JOHNNY NOODLENECK, RITRATTI NOTTURNI E TUTTO IL RESTO, DI REBECCA SUGAR

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Per la festa della donna, un post dedicato a un’eccezionale esponente del gentil sesso, simpatica circa come la “cabarettista sui pattini” Amy Gordon; ma costei lo fa tramite pennelli, matite e fotogrammi.

Una veloce chiacchierata con Enrico Faccini su un vecchio post di questo blog mi ha fatto ripensare all’incredibile talento di questa giovane animatrice e fumettista di Broccolino, Rebecca Sugar, della quale avevo mostrato un bizzarro cortometraggio qui.

Nel frattempo, Rebecca è andata molto avanti, con fumetti per piccole etichette indipendenti e shorts in preparazione. Tipo questo, Hothands, dove si vede un tizio che vende l’anima al diavolo e sua moglie che cerca di contrattare con lui, ‘sto satanasso.

Non sono sicuro di avervi mostrato il significativo corto di Rebecca Johnny Noodleneck, pittorico e materico.
In ogni caso, provvedo, sotto.

Figmini

Seguono tavole realizzate di un fumetto da lei e una serie di bizzarri dipinti così concepiti: Rebecca ha invitato a casa sua degli amici e delle amiche a dormire, così sarebbero stati fermi (più o meno). Dormire dovevano pure, e non avrebbero perso tempo a fare da modelli.
E lei li ha ritratti; usando acrilici spalmati su piani di legno ricavati da una vecchia scaffalatura per libri trovata vicino a un cassonetto, nel New Yersey.
Ogni ritratto ha richiesto circa sei ore.

Nel suo sito, nelle sue pagine, la storia di ciascuno dei raffigurati.

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WPD105
Valerie
Aleth-1
Asia

  • Involuzionario |

    Posso scrivere qui, il fatto che il Pericolo Pubblico finalmente sembra non ricevere nemmeno tanto il sostegno dei suoi ex seguaci?
    Meno male, l’impero sta crollando, tra poco si sentirà un tintinnio.
    Ma non saranno campanelli,
    E la colpa non è delle tantissime malversazioni, ma…
    La curva della fiducia di Cuore int’ ‘o Zucchero è sempre più negativa.
    Il punto più alto l’ha toccato nell’ottobre del 2008 (62%) con appena il 36% che esprimevano poca o nessuna fiducia in lui.
    Da allora una caduta continua interrotta solo a novembre con un guadagno di 3 punti (da 45 a 48 per cento di fiduciosi) dopo l’aggressione di piazza del Duomo a Milano. Una tenuta a quota 48% fino a gennaio, poi, tra febbraio e marzo, perdita secca di quattro punti per raggiungere quota 44% (18 in meno rispetto al suo top).
    Gli stessi 18 punti “guadagnati” dalla platea di coloro che hanno poca o nessuna fiducia nel premier passati in diciotto mesi dal 36 al 54%. Resta un due per cento senza opinione.
    Il carisma di Cuore int’ ‘o Zucchero ha sempre messo un po’ in ombra il suo governo che è rimasto sopra quota 50% di fiduciosi solo fino alla fine del 2008 con una punta massima di 55% nel giugno di quell’anno contro un 42% di “non fiduciosi”. Da lì un calo pesante con qualche mese (marzo-settembre 2009) di stop a quota 44% e (novembre-febbraio) a quota 40%. Questa volta, il sondaggio dice che solo il 38% dei citttadini interpellati esprime molta o abbastanza fiducia nell’esecutivo in carica mentre coloro che nutrono poca o nessuna fiducia sono arrivati al 58% (resta un 4% senza opinione).

  • Niù Ecònomj |

    Una mimosa tardiva a Rebecca e a tutte le donne. Scrivo anche a loro (a voi) per rilanciare l’iniziativa “Onesti, contiamoci”!
    Hanno chiesto di raccontare quella volta che ti sei sentito onesto e nessun decreto ti ha salvato.
    Nonostante questo, mando una mimosa anche alla Polverini, che deve prendersela con i babbei del suo schieramento se adesso l’hanno messa in croce.
    E giustamente il TAR del Lazio ha detto quello che doveva dire.
    La giustizia è tornata.
    Bisogna sempre aver fiducia della Magistratura italiamna.
    Chi ha sbagliato, paghi, la Polverini cambi schieramento se questo l’ha danneggiata (com’è innegabile).
    Ora c’è il timore di una nuova mossa anticostituzionale e contro l’elettorato, dato che chi azzanna le caviglie dei poliziotti di solito non si rassegna a rispettare le regole.
    Le parole blaterate da Maroni, che prima della promnuncia del tar aveva invitato a decidere in fretta «per evitare il rischio di rinvio delle elezioni» vengono lette come una spia del retropensiero dei peggiori: in caso di bocciatura della lista Pdl da parte del Tar, il “Piano B” potrebbe essere proprio un rinvio del voto.
    In Parlamento c’è chi ha detto, argutamente: «ora c’è da chiedersi se verrà convocato questa sera da berlusconi un consiglio dei ministri urgente per fare un decreto legge che abolisca il tar del Lazio» .
    Saluti alle women!

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