Naturalmente, per chiusura s’intende quella del Festival 2010 (non sia mai!), il cui bilancio, visto dall’esterno, sembra più che ottimo. E ottimo il servizio di filmati su YouTube di cui trovate un esempio qua sotto, dopo un semplice CLIC dov’è opportuno, per sentir parlare della dernière journée du festival en images et la cérémonie de remises des Prix du 37e Festival international de la bande dessinée d’Angoulême.
Ma prima, parliamo di Quadratino.
Lo straordinario character di Antonio Rubino, al quale è intitolato un volume pubblicato recentemente da Black Velvet (Antonio Rubino – Gli anni del Corriere dei Piccoli, più sotto la copertina dello stesso, grande come un francobollo di Portorico), è stato scelto da Matteo Stefanelli, coautore del libro insieme a Fabio Gadducci, per il suo nuovo e agguerrito blog Fumettologicamente! – Frammenti di un discorso sul Fumetto: un luogo del web in cui vale la pena di fare frequenti scampagnate, se il buongiorno si vede dal mattino.
Inauguràtolo da poco (il blog), Matteo si è subito gettato nell’agòne, scrivendo reportages dettagliati dal festival della Charente.
In particolare, si segnala una finestra su una mostra a quanto pare un po’ negletta, realizzata dal FRAC (che non è un abito per danzare il tip tap, bensì la sigla che indica i Fondi Regionali per l’Arte Contemporanea) di Angoulême: Caractères, dedicata alle relazioni tra arte contemporanea e fumetto.
Dura fino al 18 aprile, quindi chi ha il coraggio di recarsi sin laggiù in un periodo extra-festival, può trarne giovamento anche quando i peschi fioriranno.
Sono in mostra opere di Jérôme Allavena, Glen Baxter, Édouard Boyer, Marcel Broodthaers, Victor Burgin, Marc Chevalier, Sammy Engramer, Jean-Louis Garnell, Thierry Girard, Mariusz Hermanowicz, Sara Holt, Pierre Huyghe, Philippe Mailhes, Petra Mrzyk & Jean-François Moriceau, Philippe Perrin, The Plug, Allen Ruppersberg, Alain Séchas, Benjamin Swaim.
Tra le altre mostre, al volo, chi non è stato al festival per il momento si è perso Blutch, Viscogliosi, Lécroart, Gerner, Néaud, 100×100, Les Tuniques Bleus, I fumetti del Louvre, Dessin d’humour, Fumetto russo, Jeunes Talents, One Piece, Café Creed, Léonard… e soprattutto i padiglioni della “roba vecchia” mescolata alle nuove proposte editoriali, dove librerie antiquarie, rivenduglioli arricchiti o bancarellisti della Senna (per dire) propongono pezzi interessanti per i collezionisti: una delle ragioni per il sottoscritto più interessanti per frequentare i Festival d’Angoulême, che comunque non ha in questo settore il suo specifico.
Un altro argomento interessante trattato su Fumettologicamente! è il ritorno in Italia dei Moomin di Tove (e Lars) Jansson, che molti di noi avevano conosciuto in una traduzione molto creativa su Linus e su annessi supplementi, ad opera di Ranieri Carano e di Franco Cavallone (se non sbaglio). Gli stessi del Li’l Abner lombardo, che per questi elfetti dalla somatica di ippopotami avevano scelto inflessioni toscane.
Stefanelli annuncia che è di pochi giorni fa un accordo sui diritti per l’edizione italiana. L’editore della striscia sarà la bolognese Black Velvet. Uscita prevista: la prossima Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna.
In bocca al lupo!