Biancaneve si è ossigenata i capelli e scende in guerra come crocerossina per accompagnare i Sette Nani?
Topolino (che non è Mickey Mouse, o vuol intendere di esserlo ai più sprovveduti) si allea con Pinocchio?
E questo tal Furbolino, che assomiglia moltissimo al Ciuffettino di Yambo, cosa ha da spartire con questi due compari, disegnati (peraltro) dalla mano di una sorta di analfabeta del Fumetto, un dilettante, ma che ha l’onore, all’inizio degli anni Trenta, di disegnare il “vero” Topolino?
Su tutto questo, sulla misteriosa casa editrice romana E.R.O.L.A. e sul fantomatico Wall Disnay, autore dei tre sorcetti moschettieri disegnati da R. Jonni, si stanno occupando tre diversi blog e un certo numero di persone.
Sopra, nel suo “splendore”, una vignetta del fumetto di questi tre sorcetti, che si chiamano Tip, Top e Tap, che sono esattamente anche i nomi del futuro trio di nipotini di Cucciolo (il loro debutto si deve alla mano di Ferdinando Corbella, su testi un autore sconosciuto, che però potrebbe essere Cesare Solini, molto attivo presso le Edizioni Alpe per gli albi di Cucciolo e compari.
Per saperne di più, DOPPIO CLIC sulla tavola (intera) riprodotta sotto.
La scoperta di questa falsa paternità, che vuol far intendere agli incolti una qualche parentela di questi personaggi con Mickey Mouse, pare che si debba all’attento collezionista e ricercatore della prima ora Francesco De Giacomo, giornalista ANSA.
Siamo nell’epoca di “Roma città aperta”, aperta anche tutte le scorrerie e le nefandezze (diciamolo pure), compresa questa, che va considerata comee un bonario e goffo tentativo di “giocare” con personaggi resi famosi da fiabe e racconti ormai classici. Lo fa Gaetano Vitelli, che più volte tenterà, anche dopo il suo periodo nerbiniano, di scrivere e disegnare fumetti per progetti diversi, almeno fino alle soglie del decennio Cinquanta.
Gli altri due blog che trattano di questo stravagante esperimento editoriale, rimosso dalla memoria collettiva, sono quello di Leonardo Gori, Fumetti Classici, e quello di Massimo Bonura dal titolo Disney’s Vintage.
Questo era solo un annuncio, per il momento. Vi rimando ai loro blog, che stanno articolando una discussione appena iniziata e suscettibile di scoperte.