UNA “AMAZING” DISCUSSIONE SU SPIDER-MAN

Ross_Andru

Un post su Jack Kirby ospitato qui tempo fa ha scatenato una serie di commenti tra fans dell’Uomo Ragno, dei suoi colleghi (per così dire) e dei suoi autori. Fra gli altri, il Signor Moeri, Giuliano Piccininno e Romano (the abituali contributors di questo blog) stanno esprimendo valutazioni e citando storie e fumettisti che potrebbero interessare anche chi non avesse scorto questo post, in via di eclissamento dalla pagina di schermata che il Sole 24 Ore – Nòva riserva a Cartoonist Globale.

Per questo, segnalo anche qui la conversazione, che forse potrebbe proseguire anche in coda a questo (presente) post.

Namor

Esempi di commenti:

Moerandia
09/SET/2010 17:00:54
Mi sembra imbarazzante il modo di argomentare di Romano, completo di attacchi personali.
Sui dati di vendita mi rifacevo ai tempi della morte di Gwen; come leggevo su “UR Classic” in quel momento le vendite non erano certo in salita, e viste le storie immediatamente precedenti non posso stupirmi. Certo, il ciclo contiene anche storie buone, ma si andò logorando, specie con l’arrivo di Conway (bersaglio di numerose lettere di protesta in quegli anni, non a caso).

I disegni di Romita erano certo buoni, e certe storie idem, l’ho detto, fu il modo di gestire la serie a lungo andare che dimostrò i limiti della Marvel.
Gli interventi per salvare i comprimari ci sono, basta vedere come e quanto sono fatti.
Sulle ristampe, l’ho già detto, i risultati migliori li hanno ottenuti quelle con Ditko, infatti l’esperimento contrario non è stato ritentato.
Sulla posta, sappiamo bene che c’è una minoranza di lettori il cui sport preferito è quello di attaccare Sal Buscema o Herb Trimpe o altri (compresi disegnatori italiani), mentre una maggioranza di lettori si gode le storie tranquillamente.

Sul padre di Harry, mi ricordo una scena in cui Capitan America smaschera uno dei Flagelli e commenta: “Non ti conosco” “E cosa ti aspettavi, il tuo gemello cattivo? Queste cose succedono solo nei film”.
Sarebbe stato più verosimile un esterno come per il Signore del Crimine; così invece crearono una bomba a tempo che produsse i suoi effetti e che non a caso viene utilizzata tuttora per demolire il Marvelverso.

Alla lunga si distrugge la vita privata dei protagonisti, e si vuota la serie più che riempirla.
La morte di Gwen votata come miglior storia … si, basta chiedere “facciamo morire il secondo Robin?” e subito votano di si.

Un po’ come coloro che seguono la Formula 1 aspettando l’incidente (certo, in quel caso è una cosa più seria).
Comunque per commentare una storia preferisco rifarmi ai miei giudizi più che a quelli di altre persone.
Comunque ringrazio il sig.Boschi e quoto Giuliano.

Giuliano
09/SET/2010 18:12:41
Uhm…se parliamo di dati di vendita allora possiamo dire che negli anni ’80 Pupo vendeva più di Ivano Fossati (giusto per fare un esempio banale).

Siamo sicuri che si tratti di un metro di giudizio adatto?

Poi, visto che non penso affatto che la creazione dell’universo Marvel sia da attribuire in toto a Kirby e Ditko (ma poi chi lo ha mai detto?), vorrei ricordare che alle matite della saga di Gwen Stacy c’era un certo Gil Kane…

Ricordare questo non mi sembra voler sminuire l’opera di Lee e Romita Sr; io continuo a pensare che il periodo Ditko costituisca un piccolo gioiello di stile (considerando le condizioni lavorative dell’epoca).

Punitore

Romano
09/SET/2010 21:52:21
Non mi sembra di aver fatto attacchi personali, ho solo definito imbarazzanti alcuni giudizi basati su errori oggettivi, non credo di aver offeso nessuno.Anch’io preferisco basarmi su opinioni personali, infatti ho detto che non credo che la morte do Gwen sia la miglior storia di sempre.

Il confronto con la morte di Robin non sta in piedi perchè fu decisa dai lettori tramite referendum telefonico,la morte di gwen non solo fu uno shock per i lettori ma Stan Lee fu addirittura bloccato per strada da fans inferociti che chiedevano perchè avessero fatto una cosa simile.le due cose ebbero genesi opposte.Ancora meno sensato mi sembra il confronto con le morti in formula 1.

Come detto considero l’identità di Goblin un lampo di genio. La sintesi fra super eroi e vita quotidiana fu il fattore vincente della marvel e, nel caso specifico, ha reso Goblin l’arcinemico di peter proprio perché non propriamente malvagio ma dotato di doppia personalità quindi più interessante del livello medio dei villains.

Certo, non è molto verosimile nella vita reale ma cose c’è di verosimile nel mondo dei super eroi? Inoltre se il capitano Stacy era spesso coinvolto con i criminali mi sembra normale,era un capitano della polizia!
Non ho tirato in ballo le vendite perchè le reputo un dato attendibile per stabilire la qualità delle storie (sarebbe ridicolo) ma solo perchè alcune osservazioni mi sembravano sbagliate come detto prima.

Non nego l’importanza basilare del ciclo Lee / Ditko (era il mio fumetto preferito da bambino)che letteralmente ha cambiato il modo di scrivere i fumetti.il supereroe con superproblemi è nato in quelle storie dopo alcuni accenni sui f4 e Hulk. Semplicemente disprezzare il ciclo successivo mi sembra schieramento da tifoserie calcistiche.

Infine vorrei segnalare l’importanza di Lee nella costruzione delle storie.

I primi 25 episodi firmati Lee/Ditko amalgamavano bene super criminali e vita quotidiana, gli ultimi (circa) 15 del solo ditko si basavano troppo sulle scazzottate e peter era diventato uno snob antipatico totalmente autoemarginato dagli amici che arrivò a deridere un suo compagno perchè scioperava davanti alla scuola! A parte la splendida saga del coordinatore nessuna storia del solo ditko mi sembra memorabile e il cambio di disegnatore mi sembra oggi logico.
Se volete ribattere, sono a disposizione.

Ciao.

© Marvel per le copertine con quasi tutti i persoonaggi (a parte Superman che è © DC Comics / Warner Bros.)

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Spiderman

  • romano |

    Anch’io non ho mai amato hulk neanche da bambino ma proprio per questo la versione decisamente imprevedibile di david mi ha convinto.Comunque come hai giustamente detto è solo una questione di gusti.Ciao.

  • Giuliano |

    Mah, qui parliamo di gusti personali, a me Peter David è sempre sembrato un ottimo battutista, con una scrittura da telefilm americano, di quelli con le risate in sottofondo; è stato molto abile a tenere in vita la serie ma le sue trame non mi hanno mai appassionato.
    Ma, come dicevo, non mi sento qualificato per dare un giudizio obiettivo: sono di quelli non hanno mai amato Hulk come personaggio, l’ho seguito a causa dell’abbinamento nella testata “Devil & Hulk” ma ne avrei fatto tranquillamente a meno…per me poteva anche restare quello di “HULK SPACCA!” e risparmiarci le successive cromie.
    Ripeto, giudizio puramente personale!
    Ciao!

  • romano |

    A Giuliano.Non credo che peter david sia sopravvalutatissimo.I suoi 12 anni di hulk sono stati uno dei pochi ottimi fumetti marvel anni ’90.Aveva senso dell’umorismo,ha introdotto validi personaggi(il phanteon soprattutto)in una serie che dagli anni 70 fino alla metà degli 80 si era basata sempre e solo sui soliti personaggi(il generale,betty,glenn e pochi altri)e non mi sembra che abbia fatto morire e resuscitare sempre i soliti personaggi.A parte l’evitabile morte di betty(clichè ritrito)ha anzi cambiato varie volte lo status di una serie che si trascinava stancamente da circa 20 anni.Negli ultimi 10 anni almeno david non ne ha azzeccata una ma negli anni 90 è stato oltre a de matteis l’unico autore creativo rimasto alla marvel.Ciao.

  • Moerandia |

    La Cosa aveva battuto l’Hulk grigio (con i simpatici tratti di Keith Pollard ricordo) nell’episodio dei Fantastici Quattro, per il pubblico del quartetto; l’episodio di Hulk partiva dal finale di quello dei FQ, e lì, per il pubblico del forzuto ai raggi gamma, vinceva l’Hulk grigio.
    Riguardo al discorso sulla prosecuzione delle serie, vale sempre il come.
    Il proseguimento spesso va bene, il proseguimento del proseguimento magari di meno.
    Braccio di Ferro inizialmente nel materiale syndacato fu proseguito dal bravo Bela Zaboly ai disegni ed altri scrittori (Tom Sims non mi piace più di tanto, Ralph Stein sarei curioso di leggerlo) ai testi; nelle mani di Sagendorf diventò sempre simpatico ma altra cosa.
    I supereroi Marvel chi prima chi dopo hanno cambiato la gestione originaria, non per questo sono venute fuori cattive storie; la saga del “Progetto Pegaso” non era brutta, ma è un classico dei ’70, non dei ’60. Purtroppo coi cambi di proprietà della casa editrice, di dirigenza, con l’allontanamento del vecchio “bullpen”, con la rottura di certe barriere a metà anni ’80 ecc. la prosecuzione è diventata stravolgimento, l’evoluzione è diventata sostituzione.
    Le serie, vecchie di quarant’anni o più, sono quelle, chi ci sta dietro non è più il piccolo artigianale o il grande nel suo campo ma sempre di più il grandissimo con piedi in vari settori, con logiche da multinazionale che sfrutta all’osso quel che ha. Basta fare una ricerca sui diritti di vari personaggi (chi si ricorda di Casper?).
    I personaggi sono cambiati, si, ma anche chi li sforna.
    Comunque, ha ragione Giuliano, chi subentra si trova uno scenario già costruito, i paragoni non sono tecnicamente fattibili (però “Mr.Vain” è meglio nella versione degli Axel Boys Quartet che nell’originale … ops, questa è musica, sono O.T.^^).
    Saluti.

  • Jenny la tennista |

    Adesso so che Peter David ha scritto il graphic novel legato al videogioco di Mickey. Aveva scritto anche Rocketeer o me lo sto sognando?

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