LA CARICA DEI 101: VIGNETTISTI PER TELETHON

Collettiva

Anche Bobo e Cipputi indossano la sciarpa di Telethon e reclutano volontari. Intanto a Lucca, in questi giorni 101 disegnatori regalano le loro tavole alla ricerca genetica. Matteo Marchese e Paolo Barcucci inviano alcune foto dell’evento, con i lavori in corso, quando le tavole iniziano ad essere disegnate. Grazie!

In vista della ventesima edizione della maratona di raccolta fondi, in programma l’11, il 12 e il 13 dicembre, alcuni dei più famosi vignettisti italiani hanno offerto la loro collaborazione alla Fondazione per diffondere il suo messaggio di solidarietà.

Disegno

Bobo

Così, nella locandina dell’evento, Sergio Staino, Altan, Silvia Ziche, Mauro Biani e Francesca Fornario hanno “convinto” i loro personaggi Bobo, Cipputi, Lucrezia, Salada e Francesca a indossare la sciarpa del ventennale e a diventare i testimonial della campagna di reclutamento lanciata i questi giorni dalla Fondazione per selezionare volontari che il 12 e il 13 dicembre, in concomitanza con la grande diretta televisiva, distribuiranno la sciarpa rossa in tutte le piazze italiane.

Per inviare la propria candidatura basterà telefonare allo 0644015737 o scrivere a http://www.volontari@telethon.it

A La carica dei 101 partecipano appunto 101 disegnatori, tra i quali Milo Manara, Giorgio Rebuffi, Vittorio Giardino e Laura Scarpa.

I vignettisti sono chiamati a realizzare una storia composta da 101 tavole che saranno vendute a partire da un prezzo base di 70 euro l’una e il cui ricavato sarà devoluto alla lotta per sconfiggere le malattie genetiche.

Chiesa

Mentre reaìlizzano le loro tavole, i fumettisti indossano la sciarpa rossa di Telethon, omaggio della Provincia di Lucca, mentre uno stand presidiato dai volontari del coordinamento provinciale di Telethon, guidato da Vanda Raspolini, è presente a tutta la manifestazione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della missione di Telethon.

Biani

Camellllllllllli?

Fornario

Lucrezia

Riquadro

Altan

DISEGNO INIZIANDO

All'attacco

  • Luca Boschi |

    Ciao, Michele, grazie per il tuo contributo!
    Ho visto le foto sul tuo blog. Bello, questo lavoro di puzzle che la rete riesce a fare ricostruendo fatti e circostanze giungendo a “foto” sempre più precise.
    Io non avrei potuto precisare niente di persona perché, appunto, per la seconda edizione filata, non ho messo piede a Lucca per niente (proprio nemmeno nella città).
    Un saluto, buon lavoro!
    E ciao a tutti gli altri, Sergio Algozzino (com’è venuto il libro? :-)) e Claudia Checcaglini in primis!
    Luca

  • MicGin |

    scusate erori di ottografia per tastiera piccola

  • MicGin |

    Volevo solo dire che ci sono altre foto dell’evento sul mio blog
    http://sonoioche.blogspot.com/2009/11/lucca-6-tutti-in-piedi-per-il-comics.html
    ma aggiungo anche che il collaboratore di Bondi non è stato esattamente fischiato, come molti riportano. Eravamo in un teatro e hanno cominciato a risuonare cortesi colpi di tosse, sempre più frequenti. Dunque una protesta educata, di stampo teatrale. Il destinatario dei colpi di tosse ha reagito con ironia. Sono risuonati altri colpi di tosse.
    E’ allora intervenunto Genovese, stigmatizzando la piccola protesta in corso, facendo presente l’importanza della presenza di un rappresentante del governo. Genovese è stato applaudito.
    Il signore di cui sopra ha allora proseguito l’orazione, proseguendo in modo pervicace la scarsa figura in corso.
    C’è stato allora un paziente silenzio.
    Sino a quando la cerimonia ha potuto per finalmente proseguire.
    Insomma, il mondo del fumetto, bisogna ammetterlo, ha dimostrato una certa classae.
    Sarà stato l’ambiente teatrale ad infuire?
    😉

  • Claudia Chec |

    Per quanto riguarda la manifestazione niente da dire, concordo sul fatto che troppo spesso il volontariato (encomiabile attività) venga sfruttato per tappare buchi di questo Stato ma non penso sia questo il caso.
    Non sono stata presente alla inaugurazione e cercherò di informarmi a breve ma se sono riusciti a disturbare lo svolgimento della cerimonia in occasione dell’intervento di Enrico Ulbech segretario di Bondi come forma di protesta nei confronti del comportamento del suo ministero trovo la cosa giustificabile e, date le mie idee, anche molto giusta.
    Questo ministero sembra esser gestito, così come l’istruzione, come una cosa in eterna perdita, insomma una palla al piede e non qualcosa che porta guadagni, il fatto che non si possa quantificare in denaro velocemente li rende ciechi.
    Io cerco di tenermi informata sulle manifestazioni di dissenso, per quanto possibile, vista l’opera di “seppellimento” da arte di molti mezzi di informazione e quasi sempre finiscono in epiloghi spiacevoli: denunce, lunghi interrogatori sono all’ordine del giorno e posso dire, per esperienza, che anche quando si è dalla parte della ragione non è piacevole subire un interrogatorio da un militare che dubita di te quindi posso capire l’uso di una forma di dissenso fastidiosa ma che non preveda uno scontro diretto.
    Poi mi tengo la possibilità di scrivere più approfonditamente appena ne saprò di più. 🙂

  • sergio algozzino |

    Caro Enrico il bagnino, non saranno forse fatti miei, e non sarò certo un fan di Bondi, ma fischiare di nascosto senza avere il coraggio di parlare di presenza, come commentare da anonimi, è molto facile.
    Mi sembra un po’ qualche film di quelli tristi dove si sente offendere qualcuno solo attraverso sussurri, ed è un atteggiamento molto mafioso, se vuoi saperlo.
    Sinceramente, non mi sembra molto meglio che fare un patto col diavolo, almeno lì qualcuno la faccia ce l’ha messa, e sicuramente chi ha messo la faccia potrebbe (e dico potrebbe) portare a qualcosa di buono, mentre un fischiettino flebile e una critica fine a sè stessa non credo possa portare a nulla.
    Si deve provare e proporre, se si vuole davvero contrastare, altrimenti meglio starsi zitti.

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