Oltre che di albi e libri, in questi mesi vogliamo anche parlare dei luoghi (non virtuali) in cui si trovano e si vendono. Edifici concreti fatti di mattoni e legno, chi entra nei quali è accolto da salutari effluvi di carta semi-bollita; santuari dove le scatole di cartone undulato proliferano e l’acaro trova ostello nei cespuglietti di polvere. Per dirla con Montale.
A nulla vale passare il mocio sul linoleum ogni mattina, moccolando.
Voi che siete curiosi come scimmie, dareste un’occhiata volentieri al “cosmo” una fumetteria molto lontana da quelle che abitualmente frequentate, no?
Ecco allora il Pronto Soccorso di Cartoonist Globale.
La curiosità di scimmia ben si medica, a livello cosmico, con somminitrazione di brevi scene di Cosmic Monkey, questo “signor negozio” di Portland, nelle regione dove Carl Barks visse e lavorò.
In chiusura del servizio, una rassegna veloce di disegni originali, con scimmie fumettistiche; vale la pena di aspettare che si concluda per guardarsele, ascoltando la bella colonna sonora del video, costituita da Tu as peur du bruit di Les Roche Martin e da Bobo On The Corner dei Beastie Boys.
Eventuali commenti, oltre che qui di seguito al post, possono essere inviati a cosmicmonkeycomics@earthlink.net.
Robe varie sul negozio eccetera si trovano invece alle pagine di www.comicmonkeycomics.com.
Seguendo i link, con una certa pazienza, si trovano anche rare immagini di fumetti realizzati nelle Filippine da artisti come Tony Velasquez, Jerry Alanghuilan e Larry Alcala. Non credo che siano affatto noti ai lettori di Cartoonist Globale (le tre copertine delle riviste di fumetti filippini di fine anni Quaranta si riferiscono anche a loro).
Ma senz’altro costroro sapranno che proprio questa scuola di fumettisti dal tratto “nordamericano classico”, con echi grafici che spaziano da Alex Raymond a Jack Cole, furono arruolati da Carmine Infantino in un periodo drammatico per l’editoria statunitense dei comic books per rimpinguare le fila dei disegnatori dalla National D.C..
Il discorso è lungo e questo era solo un accenno al bar, mentre si sorseggia il Crodino.