VERSO SELENE: LA LUNA A FUMETTI AL MUSEO DI LUCCA

Martin Mystère

Come annunciato, ecco il primo dei vari post dedicati al quarantennale dell’allunaggio che appariranno questo mese.
Naturalmente, parliamo di questo evento a modo nostro, tirando in ballo il Fumetto e le arti sue gemelle, approfittando anche delle celebrazioni che coinvolgono la scena lucchese. In particolar modo, la grande mostra inaugurata già lo scorso sabato 2 maggio al Museo del fumetto di Lucca, diretto da Angelo Nencetti, che ne parla più sotto, nel video realizzato da Gianluca Testa per In Fumo. Destinata ad arricchirsi di eventi e novità durante il suo percorso, si chiuderà il 31 dicembre prossimo.
Un evento specialissimo, di taglio musical-astronomico, è annunciato per il prossimo 10 agosto, in occasione del pascoliano “pianto di stelle” della notte di San Lorenzo.

La mostra, dal titolo E lucean le stelle, rispetto alle iniziative messe in opera in precedenza al Museo (chiamato confidenzialmente MUF), presenta come novità uno spazio espositivo accresciuto enormemente: circa 2.700 metri quadrati espositivi con 2.100 pezzi in esposizione.
L’antica area esterna dell’ex Caserma Lorenzini, adibita a rimessa di materiale vario negli scorsi anni, è in questa circostanza divenuta uno spazio chiuso di circa 680 metri quadrati, aggiuntosi a quello già in dotazione della struttura.

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Degno di nota è anche l’allestimento assai particolare della mostra, che si avvale del contributo dei maestri carristi del Carnevale di Viareggio e dell’impiego della tecnologia creativa (e sofisticata) di GlobalMedia.

Il progetto, legato alle celebrazioni galileiane organizzate in Toscana per il 2009, è ideato e curato dal già citato Angelo Nencetti, direttore del Museo del Fumetto (peraltro a titolo gratuito), con la collaborazione per i suoi contenuti di Giulio Giorello, Pier Luigi Gaspa, Fabio Castagna, Luca Boschi, Tommy Nicosia, Francesco Palmieri.
Alcuni capitoli della mostra, specificamente curati da Nencetti: Dal micro al macrocosmo, I primi eroi spiccano il volo, Omaggio alla Luna, e di Gaspa e Giorello La scienza tra le nuvole, dal titolo del loro volume pubblicato un paio d’anni fa dall’editore Cortina.

La sezione della grande mostra allestita nel nuovo padiglione per omaggiare il nostro satellite, è dedicato ai tentativi dell’uomo di raggiungere la Luna ed è accompagnata da un ponderoso catalogo, esaustivo, illustratissimo e assai divertente (oltre che didatticamente efficace), scritto da Pier Luigi Gaspa e pubblicato per conto del museo da Settegiorni Editore. Il suo titolo è Verso Selene.
Presentato al Salone del Libro di Torino dallo stesso Gaspa e dall’editore Nilo Benedetti, è acquistabile nelle migliori librerie e, ovviamente, nello shop del museo in qualità di naturale guida alla mostra, ma soprattutto come sua miglior integrazione.

Di questa sezione espositiva e del libro cominciamo a parlare oggi con il suo autore.

Il tuo libro Verso Selene – Il romanzo dell’uomo sulla luna, dall’immaginazione alla scienza (Museo del fumetto, Settegiorni, 16 euro) esce a distanza di pochissimo tempo da Per la libertà, che hai redatto per conto dello stesso editore con formato e caratteristiche analoghe, e che è stato acquistato in parte dallo stesso Museo. E’ una circostanza davvero singolare: come hai fatto a scrivere due saggi così complessi in contemporanea?

Race for the Moon disegni di Jack Kirby
Pappagone sulla Luna disegnato da Luciano Bernasconi E’ stata una bella impresa! In realtà, le cose non stanno esattamente così. Il libro sulla Resistenza nel fumetto era già stato scritto, nella sua forma originaria, fin dal 2005, quando era in programma la sua pubblicazione nell’ambito di una iniziativa genovese che poi non è mai andata in porto per motivi sui quali è meglio sorvolare.
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L’avevamo già annunciato da parecchio tempo anche in questo blog…
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Infatti! In seguito, pur riscuotendo interesse e gradimento, gli editori ai quali era stato sottoposto si sono tirati indietro. Fino a Nilo Benedetti, l‘editore di Settegiorni, con il quale siamo partiti a fine 2008. Quindi, mentre scrivevo materialmente Verso Selene, in contemporanea mi occupavo anche di Per la libertà, ma soprattutto per vicende editoriali, anche se qualche capitolo (come quello che riguarda Blek Macigno e la Resistenza “esportata”) nasce proprio in contemporanea con Selene.
Per quanto riguarda quest’ultimo, anche in questo caso si tratta di un progetto già ideato e del quale in testa avevo praticamente tutto. Come però ben sai, un conto è avere in testa la scaletta, gli argomenti, persino le immagini di un libro, e un altro è mettersi al computer e scriverlo.
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L’ho fatto a partire dalla seconda metà di febbraio e l’ho consegnato il 30 marzo, dopo una corsa sfrenata e senza soste, a parte qualche rifornimento volante di ciclistica memoria. Resta altrettanto evidente che il risultato finale è parecchio diverso dalla mia immagine mentale di partenza. Mentre scrivevo, infatti, continuavo a fare ricerche e spuntavano sempre più motivi di interesse, sicché… se non è diventato proprio un’altra cosa, poco ci manca! Meglio così, oltretutto. Le variazioni rispetto al progetto originale credo l’abbiano migliorato. Le caratteristiche editoriali comuni nascono dal fatto che ci piacevano già per il libro sulla Resistenza. Senza considerare che la scelta ha fatto risparmiare parecchio tempo in fase di editing.
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Verso Selene nasce per affiancare la mostra lucchese, che ha una “mascotte” disegnata da Giorgio Cavazzano. La sua copertina non dà esattamente
l’impressione che si occupi esclusivamente di fumetti, che però hanno comunque una parte importante nel libro.

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Anche questo è del tutto vero, e lo testimonia anche l’illustratissima introduzione di Angelo Nencetti. Fin dallo scorso anno, Angelo mi aveva proposto di trarre una mostra da La scienza tra le nuvole, volume pubblicato per Raffaello Cortina Editore nel 2007 e scritto insieme al filosofo della scienza Giulio Giorello.

Come ricorderai, affronta il rapporto fra scienza e fumetti e spezza una (be’, diciamo qualche) lancia in favore della validità dell’uso del medium fumetto come strumento educativo e didattico, soprattutto se nell’ambito di una componente intrattenitiva e coinvolgente… insomma, all’interno di una storia di pura fiction: l’esempio de Il solvente universale di Don Rosa è emblematico in tal senso.
Per farla corta, nell’ottobre dello scorso anno, Angelo mi illustra il progetto dell’intera operazione, che non comprende solo la mostra (che ho curato insieme allo stesso Giorello), ma una serie di iniziative legate alla scienza e alle celebrazioni galileiane in questo 2009, anno dell’astronomia.
Gli interessati possono trovarne un sunto dell’iniziativa nel sito www.eluceanlestelle.eu.
Dal momento che l’iniziativa prevedeva un omaggio alla Luna, gli ho parlato del mio progetto, facendogli leggere un po’ di cartelle già pronte e il resto è storia.

Il volume effettivamente non parla solo di fumetti.
In breve, si tratta di una lunga cavalcata che racconta da una parte la nascita della astronautica e la conquista della Luna, e dall’altra come questo straordinario evento (sì, lo so, qualcuno lo mette ancora in dubbio. Se ne parla, se ne parla…) sia stato descritto da narrativa, fumetti, cinema e televisione nel corso degli anni.
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Mandrake sulla luna
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Anzi, a dirla tutta, spesso questi ultimi l’hanno fatto nella maniera secondo la quale per gli scienziati si sarebbe dovuti andare sulla Luna. E che non è stato fatto nella realtà per motivi che nulla hanno a che fare con la scienza e le conquiste della tecnologia. Il tutto corredato dal circa 180 illustrazioni a colori che raccontano per immagini il cammino dell’uomo verso il nostro satellite dalla fantasia degli autori di fantascienza e di fumetti sino all’Apollo XI e oltre.
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Per il momento interrompiamoci qui, riprendiamo il discorso quanto prima. Mi preme fornire qualche nota sulle immagini di questo post. Oltre al notorio Martyn Mistère di Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini , va segnalata la versione comica dell’allunaggio con Pappagone, il “lavoratore di camere” di Peppino de Filippo, i cui soggetti del fumetto erano scritti dal figlio, Luigi De Filippo, e disegnati dal bravissimo Luciano Bernasconi. Seguono un astronauta di Jack Kirby e l’indimenticabile mago Mandrake di Lee Falk e Phil Davis.

(continua)