IL SALONE DELL’EDITORIA SOCIALE, A ROMA, E QUALCHE ALBERO

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Famiglia Cristiana, le terza rete Rai della radio (RadioTre) e Internazionale contribuiscono a mettere in piedi la lodevole iniziativa alla quale si accenna, con ritardo, in questo post.

Onore al merito.
Per rendere la lettura più “verde”, costello il testo con i tanti altri sponsor della carta amica. gli alberi, in una serie di raffigurazioni pittorico-illustrative ricavate in parte dalle pagine dell’illustratore e pittore di fondali per il cinema d’animazione Hans Bacher.

Suoi erano gli sfondi del film Balto, ricordate? E’ lì, alla Universal, che un tempo ci conoscemmo. Chiusa parentesi.

Bacher

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Ha preso il via ieri, 22 ottobre, la II edizione del Salone dell’Editoria Sociale, che si tiene allo spazio ex GIL di Roma. Occasione di incontro tra case editirici, organizzazioni non profit, operatori sociali e lettori, quest’anno il Salone è dedicato al tema “Educazione ed intervento sociale”, un tema che riguarda non solo le famiglie, gli educatori “professionali” e del mondo della scuola, ma tutti quelli che esercitano un ruolo educativo nella nostra società. Il Salone, in soldoni, evidenzia il ruolo fondamentale dell’educazione nel contribuire alla crescita delle persone come individui autonomi, pensanti, piuttosto che come fruitori passivi e consumatori del mercato, del potere vomitevole e a volte volgarissimo dei media.

Sono in ballo 32 tra incontri e tavole rotonde, 106 ospiti e 68 espositori tra case editrici ed organizzazioni di terzo settore.

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Con un paio di CLIC ben assestati qui, si può scaricare l’intero programma; adesso vi giro semplicemete qualche assaggino del ricco tutto.

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Sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione Giulio Marcon e Don Vinicio Albanesi, per i promotori del Salone dell’Editoria Sociale.

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Poi: Cecilia D’Elia, Assessore alle politiche culturali della Provincia di Roma.

Massimiliano Smeriglio, Assessore alle politiche del lavoro e formazione della Provincia di Roma.

Claudio Cecchini, Assessore alle politiche sociali della Provincia di Roma.

Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali e Comunicazione del Comune di Roma.

Fabiana Santini, Assessore alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio.

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© Disney per questa immagine sopra, tratta dal cortometraggio The Pointer. I © delle altre immagini sono dei loro svariati aventi diritto.

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Alcuni fra gli incontri di oggi:

Ore 16.30
Sala A
PRESENTAZIONE del libro L’ALTRA GLOBALIZZAZIONE
Istruzioni per l’uso, a cura di Giuliano Battiston
Edizioni dell’Asino 2010
Ne discutono con il curatore
Ugo Mattei, docente all’università di Torino
Stefano Rodotà, giurista

Ore 16.30
Sala B
RACCONTARSI CON IL DISEGNO ANIMATO
Incontro con la Scuola del disegno animato di Urbino
Partecipano
Roberto Catani, docente alla Scuola del disegno animato di Urbino
Emiliano Morreale, critico cinematografico

Ore 18.30
Sala A
I LIMITI DELLO SVILUPPO
PRESENTAZIONE del libro LA POTENZA DEI POVERI
di Majid Rahnema e Jean Robert, Jaca Book 2010
Lezione di
Majid Rahnema, università di Claremont

Ore 18.30
Sala B
DIALOGO INTERRELIGIOSO E LIBERTÀ DI CULTO IN ITALIA
Introduce
Gian Mario Gillio, direttore della rivista
“Confronti”
Intervengono
Maria Angela Falà, vicepresidente dell’Unione Buddhista italiana
Pupa Garribba, giornalista
Luigi Sandri, vaticanista e scrittore
Valdo Spini, presidente del Cric
Ahmad Gianpiero Vincenzo, presidente dell’Aimi
Modera
Mostafa El Ayoubi, caporedattore della rivista “Confronti”.

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I nostri amati fumetti sono presenti tramite Uno sguardo dai margini. I bambini di Davide Reviati e Andrea Petrucci

Questa mostra, Uno sguardo dai margini, comprende circa quaranta opere tra disegni, dipinti, tavole a fumetti di Davide Reviati e Andrea Petrucci. Il tema che fa da filo rosso all’esposizione è la rappresentazione dell’infanzia.

Al di là dell’alta qualità delle opere esposte, la mostra intende porre in evidenza come l’infanzia sia uno dei soggetti più frequenti nel campo del fumetto e dell’illustrazione contemporanei. Nell’ambito del graphic novel, e più precisamente nel genere autobiografico che ne costituisce una delle forme più interessanti, quella del bambino è figura costante, come depo- sitario di memoria ma anche come sguardo laterale nei confronti del mondo di oggi, uno sguardo più sognante e lucido nello stesso tempo, e anche più impietoso nel mettere in evidenza le contraddizioni dei nostri tempi.

I casi di Persepolis di Marjane Satrapi o di David B. con Il grande male sono esempi di grande valore artistico, ai quali può essere tranquil- lamente accostato il lavoro di Reviati, che nulla ha da invidiare per forza espressiva e scavo psicologico dei personaggi.

Per quanto riguarda l’illustrazione, invece, l’infanzia è soggetto costante di numerosi artisti gravitanti intorno alla scuola marchigiana, e urbinate in particolare, come Goffredo Fofi nota nell’introduzione al catalogo Banchi di nebbia, che di questa scuola raccoglie gli esiti più recenti, compresa l’opera di Petrucci:

“Nell’attenzione al tema dell’infanzia – nel sentirsi sentimentalmente vicini a un’infanzia che sembra farsi, almeno a tratti metafora dell’esistenza, rimarcando l’impossibilità di diventare adulti e il rifiuto di diventare adulti secondo i modelli imposti dai finti adulti – si svela forse una paura del mondo che appartiene a tutti coloro che non fingono di starci bene, che non si stordiscono nell’evasione, che non chiudono gli occhi”.

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Memoria, sospensione onirica, riflessione metafisica sull’esistenza, sguardo dai margini sul mondo contemporaneo e sull’etica ed estetica del brutto che sembra imperarvi: per questo crediamo valga la pena osservare e interpretare con attenzione i bambini di Petrucci e Reviati.

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Sono esposti in mostra (ribadiamo) i disegni che Petrucci ha dedicato ai bambini, uno dei soggetti privilegiati dell’artista, le tavole a fumetti di Reviati tratte da Morti di sonno, opera tra le più significative uscite recentemente in Italia nel sempre più ampio panorama del graphic novel, i quadri dello stesso artista realizzati per l’edizione 2003 del Festival di Santarcangelo in occasione del progetto teatrale Bambini-Azione di teatro, pittura e luce, con ritratti a olio intrisi di mistero che descrivono di bambini soli e impau- riti, attorno ai quali si costruivano le installazioni di Claudio Ballestracci e le parole e azioni di Elena Bucci.

Alberelli

Il Salone dell’Editoria Sociale è promosso dalla Comunità di Capodarco, Lunaria, l’associazione Gli Asini, le Edizioni dell’Asino, Lo Straniero, Redattore Sociale, con il contributo di (facciamolo sapere, se c’è ancora qualcuno che aiuta la cultura):

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Provincia di Roma

Assessorato alle politiche culturali, Assessorato alle politiche del lavoro e formazione, Assessorato alle politiche sociali.

Comune di Roma

Assessorato alla cultura

Regione Lazio

Assessorato allo Sport e alla Cultura

Fondazione Charlemagne, Fondazione Unipolis, Banche di Credito Cooperativo
Media Partner
.

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www.editoriasociale.info

comunicazione@asinoedizioni.it

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  • Livio |

    Ciao, ragazzetti! Bello il blog.
    Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell’Italia dei Valori ha proposto l’abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione.
    Indovinate un po’ come è andata a finire!
    Presenti 525
    Votanti 520
    Astenuti 5
    Maggioranza 261
    Hanno votato sì 22
    Hanno votato no 498.
    Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera:
    Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare lidea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarantanni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio.
    È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno – ce ne sono tre – e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. Cè la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
    Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti allente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che lINPS ha creato con gestione a tassazione separata.
    Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nellarco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
    Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dellUfficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro lanno.
    Per maggiori informazioni ecco il link al sito di Borghesi con il discorso:
    http://www.antonioborghesi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=314&Itemid=35
    La “notizia” non l’ha data nessuno: né radio, né giornali, né Tv ….OVVIAMENTE. Facciamola girare noi !!!

  • Luca Boschi |

    Grazie, Giulio!
    Ti confermo (alla fine!!!) la mia presenza a gennaio!
    Se in qualche pagina hai il programma completo, definitivo eccetera dell’iniziativa, gli dò un tantino di rilievo (anche se la scadenza lucchese è decisamente invasiva…
    Grazie!
    Luca

  • giulio bonatti |

    Bello!

  • Il Reporter |

    Torniamo a parlare di editoria, per favore, e di rapporti fra autori e editori, che sono un tema interessante, a quto lego, anche per i fumettisti della famosa Tavola Rotonda.
    Quoto quanto leggo oggi in Dagospia:
    In ogni caso, se uno scrittore fa un libro con l’editore Tizio, è l’editore Tizio che intasca la gran parte degli utili (i diritti d’autore non superano mai il 10-15% del prezzo di copertina).
    Dunque è l’autore che “mantiene”, “paga”, “stipendia” l’editore, non viceversa. Lo stesso vale per il cineasta che lavora per Medusa e la star tv che lavora per Endemol o Mediaset. Il che pone pur sempre un problema di coscienza agli scrittori: ma non perché sono “mantenuti” da B, bensì perché contribuiscono a farlo ricco.
    E a spacciarsi per liberale, tollerante, democratico e magnanimo, visto che concede loro l’onore di lavorare per lui.

  • Davide Soriente |

    Non esiste né la cover né la Guida come testata (sempre che abbia cercato bene!)
    Magari dopo aver messo “L’urlo” posso provare con questa…

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