TUTTE LE CENTRALI NUCLEARI AD ARCORE!

Nucleare

Joshua Held (ricordate Gino il pollo?) è anche un bravo vignettista, come dimostra questo suo intervento che ricavo dal sito dell’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) alla quale vi rimando con convinzione; il servizio che compie è benemerito, anche considerando gli strali che oggi il sottosegretario per le politiche antidroga (COUGH!) Carlo Giovanardi gli lancia contro, accusandola di disinformazione.

Prediche da cotanti altari, francamente, sarebbe il caso di ezzerarle addirittura prima di pensarle; e l’ADUC, su questo tema, così, correttamente gli risponde: “Non abbiamo alcuna speranza che Giovanardi si interroghi su cosa c’e’ che non ha funzionato nei sui dieci anni a capo dell’antidroga.
Se vi sara’ un cambio di politica sulla droga, per includere un approccio piu’ sanitario e meno giudiziario alle tossicodipendenze, questa verra’ sicuramente dall’estero. A meno che la stampa italiana non cominci ad analizzare e interrogarsi sui risultati delle politiche propugnate dal Dipartimento politiche antidroga.”

La vignetta di Valerio riguarda la sciagurata dichiarazione recente, fatta da alcuni politici irresponsabili della cosiddetta maggioranza e della cosiddetta opposizione, sul “ritorno al nucleare” e su una legge (anticostituzionale, comunque retrograda come chi la propone, e illogica) per riportarlo in Italia.
Materia sulla quale, con Referendum, gli italiani si sono dichiarati contrari.
Ma una parte della classe politica Italia finge di non saperlo, come ha finto che tutta un’altra serie di leggi non esistesse quando le stava consapevolmente violando, in nome di interessi particolari (soldi, potere di pochissimi).

1949cartier_meglio la candela, semmai

Naturalmente, per “svelare” i luoghi nei quali le centrali si farebbero (segreto di Pulcinella, perché già sono stati individuati, ma la gente non deve sapere, altrimenti scenderebbe in piazza), si attende che la tornata di elezioni regionali sia passata. Così, i candidati di centrodestra (e dell’UDC) nel frattempo possono fare i pesci in barile e, una volta ottenuto il potere (ammesso che accada), potranno rifilare la patacca a tutti i cittadini della loro zonoa e ai loro pronipoti, compresi quelli che li avrebbero votati.

Intanto, nella videolettera che vi giro, il presidente della regione Puglia Nichi Vendola si rivolge al ministro (COUGH) Fitto, pugliese anche lui, che aveva annunciato: “La regione è pronta per il nucleare”.
“Non siamo più il sud che accetta ogni tipo di industrializzazione per mendicare lavoro”, afferma Vendola.
Come si può non essere con lui anche se si abita in altre parti d’Italia, nella speranza che anche gli altri candidati alle Regionali imbocchino con decisione la sua strada?

  • Luciano Salgemma |

    Sentite anche questa.
    Nucleare o no, lo zampino di costui dev’esserci sempre!
    “Nell’estate del 2004 portai in Sardegna il progetto di acquisizione della banca Antonveneta al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Con me c’era il senatore Luigi Grillo, con Berlusconi c’era il suo avvocato Cesare Previti. Ricordo che il progetto era in una cartellina con i colori di Antonveneta, cambiai la carta e misi i i colori di Forza Italia”.
    Lo dice in aula davanti ai giudici l’ex numero uno di Banca popolare di Lodi, poi Bpi, Giampiero Fiorani, raccontando i retroscena del tentativo poi fallito di scalare Antonveneta.
    “Berlusconi – ha detto Fiorani ai giudici – disse che gli sembrava ‘una cosa bellissima, se poi è d’accordo anche il governatore…'”. Un mese prima Fiorani aveva avuto l’ok di Antonio Fazio. Perché, secondo Fiorani, “era per l’italianità delle banche, e diceva che agli stranieri avevamo dato di più rispetto a quanto ricevuto”.
    L’ex ad di Bpi racconta anche che il 5 novembre del 2004 Fazio gli disse di “aver stoppato Geronzi”.
    Tutto questo accade il giorno stesso che per altre ragioni Berytolaso è indagato, due giorni dopo, o tre le dichiarazioni di Ciancimino sulla mafia fondatrice di Forza Italia.
    Tutto si tiene, o sbaglio?

  • Marcenaro |

    Molto istruttivo, Cesare! Non sapevo niente di questo Rocco Palese, che sembra un nome inventato, come Corto Maltese, come Porco Balese, come Luca Telese…
    Ah, no, questo esiste!
    Ed è anche bravo.
    O come Piero Carrese.
    A proposito, credo che se volete potete vedere una trasmissione che potrebbe interessarvi, si vedono Antonello Falqui, Vito Molinari, molti pezzi di televisione del passato.
    Purtroppo anche Costanzo, ma a parte quello, che lavora a scartamento ridotto.
    Si chiama “Memorie dal bianco e nero” e racconta i primi due generi che segnarono i fasti della neonata tv: il varietà ed il quiz.
    Rivediamo, dunque (copio) , i celebri sketch della coppia Tognazzi – Vianello in “Un, due, tre”; le avventure della compagnia di rivista protagonista di “Bambole non c’è una lira”; le spassose gag dei purtroppo forzitaliani Sandra Mondaini e Raimondo Vianello in “Tante scuse”.
    Passiamo quindi in rassegna le spalle “storiche” della rivista televisiva: Carlo Campanini, spalla di Walter Chiari; Gianni Agus, crudele capo di Fracchia e Mario Castellani, indimenticato compagno di Totò.
    Passando al quiz, dalle immagini delle penitenze inflitte ai concorrenti di “Duecento al secondo” condotto da Mario Riva, arriviamo al fenomeno “Lascia o raddoppia”, programma per il quale l’Italia si fermò. Alle immagini storiche di quella tv in bianco e nero, si alterna il racconto dei protagonisti.
    Si può rivedere qui: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-41237abb-f68a-43a5-9d3d-c0f5fc52ce0c.html?p=0

  • Cesare Milella |

    Ciao Selina,
    Ti posso dire gli altri siti pugliesi potenzialmente idonei al nucleare secondo la mappa del Cnen (Comitato nazionale per l’energia nucleare) del 1979, ma tuttora
    valida visto che ritorna periodicamente in auge.
    Oltre i cinque citati nel mio commento precedente, gli altri tre siti sono la costa a sud di Brindisi, la zona del tarantino a confine con la Basilicata (Castellaneta marina-Marina di Ginosa) e il golfo di Manfredonia; non so se la hai mai visitato la Puglia, ma ti assicuro che tutte le località citate sono splendide e hanno nel turismo una grossa parte delle loro entrate che sarebbero seriamente compromesse dall’ipotesi nucleare.
    La Puglia è la regione che pagherebbe il più alto tributo alla follia nucleare: secondo la mappa del nucleare pubblicata da Repubblica di venerdì scorso è appunto al primo posto con otto siti, seguita dalla Sardegna con cinque, il Veneto, la Sicilia, la Toscana e la Calabria con quattro, poi la Lombardia e il Lazio con tre e altre sei regioni con uno o due siti nucleari. Si salverebbero sei regioni: Val d’Aosta,Trentino Alto Adige, Umbria, Marche, Abruzzo e Liguria.
    In Puglia lo scontro sul nucleare sarà un leit-motiv della campagna elettorale ; a Vendola nettamente contrario risponde con qualche imbarazzo Palese il cui unico argomento al riguardo è “Vendola mente sapendo di mentire”; un po’ poco per un dibattito sull’energia e per rassicurare i cittadini.
    Per spiegare che razza di yes-man berlusconiano è Rocco Palese (e quindi non ci sono dubbi che farebbe in Puglia gli interessi del suo padrone e non quelli della collettività) basta ricordare le fasi della sua candidatura; fu designato con una telefonata da Fitto alle 20,30 del 24/1/2010 (giorno delle primarie del Pd vinte trionfalmente da Vendola), dopo una lotta aspra con altri potenziali candidati.
    Qualche giorno dopo Berlusconi in persona lo considera poco adatto (ha i capelli bianchi, la pancetta,veste male: tutte considerazioni squisitamente politiche!) e chiede un passo indietro a lui e alla candidata dell’Udc Poli Bortone; mentere Palese si piega immediatamente nonostante le precedenti tremende lotte intestine al Pdl per ottenere la candidatura (“Naturalmente il presidente Berlusconi sappia di avere la mia piena e totale disponiblità in ogni momento….”) dimostrando una risibile dignità e amor proprio (ma, dico io, hai quasi sessant’anni, sei uno stimato medico e ti fai trattare così; cosa si deve sopportare per il potere….), la Poli Bortone risponde picche al premier e quindi i due rimangono candidati.
    Quindi io non ho dubbi su come comportarmi; speriamo nel buon senso degli italiani.
    Ciao
    Cesare

  • Selina |

    Scusa Cesare,
    intanto grazie per averci fatto sapere quali sono i siti previsti in Puglia per le centrali nucleari, e che evitano di dirci per limitare la sconfitta elettorale mentendo, come i destrorsi sono capaci di fare, si vedano le balle odierne sparate nella trasmissione di Lucia Annunziata.
    La settimana scorsa l’intervistato era uno saggio, appunto Nichi Vendola, e questa… Oddio… un essere intollerabile, insopportabile, nei primi cinque minuti ne aveva già sparate quattro o cinque (di falsità palesi; palesi come Palese è Rocco).
    Allora, io so che anche Montalto di Castro tornerebbe in ballo, poi se non erro anche Zerbo, dopodiché tutto il resto in Puglia, quelli che hai nominato tu: Otranto, Ostuni, Porto Cesareo, Gallipoli, Lesina…
    Ce ne sono altri di noti?
    No, perché se non sono loro a dirli, facciamolo noi! Su FaceBook, nei blog… Impediamo ai destroidi di vincere a tappeto rivelando come pensano di fregare le popolazioni.
    Perché, mettetevelo in testa: solo questo possono fare, non meritano che gli diamo credibilità.
    Se qualcuno avesse dei dubbi su come comportarsi.

  • Cesare Milella |

    Grande Vendola!
    Spero vivamente che sconfigga il candidato della destra imposto da Fitto, Palese
    altrimenti sarà molto amara per noi pugliesi; la vittoria della destra in Puglia vorrà dire nucleare, privatizzazione dell’acqua, cementificazione delle coste.
    Nella Puglia hanno già individuato otto siti potenzialmente idonei alla costruzione delle centrali nucleari fra cui Otranto, Ostuni, Porto Cesareo, Gallipoli, Lesina; tutte località meravigliose in cui il turismo verrebbe distrutto dalla follia nucleare.
    Questo governo che vuole imporre il nucleare ai pugliesi e ricorre alla Corte Costituzionale (ma non era un organo inutile e pieno di comunisti?) per mezzo dei ministri Scaloja e Fitto contro le legittime decisioni della giunta regionale pugliese non è lo stesso che vuole il federalismo e cioè il non poter imporre il potere centrale su quello locale?
    La Puglia di Vendola è la prima regione d’Italia per produzione solare ed eolica
    (genera il 27% dell’energia eolica nazionale e il 13,7% di quella fotovoltaica) e copre
    il 180% del suo fabbisogno di energia; quindi l’energia la Puglia la può anche
    abbondantemente esportare, altro che nucleare.
    Secondo Scaloja e Fitto il ritorno al nucleare “è indispensabile per garantire la sicurezza energetica, ridurre i costi per le famiglie e per le imprese, combattere il cambiamento climatico riducendo le emissioni di gas serra”.
    Qante bugie e ipocrisia!
    Per la sicurezza, in questo momento, come scrive Valentini su Repubblica, sono ferme quindici centrali nucleari in Francia per guasti o riparazioni; l’Italia poi non dispone di
    uranio e quindi sarebbe sempre soggetta alle importazioni dall’estero come per il petrolio; per quanto riguarda i costi, quelli di costruzione, gestione e manutenzione delle centrali nucleari sono enormi, per non parlare dei costi di smaltimento delle scorie radioattive che durano millenni.
    Quindi al momento del voto invito gli italiani e in particolare i miei corregionali pugliesi a diffidare dai nuovi barbari Berlusconi, Scaloja e Fitto che vorrebbero
    imporci la follia nucleare andando oltretutto contro la volontà popolare che nel 1987
    votò contro l’energia atomica a grandissima maggioranza nel referendum.
    Un caro saluto
    Cesare

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