UN MUSEO TIRA L’ALTRO (DA AFNEWS)

Museo cabu
Oggi, il sito, completamente rinnovato, dell’agenzia Araba Fenice News (afNews per gli amici), pubblica un nuovo articolo sulla complessa questione dei musei del Fumetto in Italia. Su questo tema torneremo presto, anche perché sia a Milano che a Lucca ci sono sviluppi in merito degni di essere considerati e valutati.
Gianfranco Goria titola il suo pezzo Italia, Paese dei Musei e fa riferimento a quando, oltre dieci anni fa, l’Anonima Fumetti di allora lanciò la proposta (operativa) di un grande museo del fumetto in Italia per dare visibilità e riconoscimento culturale agli Autori e al loro lavoro.

La notizia è che pochi giorni fa il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, stimolato da una mostra della Scuola Romana del Fumetto, si sarebbe sbilanciato dicendo di voler ospitare una mostra di fumetto nella sede della Provincia, e poi avrebbe accarezzato l’idea di un museo sul tema.
“Per ora è ancora un’idea – spiega – Fa parte delle strategie di valorizzazione di quest’arte, insieme alla mostra dedicata a Topolino allestita dai primi di dicembre all’interno di Palazzo Valentini”.

Museo Salerno 2010

Goria cita poi gli autori della scuola salernitana del fumetto, che spingono per avere un loro Museo, e a questo proposito si riferisce a questo blog.
Par “comodità” (diciamo così), ripropongo la notizia su questo argomento, così come era stata presentata lo scorso anno, citando anche la stampa locale.

Babbo_bastardo

Grazie al solito giornalista-scout Michele Mordente, riusciamo a conoscere questo desiderio espresso dagli autori della cosiddetta Scuola Salernitana del fumetto, emergente oggi stesso insieme a una serie di altri concetti, dichiarazioni e notizie, in un’apposita pagina del quotidiano Il Mattino dedicata a Giuliano Piccininno, Bruno Brindisi, Giuseppe De Nardo (sceneggiatore del n. 269 di Dylan Dog, in uscita il prossimo 27 gennaio, con i disegni di Giovanni Freghieri), Luigi Coppola e gli altri componenti del gruppone, con tanto di “disegno di classe”, lo stesso che Cartoonist Globale aveva mostrato in anteprima parecchio tempo fa in questa pagina.


Un ringraziamento anche a Marcello Napoli, che ha redatto il servizio (ogni spazio riservato dalla stampa di grande diffusione al Fumetto sia benvenuto!), leggibile con una lente d’ingrandimento anche qui.


Un piccolo appunto, di taglio prettamente umoristico: la confusione fra i due toponimi “San Giovanni Valdarno” e “Valdagno” (questo è il vero luogo di residenza di Piccininno). Si tratta di una divertente e veniale svista; i santi italici, del quale il calendario straripa sempre più, sono di appannaggio esclusivo del Papa, non serve farne un altro.

Al contrario, è assai interessante, anche se superato perché da aggiornare, quello dei “martiri laici” ricordata da Beppe Grillo nel suo post di Capodanno.




  • giulio bonatti |

    Grazie Luca per la precisazione e scusa per la mia imprecisione.
    Mi ricordavo del post, ma mi ero confuso fra l’effettivo post ed i commenti, fra i quali quello di Goria.
    Chiedo venia… e, beh, spero anch’io che si vada avanti.
    Alla fin fine ho sentito che il Nencetti sta facendo un buon lavoro e la mostra per l’anno Galileiano ha avuto una gran risonanza.
    Quindi, certo, spero bene per il futuro. Magari per la prossima manifestazione lucchese troveremo un bel museo pieno di tavole originali e rideremo su queste polemiche chiacchiere da blog.
    Speriamo…

  • giulio bonatti |

    MicGin: Michele Ginevra! Ora ti ho riconosciuto! Piacere di averti visto e risentito qui.
    😀

  • Luca |

    Michele, Giulio, tutti quanti: grazie degli interventi, vedo che basta parlare di un tema come questo che la passione fa subito scattare alcuni commenti… che puntano verso direzioni ben note.
    Adesso non ho il tempo di dilungarmi su questo, forse lo faranno altri, e forse è l caso di mettere questo post in miglior evidenza spostandolo un po’ avanti nel “datario”, in modo da farlo rimanere nella schermata di apertura.
    Voglio solo fare una precisazione.
    Non mi ricordavo di aver ospitato (o parlato) della faccenda del museo di Lucca “attuale”, questione che invece era stata coperta ampiamente da Gianluca Testa in un suo vecchio blog, “La Quinta Stanza”, e ripresa da “Lo Schermo”. Forse era stata anche cancellata in seguito a proteste o a rischi di strumentalizzazioni.
    Invece, su Cartoonist Globale era uscito un commento-memoria, di Gianfranco Goria e mio, sulla PRECEDENTE progettazione del museo di Lucca, non amcora MUF, e relativa a metà anni Novanta (roba ormai del secolo scorso).
    Il post era questo:
    http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2007/12/gli-otto-miliar.html
    E’ appunto del 2007 e si riferisce ai mandati del Sindaco Pietro Fazzi; parla di risposte mai date a domande fatte allora, quando ai ministeri culturali presiedevano prima Walter Veltroni, poi Giovanna Melandri.
    Sembra, appunto, una vita fa. Le cose andavano meglio di adesso (in Italia in generale), per usare un vecchio “adagio”, ma se quelle erano le premesse dell’oggi, qualche problemino, quantomeno di percorso, dev’esserci stato.
    Questa fatta nei commenti è una chiacchierata informale, con questo mio non intendevo dare una risposta circostanziata, solo un puntualizzazione. Non rileggo nemmeno per eliminare i refusi.
    A presto!
    Luca
    PS: Comunque, sono d’accordo con Michele, è necessario andare avanti (qualcuno ci sta tentando, sia a Lucca che a Milano), senza però dimenticare l’accaduto e chi ha fatto che cosa, anche quando tutto sembra congiurare in direzione del “mettiamoci una pietra sopra”.

  • MicGin |

    Bravo Giulio!
    Ho capito adesso che ci siamo visti ad angouleme… proprio sulla passerella che congiunge il vecchio e il nuovo museo!

  • giulio bonatti |

    Certo che abbiamo ottimi ristoranti.
    Mica sono pubblici…
    Per il resto, sono d’accordo nel dire che manca un programma e che non c’è chiarezza su dove siano finiti i fondi.
    Sarebbe bello aprire un forum, dove discuterne, e dargli la giusta risonanza. In modo tale da coinvolgere più gente possibile, appartenente al mondo del fumetto e delle istituzioni preposte, chiarendo malintesi e organizzando un progetto.
    Credo che l’unico modo per garantire un buon risultato in questo frangente sia l’assoluta chiarezza e la collaborazione di quanta più gente (e credo ce ne sarebbe tanta) possibile.

  Post Precedente
Post Successivo