STRANI O GENIALI CALVIN & HOBBES

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Come sappiamo bene, Bill Watterson ha smesso da tempo di scrivere e disegnare Calvin & Hobbes, una delle serie a fumetti in syndication per i quotidiani più interessanti degli ultimi decenni del Novecento.
Uno dei capolavori scovati a suo tempo da Linus, che assieme a The Far Side di Gary Larson, diciamo così, è stato a lungo in vetta alle classifiche delle più geniali creazioni made in USA del loro tempo.

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Sappiamo come Watterson si sia sempre rifiutato di far vivere più a lungo le sue creazioni, e di guadagnare dal loro sfruttamento alcuni milioni di dollari asservendole a fini commerciali come invece hanno fatto da sempre molti cartoonist americani (e non solo, naturalmente). Come Al Capp ha fatto con Li’l Abner, per esempio.

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Benché non siano farina del sacco di Watterson, sia il ragazzino che il tigrotto di pezza hanno proseguito a essere disegnati; a vivere.
Su tonnellate di magliette abusive, diffuse soprattutto nelle località marine (con un epicentro di Turchia e isole greche) e in qualche omaggio.
Cose losche di pirateria commerciale esecrabili quasi quanto un provvedimento della Gelmini.
Tenero e utile, invece è il disegno di apertura, anonimo, in cui si invita a riciclare i vecchi giocattoli per i bambini “nuovi” che con loro possono ancora sognare.

Segue un’altra stranezza, reperita in rete, con una ragazzina, che chiamiamo confidenzialmente Calvinette, intenta a imitare il suo modello.

Calvinette

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Quello sopra viene dal sito sui personaggi di fumetti, dall’A alla Z, gestito da Garen Ewing, seguito da una striscia intera di Calvin & Hobbes tatuata sulla pelle di questo tizio barbuto.

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Hmmm… Quello non è Hobbes. No…

Sotto una bellissima (a mio avviso), profonda interpretazione di Calvin cresciutello, una volta messi da parte i sogni dell’infanzia.
Ammetto di non aver idea di chi ne sia l’autore in quale circostanza abbia realizzato (questo… Bob Rz?) la tavola autoconclusiva.
Se qualcuno fornisce dei lumi in merito, avrà la mia gratitudine eterna, durevole una quindicina di minuti.

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Sopra, i Calvin & Hobbes un po’ in stile manghesco suggeritici da Poggy, di Nel segno del Bradipo Missile e di Conversation Pieces (scritto benissimo, complimenti!) e, per chiudere, un capolavoro di scultura alimentare che si commenta da solo.
Il lampo del genio (lo dico spesso, ma quando ce vo’…) ha illuminato il cervello di chi ha escogitato di cucinare tale pietanza!

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  • Luca Boschi |

    Grazie, Ettore, bentrovato!
    Metterei questo tuo intervento anche in coda all’ultimo post raggiungibile (quello su Leo Cimpellin), per dargli maggior visibilità…
    Ciao!
    Luca

  • Ettore |

    Giusto oggi, la nostra ricetta per tigri di pezza.
    http://www.lospaziobianco.it/82193-ricette-china-sandwich-calvin-hobbes
    Una notte, alla fine del servizio serale, Arcimbaldo entra in cucina carico di piatti sporchi:
    «Basilico, il tavolo 42 ha una richiesta particolare. Penso che tu sia la persona adatta.»
    Io lo guardo perplesso, controllo il foglietto con l’ordine del tavolo e vedo che hanno già avuto anche il dessert.
    «Arci, ma il tavolo 42 ha già mangiato il dolce! Noi stavamo iniziando a chiudere la cucina, che vogliono? E perché proprio io?»
    «Vogliono un sandwich al tonno. Ma non per loro: è per la tigre peluche del figlio, pare ne sia ghiotta. Sono una famiglia americana, la richiesta è del bambino…»
    «Be’ Arci, potevi dirlo subito, senza tanti giri. Hai ragione, sono il più adatto.»
    Immaginando che la richiesta sia fatta per un amico speciale, preparerò un sandwich al tonno speciale. Del resto, si sa che le tigri ne sono ghiotte!

  • Stefano Priarone |

    Già che ci sono saluto, anche l’ex allieva di Luca Poggy che ho scoperto grazie ai suoi commenti: complimenti, da telefilm addicted per il blog (mi sono letto e apprezzato le analisi su Lost e Carnivale)!
    Ciaoissimo
    Stefano

  • Stefano Priarone |

    Domenica il figlio duenne di una mia amica aveva un costume da carnevale da Hobbes (ovviamente abusivo, la mamma non conosceva la striscia ma ha ammesso che i tigrini erano molto simili), non avevo ancora letto questo post e quindi non ho fatto nessuna foto, se nei prossimi giorni lo rivedo vestito da Hobbes cerco di immortalarlo 🙂
    Ciaoissimo
    Stefano

  • Luca |

    Ciao, Elisa, certo che mi ricordo!
    Ho visto la tua foto nel tuo blog e ho collegato (dalle tavole di per sé non ci sarei riuscito, perché in fondo in quel periodo, ormai abbastanza remoto, quasi non guardavo i disegni degli studenti, dato che mi occupavo di… quello che sai!).
    Ma può darsi che nel 2006 abbia fatto anche altro, per esempio qualche lezione di sceneggiatura e un paio di corsi brevi su progetti specifici.
    Poi, non è detto che ci siamo incontrati al tuo ultimo anno, sbaglio?
    Complimenti per tutto, again. Anche per gli altri blog che segui (da sola?) con le tue personalità parallele.
    A presto,
    Luca

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