scava un po’ più a fondo, viene fuori una materia che dà odori poco gradevoli. (vale a dire di merda) Per due motivi. Primo, non si può rispondere ai colpi di fionda con un cannone. C’è una bella differenza fra i quattro aficionados che leggono un quotidiano e i milioni di cittadini che seguono la tv”.

  • Nando |

    Bene, penso sia un bel libro, ma io preferisco i fumetti di casa nostra, non ho mai superato la difficoltà dell’impatto con la grafica dei manga anche se ne capisco il valore (di alcuni). Che posso farci?

  • Jeremy |

    Belle immagini, come sempre. ERagazzi, c’entra poco, ho visto che giorni fa in un commento avete citato “Squa Tront”, vecchia prozine dedicata agli autori della EC Comics, la prima.
    Beh, sembra che sia appena mancato il suo animatore, Jerry Weist. Non so se è vero o solo una voce che corre nelle chat (ma pare sia vero). Allora, lo onoriamo anche se di lui sono sicuro che in Italia si sappia ben poco. Ha dato un certo contributo al fandom, almeno a quello degli USA:

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