UN CORSO DI SATIRA A FRIGOLANDIA

Unknown

Ecco una simpatica notizia, che ci viene comunicata direttamente da Giorgio Franzaroli.
Dal 6 al 9 agosto, chi vuole si tenga libero e metta da parte un po’ di quattrini.
Si terrà in quel breve lasso di tempo, tra i meravigliosi boschi e negli ampi locali della Repubblica di Frigolandia, uno specialissimo corso/laboratorio di satira.

Sarà presieduto ovviamente dal presidente Vincenzo Sparagna (i presidenti sono fatti apposta per presiedere…) e gestito satiricamente da due capoclasse di sicura classe: Giorgio Franzaroli, premio della Satira di Forte dei Marmi 2008, e Fabrizio Fabbri, premio Giardinaggio Ironico 2009.

Il costo per i partecipanti, allafinfìne, è modesto: 250 euretti.
Include corso, vitto, alloggio e il prezioso Passaporto di Frigolandia 2009, molto più utile della social card (o della tessera del Rotary).

Si terranno riunioni programmatiche, seminari pratici, esercitazioni artistiche operative, prove di resistenza psicologica.
Oltre le annate del Male, di Frigidaire ecc. sarà a disposizione una ricca biblioteca di riviste italiane e internazionali.

Le produzioni più interessanti verranno ovviamente pubblicate, ma soprattutto si sperimenteranno sequenze del nuovo Frigidaire in edizione popolare d’élite in vista della sua crescita.
Per tutti quelli che disegnano e scrivono (o pensano di disegnare e scrivere) satiricamente è un’eccellente occasione di provare a integrarsi nei nostri progetti editoriali, nonché proporne eventualmente di nuovi.

Per iscrivervi inviate una e-mail a frigilandia@gmail.com e, previa conferma da parte nostra, versate l’importo dell’iscrizione o sul conto corrente postale n. 71802482, intestato ad Associazione Repubblica di Frigolandia, Località La Colonia/Montecerreto, 06030 Giano dell’Umbria (PG), oppure sul conto corrente bancario di Frigolandia srl, codice IBAN:
IT 18 P063 1538 3400 0000 0080451.

Attenzione:
il corso prevede un numero limitato di partecipanti, il termine massimo per l’iscrizione è il 31 luglio 2009.

Portatevi carta, penne e pennarelli, e se possibile una selezione dei vostri lavori.

L’appuntamento è previsto per il pomeriggio di giovedì 6 agosto a Frigolandia.

Per ulteriori informazioni su come raggiungerci visitate il sito neofrifolandese http://www.frigolandia.eu

Rattiero Topolieri
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Sopra, un fumetto d’epoca tratto da un vecchio numero de Il Male, con Eugenio Scalfari impersonato da Orazio Cavezza (o viceversa) alle prese con Rattiero Topolieri, ovvero l’allora opinionista de La Repubblica Silverio Corvisieri, eletto nelle liste del defuntissimo PDUP.

Per quelli che ancora non conoscono Frigidaire, la prossima uscita in edicola della rivista è il 25 luglio, allegata per un solo giorno nelle pagine centrali del quotidiano Liberazione.

  • Luca |

    Ho fatto tardi!
    Grazie, Michele della precisazione!
    Questa tavola l’avevo messa da parte per inserirla in “Irripetibili”, ma poi è rimasta fuori (se non sbaglio), come tante altre.
    Dunque, in quel periodo al “Male” lavoravano in tanti e alcuni in gruppo. Il trio Angese-Perini-Sferra à famoso anche per i cartoons realizzati in TV per il “Mixer” di Bruno e Minoli (con il logo “Figura Cinematografica”).
    Poi, Sferra si è dato ai cartoons, alle sigle… lo trovai in azione a Roma, in un famoso studio di produzione a occuparsi di questo, quando se n’erano perse un po’ le tracce sul “cartaceo”.
    Ma chi abbia disegnato questo “Rattiero” non è facile da dirsi. Sicuramente Vincino (anche come idea, suppongo), ma il colore non è suo. Non dovrebbe esserci la mano dei frigidairiani, diversamente da quanto è accaduto altrimenti. Opterei per una sua collaborazione appunto con Sferra o (al limite, ma è improbabile) con Roberto Perini…
    Esegeti della satira italica, fatevi vivi!
    Luca
    PS: A proposito, com’è andato il concorso del “Foglio”?

  • mordente |

    il buon Raffaelli confonde il nome, che è Silverio non Stefano Corvisieri, autore dell’interpellanza con cui è passato alla storia più che per la sua militanza nel PCI e in Avanguardia Operaia. Corvisieri fu oggetto degli strali di Vincino in diverse vignette: qualcuno ricorda quella nonsense in cui il politico passa dalla lettura del Quotidiano dei Lavoratori (“Corvisieri”) a quella del Manifesto (“Corvisoggi”) fino a Repubblica (“Corvisdomani”)?
    Già, perchè pure se lo ha inserito nei tag Luca ha dimenticato di dire che la vignetta è principalmente opera di Vincino, col suo originale stile prima che iniziasse a disegnare nei bus romani nell’ora di punta…

  • orlando furioso |

    Sì sì, mi sa che hanno sbagliato il nome… Era Silverio Corvisieri il deputato che presentò la famosa interrogazione parlamentare “contro Goldrake”, non “Stefano”.
    saluti
    Orlando

  • Anna Bandiera |

    Quel Corvisieri lì… O meglio, quel “Topolieri” è lo stesso, forse, cle in un suo commento “De press” cita Luca Raffaelli?
    Lo cito io a mia volta:
    Che bello, rieccomi qui. Felice di essere de press. Anche perche’ questo
    mese non saro` tanto de press quanto piuttosto radioso. Vi racconto
    infatti di una trasmissione andata in onda in diretta su Radiotre
    venerdi` 17 aprile ultimo scorso, condotta da Loredana Lipperini, che
    gia` abbiamo avuto modo di ascoltare e apprezare a Cartoombria dopo la
    proiezione dell’ultimo episodio di ‘Sailor Moon’ in cui Bunny appare
    senza veli. Si affrontava un tema singolare in quella giornata dalla
    data apparentemente tanto infausta: il ventennale di ‘Goldrake’, primo
    cartone giapponese apparso sugli schermi televisivi italiani. Ospiti:
    Claudia Cangini della Dynamic Italia, i due Kappa Andrea Baricordi e
    Massimiliano De Giovanni (al telefono) e il sottoscritto, unico in
    studio. Tutto normale, anche troppo. La sorpresa, vera, stava in un
    altro ospite al telefono: Stefano Corvisieri. A molti di voi lettori
    questo nome dice poco, pochissimo, quasi niente. Per me, invece, che
    ero troppo piccolo per fare il ’68, dice qualcosa di piu`. Perche’ ero
    giusto all’ultimo anno di scuola nel ‘tt. E in quegli anni caldi, dove
    la lotta politica aveva – checche’ se ne dica – un grande valore
    formativo, qualcuno dei nostri riusci` ad entrare in parlamento. Uno di
    questi era lui, Stefano Corvisieri, deputato del PDUP. E un giorno del
    ’79 il compagno Corvisieri scrisse un’interpellanza parlamentare e un
    articolo su “Repubblica” contro.
    Allora erano tempi diversi da questi: chi si appassionava agli “anime”
    (allora non si chiamavano cosi`) era troppo piccolo per replicare e far
    sentire le proprie ragioni. Vent’anni dopo, invece, no. Ebbene, vent’
    anni dopo, quel Corvisieri e` stato ospite al telefono della
    trasmissione di cui sopra. Interessantissima. Di cui in parte cerco di
    rendervi partecipi. Introdotto dalla Lipperini, Corvisieri cosi`
    esordisce: “L’interpellanza parlamentare, come spesso accade, non ebbe
    alcuna eco. L’articolo su ‘Repubblica’ si`. Ne nacque una discussione
    piu` vivace di quanto pensassi: i miei gemelli – avevano allora sette o
    otto anni – vennero un giorno a casa da scuola chiedendo: ‘Ma che hai
    scritto? Ma che hai fatto? I compagni ci hanno chiesto se sei matto
    (hanno usato anche espressioni piu` colorite)! Adesso ci toglieranno…’
    Insomma videro, come dire, una mania di censura. Io non sono un esperto
    di fumetti (anche se non li snobbo affatto, ho anche collaborato a
    ‘Linus’ a meta` degli anni ’70), ma ero impressionato a quel periodo da
    come ‘Goldrake’ e questi cartoni giapponesi catturassero l’attenzione
    proprio dei miei figli, con un messaggio (molto diverso da quello che io
    cercavo di trasmettere loro) per cui l’altro, il diverso, e` sempre un
    nemico minacciosissimo; i problemi si risolvono sempre con le armi, con
    la violenza. E con la violenza dell’eroe, del supereroe, del superuomo
    (in questo caso il super-robot). Insomma, una figura che non chiamava
    gli altri a collaborare, a decidere insieme. Quindi era antidemocratico
    e violentissimo. Mi sembro` giusto richiamare l’attenzione su questo
    fenomeno che, proprio per la sua elaborazione tecnica molto efficace,
    catturava fortemente l’attenzione dei ragazzi: mi sembrava che
    andassero protetti. Perlomeno, che se ne discutesse”.
    Questo si chiama Stefano, quello Silverio. Ma è sempre lui?
    Ciao!
    Anna Band

  • Valeria |

    La locandina di Franzaroli è molto efficace e mi ricorda molto Andrea Pazienza. Dev’essere colorata con pennarelli Pantone, vero?

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