LA TAVOLA ROTONDA, AL MUF, di Claudio Stassi

Steranko4

Pubblico anch’io l’intervento di Claudio Stassi, già uscito ieri sul suo blog “Nero su bianco” e su Kinart Forum e Comicus Forum, relativo alla “famosa” Tavola Rotonda da tenersi a Lucca a fine mese, con tutta probabilità nel pomeriggio di domenica 31 ottobre, a gogò, dopo la presentazione di un importante evento fumettistico che nel 2011 coinvolgerà molte firme di prestigio del nostro cartaceoo mondo.

Per sdrammatizzare, avevo ripreso la definizione fatta dell’incontro da Fumetto d’Autore, che l’aveva definita Gli Stati Generali; per non indurre confusione o sollevare aspettative inadeguate, adesso conviene definirla più propriamente per quello che è: una tavola rotonda di operatori del fumetto che dibattono su alcune questioni che riguardano la categoria.

Ne riparleremo necessariamente nei prossimi giorni.
Per illustrare questo post, scelgo alcune vignette di uno dei due fumetti che già sono stati ispirati da questa riunione lucchese.

Quste vignette sono frutto del lavoro di Graziano D’Elia e Salvatore “Sasà” Saraceno .
Li ringrazio personalmente (anche se più che a me stesso, la loro caricatura sembra riferita, mi pare, al mio amico Luca Raffaelli)
.

L’illustrazione sopra è un vignettone da The Conventioneers, di Jim Steranko e Phil Seuling; servì a promuovere nel 1968 la Comic Art Convention allo Statler Hilton di NY. GULP.

Tavola rotonda 1

Salve a tutti,

In questi mesi tante parole si sono spese sulla Tavola Rotonda che si svolgerà quest’anno al Museo del Fumetto di Lucca.
Ho letto tutto. Tutto quello che sulla rete è stato scritto, nel bene e nel male, io l’ho letto. Poche volte ho risposto ai post o agli articoli sulla rete semplicemente perchè penso che tutti abbiano il diritto di esprimere le loro opinioni. Tutti hanno il sacrosanto diritto di criticare, appoggiare o contestare questo incontro. Non sarò io ad attaccare chi la pensa diversamente da me, è diritto di chiunque esprimere la propria opinione.

Vorrei però precisare un paio di cose.

Tavola rotonda 2

Primo:
Quando un VERO giornalista, per fare un articolo, comincia a “investigare”, prima di scrivere cazzate è bene che CHIEDA che faccia DOMANDE agli interessati.
In questi mesi sono stato citato su alcuni siti, blog d’ informazione e critica fumettistica, parlando della TAVOLA ROTONDA, senza aver MAI e sottolineo MAI, avermi mandato una mail con delle domande, delle delucidazioni in merito all’incontro che si svolgerà a Lucca.
Nulla di nulla.
Questo dimostra la professionalità di certa gente.

Secondo:
Vorrei che questo incontro continuasse a chiamarsi con il suo nome di sempre “Tavola Rotonda fra autori” e non con altri titoli che poco hanno a che fare con la manifestazione da me e Luca organizzata.

Tavola rotonda 3

Andiamo avanti.

Parlare in rete è importante, anzi è fondamentale considerate le distanze che intercorrono fra tutti noi.
E’ utile ad informarci su tutti i temi, che come gli ingranaggi di un motore, creano la macchina editoriale che muove il mondo del fumetto. Sono convinto però del fatto che se questi temi non verranno raccolti e discussi TUTTI assieme tra noi, guardandoci negli occhi per una volta, invece che davanti il monitor di un computer, resteranno sassolini tirati nello stagno che scivolano e muoiono nel fondale dell’editoria. Sono certo che se non ci sediamo tutti allo stesso tavolo, senza nessun pregiudizio, senza nessuna antipatia, senza nessuna posizione di rilievo.

Tavola rotonda 4

Se non ci si siede uno accanto all’altro, al fianco di chi fa questo mestiere come me tutti i giorni chino sul tavolo da disegno, che porta avanti con passione questa professione e che con quel lavoro ci vive, (o prova a viverci), tutti seduti in un unico tavolo, senza false classifiche, senza ideologie culturali “alte” o “popolari”, senza individualismi e falsi moralismi, senza cattiveria, con idee forti e sincere, ecco se non facciamo tutto questo allora non cambierà proprio nulla e tutti i discorsi fatti sul web, rimarranno parole impresse su uno schermo bianco e basta.

Ecco il perché di questa Tavola Rotonda. Diversi saranno i temi che tratteremo nell’incontro. Abbiamo già pronto il comunicato ufficiale che i primi della prossima settimana metteremo on line; ci manca soltanto l’ok da parte del responsabile del MUF per confermare data e orario. Poi potremo postare il Comunicato.

Posso però accennarvi alcune cose.
La Tavola rotonda durerà all’incirca 2 ore.
A parte gli interventi programmati di autori e addetti ai lavori, invitati da me e Luca Boschi, sarà possibile partecipare attivamente con un intervento.

Tutti gli interventi saranno misurati a tempo.
Ognuno avrà a disposizione circa 10 minuti per esporre il proprio pensiero o la propria esperienza in merito al tema discusso, senza accavallarsi con inutili scontri tipici da salotto politico/televisivo.

Per chi volesse intervenire all’incontro potrà mandare un mail al mio indirizzo di posta elettronica c.stassi@gmail.com

Sarà programmata una scaletta con interventi dal pubblico.
L’intera Tavola Rotonda verrà registrata e pubblicata successivamente nel web, nell’interesse anche di chi non potrà o non vorrà partecipare all’incontro. E’ un primo passo.

Vorrei precisare un punto… Non ho l’arroganza di dire che con quest’incontro i problemi degli autori del fumetto italiano si risolveranno e che tutti dopo quest’evento saranno pagati centinaia di euro a pagina.

Con estrema sincerità, SO che questa Tavola Rotonda non si darà tutte le soluzioni, perché le domande sono tante e ne io ne tutti noi abbiamo tutte le risposte.

Però sono certo che possa essere un primo passo.

Tavola 5

Dall’incontro che ne uscirà tireremo le somme e probabilmente programmeremo un altra Tavola Rotonda, magari al Comicon di Napoli del prossimo anno, perché è importante che questa manifestazione non rimanga isolata e non resti fine a se stessa. Ho già parlato con Alino, che mi ha dimostrato interesse e mi ha dato la sua disponibilità.

Quello che spero nasca da quest’incontro è un RISVEGLIO SOCIALE. Un Risveglio di tutti quanti, che possa portarci a chiamare Lavoro questo Mestiere (con le iniziali maiuscole), sia IO Autore che TU editore, perché in fondo siamo due facce di una stessa medaglia che non brilla se rimane chiusa in una mano.

C’è bisogno di lanciare in aria quella moneta.

Io la mia l’ho lanciata, adesso tocca a voi.

Claudio Stassi

Tavola 6

  • MicGin |

    non tutti gli autori sono consapevoli del proprio ruolo, della propria condizione, delle proprie possibilità. Il desiderio di pubblicare, la gratificazione che questo evento può dare, spinge molti a sottovalutare i progetti ed a sopravvalutare sé stessi.
    I problemi degli autori sono innanzitutto dovuti agi autori stessi. Alcuni soggetti, alcuni editori, ne approfittano.
    UN’associazione può essere molto utile. segnalo anch’io il post di marcello toninelli: leggete i suoi commenti in merito.
    http://assfum.blogspot.com/2010/10/parola-di-professionista.html
    Intanto, in parallelo alla tavola rotonda, c’è anche un interessante comics talks. da qui qualche considerazione: http://sonoioche.blogspot.com/2010/10/sovrapposizioni.html

  • Claudia Chec |

    Mi arrendo, ho postato un po’ ovunque ma nessuna risposta. Nessuna proposta ragionata.
    L’associazione è un mezzo, ora bisogna capire cosa fare, come si può fare e se associarsi è un percorso utile.
    Vogliamo fare un contratto tipo? Ok, discutiamo subito con un legale vediamo come si può fare, se si può fare e soprattutto troviamo qualcosa che non ci si rivolti contro.
    Perché le case editrici non li fanno già?
    Se è per scarsa professionalità ok lo accetteranno ma se è per tenersi liberi avremo dei problemi a richiederlo.
    Certo qualcuno mi dirà che è un primo passo e potrebbe permettere a questo mestiere di avere la dignità che hanno gli altri ruoli professionali, insomma forse sarebbe anche migliore di un aumento di paga ma…sì rimane un ma importantissimo.
    Ammesso che noi abbiamo un contratto sicuro in tasca se non ci danno quei 500 euro di anticipo o non ci danno nota dei nostri diritti d’autore che si fa? Si va da un avvocato? E qui che la questione paghe dignitose ritorna come un una lama di ghigliottina sulle teste dei poveri fumettisti.
    E poi siamo sicuri che non appena ci saranno contrasti non si defileranno tutti gli autori? In fin dei conti hanno accettano fino ad adesso queste condizioni…
    Anche un commento apparso sotto a un post di Michele Ginevra nella sua rudezza esprime problemi reali, ovvero che in molti poi davanti a una pubblicazione non sanno dire di no. Quanti di quelli che promuovono e partecipano attivamente a questa riunione hanno lavorato gratis o per paghe ridicole o con editori che calpestavano i loro diritti? A vedere dai curricula sono diversi. A parte che, io personalmente, avrei preferito se ci fosse stata una autocritica pubblica, niente di male ad aver lavorato per editori piccoli e problematici, la maggior parte degli autori ci sono passati ma spero che con il tempo siano maturati e adesso possano essere critici. E soprattutto sarebbe interessante domandarsi perché lo si è fatto. Perché chiedere a chi ci lavora ad oggi di far cambiare le cose, senza ricordarsi cosa si è fatto e perché temo sia utopistico, se non si preso coscienza degli “errori” fatti, parlare a chi vive certe situazioni. Io ne ho incontrati di giovani che appena gli muovevi critiche si irritavano, tutti parlano bene quando si parla in generale ma appena si va sul personale si giustifica tutto e non facilmente si ammette errore. Penso che spesso si pecchi di non realismo se non prendiamo atto di ciò. Si possono difendere i diritti solo di chi vuole e prova già a difendersi.

  • Claudia Chec |

    Mi arrendo, ho postato un po’ ovunque ma nessuna risposta. Nessuna proposta ragionata.
    L’associazione è un mezzo, ora bisogna capire cosa fare, come si può fare e se associarsi è un percorso utile.
    Vogliamo fare un contratto tipo? Ok, discutiamo subito con un legale vediamo come si può fare, se si può fare e soprattutto troviamo qualcosa che non ci si rivolti contro.
    Perché le case editrici non li fanno già?
    Se è per scarsa professionalità ok lo accetteranno ma se è per tenersi liberi avremo dei problemi a richiederlo.
    Certo qualcuno mi dirà che è un primo passo e potrebbe permettere a questo mestiere di avere la dignità che hanno gli altri ruoli professionali, insomma forse sarebbe anche migliore di un aumento di paga ma…sì rimane un ma importantissimo.
    Ammesso che noi abbiamo un contratto sicuro in tasca se non ci danno quei 500 euro di anticipo o non ci danno nota dei nostri diritti d’autore che si fa? Si va da un avvocato? E qui che la questione paghe dignitose ritorna come un una lama di ghigliottina sulle teste dei poveri fumettisti.
    E poi siamo sicuri che non appena ci saranno contrasti non si defileranno tutti gli autori? In fin dei conti hanno accettano fino ad adesso queste condizioni…
    Anche un commento apparso sotto a un post di Michele Ginevra nella sua rudezza esprime problemi reali, ovvero che in molti poi davanti a una pubblicazione non sanno dire di no. Quanti di quelli che promuovono e partecipano attivamente a questa riunione hanno lavorato gratis o per paghe ridicole o con editori che calpestavano i loro diritti? A vedere dai curricula sono diversi. A parte che, io personalmente, avrei preferito se ci fosse stata una autocritica pubblica, niente di male ad aver lavorato per editori piccoli e problematici, la maggior parte degli autori ci sono passati ma spero che con il tempo siano maturati e adesso possano essere critici. E soprattutto sarebbe interessante domandarsi perché lo si è fatto. Perché chiedere a chi ci lavora ad oggi di far cambiare le cose, senza ricordarsi cosa si è fatto e perché temo sia utopistico, se non si preso coscienza degli “errori” fatti, parlare a chi vive certe situazioni. Io ne ho incontrati di giovani che appena gli muovevi critiche si irritavano, tutti parlano bene quando si parla in generale ma appena si va sul personale si giustifica tutto e non facilmente si ammette errore. Penso che spesso si pecchi di non realismo se non prendiamo atto di ciò. Si possono difendere i diritti solo di chi vuole e prova già a difendersi.

  • Luca Boschi |

    Geniale, Marcello (e grazie, Claudia!).
    A giorni pubblicherò il comunicato stampa (o meglio, l’annuncio un po’ articolato) sulla Tavola Rotonda, che sostanzialmente riprende quanto Claudio Stassi ha già scritto la settimana scorsa nel suo blog.
    Marcello Toninelli sarà dei nostri e, con noi, parteciperanno anche personalità molto in vista che per il momento non riveliamo.
    Il solo problema, come già ampiamente fatto rilevare, sarà la scarsità di tempo, che sin da adesso richiede l’impiego della massima sintesi.
    Ma, come ripetiamo all’infinito, questo è solo un inizio; il dibattito e le informative si articoleranno nel tempo sotto varie forme, e anche attraverso questo sito/blog di Marcello, vecchio compagno di avventure e sventure, che ri-ringrazio again, anche per la dedizione e la tenacia.

  • marcello |

    Breve informazione per gli interessati: anche il penultimo bollettino dell’Associazione Fumettisti che fu è adesso scaricabile in formato pdf dal neonato blog http://assfum.blogspot.com/
    Prima della Tavola Rotonda cercherò di postare anche l’ultimo!

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