MORENO BURATTINI, SAVERIO CERI, FRANCESCO MANETTI: UN BRINDISI!

Il trio

Un brindisi per (e da) ‘sti magnifici tre, ma non solo per e con loro.
Con un sacco di gente, e con Sauro Ciantini.

Trattansi dei tre amici del titolo di questo (che, ahinoi, si fa fatica a frequentare in questi ultimi lustri: tutti altrove o anche oltre), appassionati, collezionisti, critici, autori (chi più, chi meno) e in questo caso fondatori della rinomata libreria, con sede a Prato, MONDI PARALLELI!

Ora la libreria festeggia i suoi (primi) 15 anni e lancia l’associazione SLOWCOMIX.

Mondi interno
Dopo la serata mondana al Camarillo Club di ieri (che questo blog non ha fatto in tempo a con l’anticipo necessario, maledizione) è stata presentata l’associazione, ecco che adesso dispiega la sua operatività.
Partendo dalla passione dei suoi fondatori per l’arte del fumetto, ne vuole promuovere lo sviluppo, la diffusione e lo studio attraverso una serie di iniziative quali mostre, workshop e incontri con gli autori.

Palmiro
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Tanto per cominciare, l’Associazione culturale Slowcomix organizza sabato 27 febbraio, presso i locali della già citata libreria “Mondi Paralleli” via Ser Lapo Mazzei 26 – Prato, un incontro con l’illustratore e fumettista funambolico Sauro Ciantini, già “Talento d’Italia” nell’apposita mostra dell’inizio della seconda metà degli anni Ottanta.

A partire dalle ore 16.30 l’autore presenterà al pubblico il suo ultimo libro, My name is Palmiro (vedi copertina sopra), edito da Double Shot e dedicato alla sua creazione più nota: l’anatroccolo PALMIRO, che, fin dalla sua apparizione sulla rivista Comix, ha saputo nel tempo conquistare i lettori grazie ad una sapiente combinazione di favola, comicità ed umorismo nero.

Un’opportunità interessante per i partecipanti, nevvero, non solo di conoscere retroscena e curiosità legate all’origine del personaggio, ma anche di capire le ragioni di un successo tale da rendere Palmiro protagonista anche al di fuori della dimensione del fumetto, come testimoniato dallo sviluppo del merchandise a tema o dalla realizzazione degli spot animati per la “Giornata Mondiale per la prevenzione del suicidio” o per MTV.
Per maggiori informazioni: www.palmiro.it

Con Claudio Villa
Sopra, ancora un interno “d’epoca” della libreria, con Claudio Villa (Tex Willer) intento a disegnare per i visitatori.
Sotto, il video promozionale dell’associazione che ha realizzato uno dei soci, il prode Pitoff.
E a seguire, l’attuale gestore della libreria, Roberto: un’istantanea per unire con un ponte ideale la memoria del recente passato alla pulsante attualità.

MPtoday

Un grazie a Saverio Ceri e a Filippo Cardini per il raro materiale fotografico.

La foto di apertura risale all’inaugurazione, quindici anni fa tondi tondi.
Il mondo era diverso.
Forse migliore, allora.

  • Luca |

    Ciao!
    Vale, anche se non sono fumetti (ci sarebbero immagini di supporto?). Non l’ho letto, ma promette di essere ottimo.
    Ho cercato la presentazione del libro e ho trovato questo:
    Che negli ultimi anni della sua breve vita Roberto Bolaño fosse diventato una sorta di leggenda non stupirà il lettore di questo libro, che sin dalla prima riga verrà risucchiato in un universo che il romanziere, quasi avesse le capacità evocatorie di uno sciamano, fa sorgere sotto i suoi occhi, per poi scomporlo e ricomporlo a suo piacimento.
    Un universo in cui, come Alice una volta attraversato lo specchio, vediamo venirci incontro i personaggi più diversi (un misterioso scrittore di cui si sono perse le tracce, i quattro studiosi che lo cercano in giro per il mondo, un pittore che si è tagliato una mano e vive in un manicomio svizzero, una donna bella e folle, un giornalista nero che capita per caso in Messico e si trova coinvolto in una inquietante vicenda di delitti seriali…), ognuno dei quali, per una qualche ragione, indimenticabile.
    Ammaliati dalla stupefacente capacità affabulatoria di Bolaño, e dalla sua voce al tempo stesso amabile e ironica, ci addentriamo in un labirinto di luoghi, di segni, di incontri, di libri, di quadri, di sogni, di storie che generano altre storie: un labirinto dove ci aggiriamo frastornati e felici, senza tuttavia sentirci mai perduti.
    Giacché, pur nel moltiplicarsi vertiginoso degli eventi, dei generi e dei piani temporali, Bolaño sa tenere il suo racconto con mano salda: e il lettore è certo che tutti i nodi che si vanno aggrovigliando si scioglieranno.
    Ciao, di nuovo!
    L.

  • Francesco Manetti |

    Grazie, Luca!
    Appena leggerò qualcosa di buono (intendo a fumetti) ne parlerò volentieri sul tuo blog! Bolano di 2666 conta?
    Francesco

  • Francesco Manetti |

    Priarone citava Altavista, ma si riferiva al 1998. Nel 1995, quando aprimmo MP, ci piazzammo un vecchio computer di Moreno (un IBM compatibile assemblato con processore 286), monitor in b/n, con un Norton Commander sul DOS per gestire i file (che erano rigorosamente in Wordstar) dei clienti (abbonamenti, etc.). Internet era ancora – quasi – fantascienza. Il primo del nostro entourage a collegarsi in rete fu il Gori; io mi abbonai a un server nel 1997. Devo dire, però, che il computer cominciammo a usarlo già ai tempi di Collezionare (fine anni ’80: un Mac in una copisteria di Prato); e quando facevamo Dime Press in negozio (avevamo messo su una specie di redazione dietro una tendina!) i macchinari – che una mano generosa ci concesse – ci sembravano i più avanzati del mondo: non avevamo ancora il web (fu Roberto a collegarsi) e la rivista stava tutta (immagini e testi) su uno e poi su due dischi Iomega ZIP da 100 mega ciascuno! Scansionare una foto era un’impresa!
    Però ci divertivamo di più…
    Francesco

  • Luca |

    Caro Francesco…
    Al volo! Mi fa molto piacere rileggerti! Se e quando vuoi, qui avrai sempre (ovviamente) lo spazio per scrivere e commentare quello che più ti piacerà, questo blog nasce anche per questo, oltre che per condividere immagini e… memorie (diciamo così, sarebbe meglio che fossero cose del presente).
    Buon lavoro e buone letture (almeno quelle che vale la pena fare oggidì)!
    Alla prossima!
    Luca

  • Francesco Manetti |

    Ciao Moreno, Luca, Stefano, Leonardo! Bei tempi, quando leggere un fumetto non faceva venire l’orticaria… e ci si poteva addirittura scriverci sopra qualche riga di commento!
    Francesco

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