Il Fumetto è un medium insensato per natura, come tutti ben sappiamo.
Immediatamente sopra, nella graduatoria del nonsense c’è l’insensatezza di un articoletto firmato Alessandra Levantesi, la quale su La Stampa, venerdì scorso non ha avuto remore a coprirsi di ridicolo. Ha sparato un assunto inqualificabile, non intelligente, come forse nemmeno mezzo secolo fa (epoca molto più buia) avrebbe fatto una persona che volesse essere attendibile come esperta di mass media (scrive di cinema, e di film & fumetti, quindi come vogliamo chiamarla?).
Le dichiarazioni incidentali che avranno fatto cadere le mascelle ai più riguardano l’uscita del nuovo lungometraggio su Iron Man. Capolavoro? Fetenzia? Che importa!? La pellicola del supereroe Marvel è del tutto indifferente al preconcetto offensivo espresso, senza nemmeno il salutare beneficio del dubbio dalla compilatrice del pezzo.
Certi che sia stato un incidente e che questa frase sia frutto di uno sfrenato copia-incolla dell’impaginatore, riportiamo il ritaglio incriminato, che lascia senza fiato.
Grazie al caro amico che ce l’ha segnalato (valente critico, lui sì, di mass media). E grazie ad Alessanda Levantesi se si metterà a studiare.