GLI EREDI DI JERRY SIEGEL CONTRO LA WARNER BROS. MA…

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In estrema sintesi: Jerry Siegel, che molti lettori di questo blog conoscono soprattutto per le sue sceneggiature con Topolino e Paperino, realizzate per Arnoldo Mondadori Editore ai tempi della gestione di Mario Gentilini, è il co-creatore, con il disegnatore Joe Shuster, dell’eccezionale personaggio di Superman, l’alieno dotato di ultrapoteri che ha inaugurato il trend dei supereroi nel Fumetto (e non solo).

Il personaggio, con il suo mondo, è stato gestito dall’etichetta editoriale DC Comics (già National DC etc.), rilevata a suo tempo dalla Warner Bros., che dalle idee di Siegel ha ricavato numerose pellicole e fiction per la televisione, in animazione o live.

In seguito a una sentenza depositata in passato, gli eredi di Siegel sono stati giudicati comproprietari del copyright di Superman, dal 1999 a oggi.
Lo scorso anno, gli eredi di Siegel hanno nuovamente adito le vie legali contestando che la DC, dando in licenza i personaggi del mondo di Superman alla Warner Bros. Entertainment, avrebbe violato questo accordo; la contestazione avviene soprattutto in relazione alle ricche serie televisive e film prodotte negli ultimi anni basandosi sul “grumo creativo originario” di Siegel Smallville e Superman Returns, dai cui proventi i Siegel sono stati esclusi.

Sotto, una sintesi dell’ottava stagione della serie televisiva e un trailer del lungometraggio cinematografico.

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La corte, però, non ha dato ragione ai Siegel. Lo dice la sentenza della quale mostro qui la prima pagina, e che si può leggere integralmente sul sito Comic Book Resources.

Coraggio, sono solo 30 (t r e n t a) pagine fitte di argomentazioni legali!

Siegel

Una discussione su questo tema è in corso sul forum di Superman.

  • Romano Schifato |

    L’illegalità, non nel senso della violazione delle leggi, bensì della creazione di leggi ingiuste, è di casa, negli Stati Uniti sul diritto d’autore come altrove.
    Moeri fa delle corrette puntualizzazioni, le major sono favorite dal diritto e soprattutto dalla sua applicazione. In Italia, invece, sono queste stesse major a farsi le leggi da sole, tramite il partito dell’evasione fiscale sistematica.
    Non vi sarà sfuggito che con 154 voti a favore, un voto contrario, un astenuto e il fallito tentativo di Pd e Idv di far mancare il numero legale lasciando l’aula, ieri il Senato ha approvato in via definitiva il ddl sviluppo: qualcosa di molto ingiusto e di nato per favorire qualcuno di preciso, lontano dall’interesse generale.
    Il passaggio più importante del provvedimento diventato legge dopo quattro letture riguarda il nucleare. Entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge, il governo deve adottare uno o più decreti legislativi per la localizzazione sul territorio nazionale degli impianti e dei sistemi di stoccaggio e deposito dei rifiuti radioattivi.
    A 22 anni dal referendum che bocciò l’uso dell’energia atomica, ora l’Italia si impegna a darsi un impianto legislativo per riabbracciare il nucleare.
    Non è possibile, quando un referendum non va deserto, il governo (o meglio le lobby, i poteri forti che lo sostengono, l’Enel, varia gente che lucrerà da questa scelta dissennata e di retroguardia) ci riporta in casa vecchi strumenti pericolosi, obsoleti, impraticabili…
    E ci fa spendere un sacco di soldi, che finiranno nelle tasche…
    Si dice “entro 6 mesi si devono individuare i siti”.
    Il governo non durerà tutto questo tempo, quindi si può stare tranquilli,
    Ma se anche dovesse, ecco i siti: Arcore al posto della casa dello stalliere-eroe, Macherio, Villa Certosa, palazzo Grazioli, casa di Scajola, al posto dell’aeroporto fattosi costruire per i suo voli privati. Se avanza qualcosina, anche nella cuccia del cane di Schifani e anche a Retequattro, con Umilio Fido nel ruolo del guardiano.
    Cari saluti a tutti, meno a chi sostiene chi ha voluto compiere quest’ultimo scempio (che sono sempre i soliti)…

  • Moerandia |

    Illuminanti, lo dico sempre, le parole di Jim Shooter, tratte da una intervista pubblicata il settembre scorso dal sito “Glamazonia” all’ http://www.glamazonia.it/board/losservatore-intervista-a-jim-shooter-t-7181.html : “G.IT: Come vedi oggi la situazione del diritto d’autore negli USA?
    JS: Fa schifo. Io ho creato personaggi che hanno generato, letteralmente, miliardi di dollari. I Transformers da soli sono una proprietà multimiliardaria. Io non ne ho ricavato nulla, e continuo a non ricavare nulla dal successo di queste mie creazioni, grazie alle nostre leggi antidiluviane sulle proprietà intellettuali.”; testo originale in inglese: “G.IT: What do you think about the current situation of copyright in the USA? JS: It stinks. I have created properties that have generated, literally, billions of dollars. Transformers alone is a multi-billion dollar property. I have gotten nothing and continue to get nothing out of the success of these creations, thanks to our antediluvian intellectual property laws.”.
    Naturalmente sentenze che allungano la durata del copyright (a favore non tanto degli autori quanto delle “major”) si sono ottenute varie volte, fino ad ipotizzare di recente addirittura un copyright illimitato, per fortuna per ora è solo una proposta.
    Insomma, si vede subito come è equilibrata la bilancia.
    Saluti.
    G.Moeri
    http://shockdom.com/open/moerandia/

  • Germana B. |

    Credo che in un episodio dei Simpson, Matt Groening e compagni misero alla berlina la National (senza citarla espressamente, ma tutti capirono) prendendo le difese di un cartoonist spogliato dei suoi diritti, e l’allusione era alla coppia Siegel e Shuster.
    Condivido le parole di Algozzino, non ho il fegato di leggermi le motivazioni di questa sentenza, che naturalmente è a favore della major.

  • sergio algozzino |

    è solo uno schifo. Quando ci penso mi si stringe il cuore, e tu hai anche parlato della cosa con molto tatto, escludendo tristi particolari come uno Shuster morto quasi cieco, o i credits mai avuti finchè quella cara persona di Neal Adams a fine anni settanta non si è dato da fare per fargli avere un minimo di diritti (ovvi e sacrosanti).
    O che sono stati licenziati nel momento in cui iniziavano a chiedere una giusta percentuale di diritti sull’enormità di soldi che la ex National, adesso Dc Comics, si è fatta col loro personaggio.
    Qui non si tratta di contratti e burocrazia, si dovrebbe trattare della stessa giustizia che loro sbandierano poi con quello stesso personaggio, se non è ironia (triste) questa…

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