Due sono i post che in questo afoso luglio Cartoonist Globale, il quale continua a parlare di sé in terza persona come il cane Beauregard, dedica a un paio di registi di cinema “di peso”, il secondo dei quali sarà Sergio Leone.
Il pretesto proviene da un blog sepolto fra le nebbie del tempo; questo: The Cartoon Cave, The Blogsite That Time Forgot…
Vi è pubblicata la bella caricatura del regista e attore Orson Welles che ha realizzato l’attivissimo Pete Emslie, vignettista indaffarato negli ultimi tre decenni e insegnante di disgeni animati allo Sheridan College.
Un giro nella sua Cava dei Cartoni (traduzione pessima a bella posta, per variare) è sempre utile. Di fine giugno 2010 sono le sue foto scattate a Las Vegas e altrove, come questa, dove canta insieme ai suoi amici Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr. nel famoso museo delle cere di Madame Tussaud (uno dei vari di questo business; uno devo averlo intravisto ad Amsterdam, per dire).
Orson Welles, oltre il grande uomo di “idee per il cinema” che sappiamo essere stato, era anche abile a disegnare. Sergio Leone ne era capace quanto lui? Forse lo scopriremo.
In una serie di telefilm dimenticati, Orson impugnava una penna d’oca, oggetto amato da Giulio Cesare Cuccolini (che ne ha fatto una filosofia, o meglio una “religione”; gli interessati scrivano e possono diventarne chierichetti) e iniziava le sue divagazioni, ai tempi della pionieristica TV in bianco e nero, schizzando qualcosa.
In rete si trovano vari episodi di questo ciclo, impensabili per la televisione schiava dell'”auditel” attuale: il marchingegno che fornisce dati palesemente drogati ma accettati supinamente da tutti per far piacere a qualcuno di molto potente e ricco.
All’epoca bastava una cinepresa, l’inquadratura sul personaggio, e la voce ipnotica del registattòre, uno sketchbook. E… via con i metri di pellicola!
Vi mostro un po’ di immagini che riguardano Orson. La locandina di un suo film, una sua sessione con Stan Laurel e Oliver Hardy, il “flano” di Journey into Fear, una ulteriore caricatura di Orson fatta da quel Maestro indiscusso che fu Al Hirschfeld (o è qualcuno che lo copia egregiamente, o è lui): il più importante e quotato caricaturista statunitense, quello i cui disegni furono animati dagli artisi di Fantasia 2000 nel bellissimo episodio su musiche di George Gershwin.
Sotto, un piccolo estratto del brano (© Disney) per rinfrescare la memoria.
In due parti, il quinto episodio dell’impagabile ciclo Orson Welles’ Sketchbook, trasmesso dalla rete BBC, dove parla dell’idiot board inventato dall’attore John Barrymore, del mago Harry Houdini in visita al Cremlino, del perché la magia non è adatta alle donne e così via.
Non posso evitare con un bonus di Hirschfeld: caricature di Edward G. Robinson e un groviglio di volti noti del jet-set musicale.
Capolavori di stile. SIGH.