Con l’avvicinarsi del quarantennale dell’allunaggio, il prossimo 20 luglio, si moltiplicano gli omaggi fumettistici. In Casa Disney, il numero 2799 di Topolino, in edicola dal 15 luglio, dedica all’evento una copertina con una splendida illustrazione di Corrado Mastantuono (immagine a lato) e propone al suo interno una storia – ad opera di Alessandro Sisti (testi) e Giuseppe Dalla Santa (disegni) dal titolo Topolino e il guardiano della Luna.
Degli allunaggi disneyani si era già occupato poche settimane prima il numero di luglio (attualmente ancora in edicola) di Grandi Classici Disney, con tre storie vintage.
(© Disney per le immagini)
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La prima a essere stata pubblicata in ordine di tempo (benché non la prima storia a raffigurare un allunaggio nel Mondo Disney, né un’impresa spaziale… basti pensare che alla fine degli anni Trenta Paolino Paperino, nella sua prima avventura made in Italy era stato spedito addirittura su Marte dall’autore della storia, Federico Pedrocchi) si deve allo sceneggiatore Guido Martina, che nel 1954 crea l’improbabile spedizione celeste dal titolo Topolino e il re della Luna.
Topolino e Pippo, per l’occasione, incontrano una comunità di “Lunari” (vedi immagine sopra) disegnati da Giuseppe Perego, ispiratosi visibilmente ai tratti somatici indicati per Eta Beta da Floyd Gottfredson.
Il nostro satellite era stato popolato da abitanti decisamente più selvaggi di tali “etabetidi” in quella che è stata forse la prima avventura disneyana specificamente ambientata su Selene: la ten-pager del 1948 dalla storia di Carl Barks nota in Italia con il titolo Paperino nella Luna.
Un allunaggio anch’esso sin troppo barksiano, ma con personaggi completamente diversi, è invece disegnato dal fumettista romano Annibale Casabianca in un oscuro episodio pluriristampato negli albi tascabili pubblicati da Gabriele Gioggi (perlopiù con il marchio Editrice Flaminia.
La storia s’intitola Benni e la sua invenzione e riprende l’andamento dell’avventura sopra citata mescolandovi alcuni passaggi dell’altro episodio Donald Duck – This Month The Mad Chemist (appunto Paperino chimico pazzo, pubblicata sul mensile “ammiraglio” Walt Disney’s Comics and Stories n. 44 del maggio 1944.
Sotto, due tavole di Casabianca con Benni l’orsetto (forse “lavatore”? Forse un panda? Chissà!), riprese da una ristampa dell’avventura, uscita nel 1961 su Scubidù.
Nell’episodio originale, esattamente come fa questo tal Benni tratteggiato da Casabianca, Paperino si mette a “giocare” con i composti chimici (quelli del Piccolo Chimico che Nonna Papera ha regalato a uno dei nipotini) e, grazie anche a una fiala caduta da un autocarro che nell’originale reca la scritta Fitz’s Fission Factory (“Fabbrica della Fissione di Fitz”), inventa senza volerlo un potentissimo esplosivo-combustibile che chiama weemite (traducibile alla lettera come “picciniite”), o duckmite. Il composto viene trasformato in “paperite” nella versione italiana. So che Pier Luigi Gaspa e Giulio Giorello hanno fatto rilevare qualcosa in materia, nel loro saggio La scienza fra le nuvole, ma glielo chiederò appena possibile per avere la loro “interpretazione autentica” circa la scoperta fatta da Barks in questa circostanza e il depistamento informativo insito nella traduzione italiana.
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Chiuso l’OT, e tornando ai Grandi Classici attualmente in edicola, l’episodio disegnato da Perego, che debutta su Topolino n. 90 del 10 maggio 1954, contrasta con quello che lo stesso Martina racconta in alternativa in Topolino e l’imperatore della Luna.
In questa storia, disegnata da Luciano Gatto, Topolino e Pippo bruciano sul tempo gli uomini dell’Apollo 11; la seconda parte dell’avventura, infatti, esce in edicola con la data di copertina che coincide con il giorno dello sbarco degli astronauti americani Armstrong e Aldrin, ma è in distribuzione già da una settimana!
Infine, la terza storia riproposta in Grandi Classici Disney è Topolino e la luna macchiata: episodio made in USA del 1955 scritto da Carl Fallberg e disegnato da Tony Strobl (matite) e John Liggera (chine), che fa parte di un ciclo pubblicato in un albo speciale dal titolo Donald Duck in Disneyland. E’ il primo degli albi “giganti” dedicati dall’etichetta Dell al primo dei parchi tematici Disney. Ogni gruppo di personaggi, per l’occasione, visitava una sezione del parco, da Adventureland a Frontierland. Sul precedente numero di Grandi Classici Disney, ricavato proprio da quest’antologia di storie, era apparsa Fantasyland. Originariamente intestata a Minni, la storia era divenuta in Italia Pippo nel Paese di Fantasia.
L’episodio della Luna macchiata si riferiva invece all’area tematica di Tomorrowland, il Paese del Futuro; per questo non deve forse essere preso troppo sul serio, trattandosi a suo modo di fiction. Va da sé che in Italia i riferimenti al parco tematico sono stati completamente omessi.