DANIEL PAZ Y RUDY E IL TERREMOTO

Vignetta Pagina 12 Massera Terremoto

In questi giorni ci capita di associare l’Argentina ad avvenimenti fumettistici tristi, con la scomparsa, a distanza di pochi giorni, di Jaime Diaz e di Andrès Cascioli.
Oggi, che Stefania Bisacco ci segnala l’ennesimo blog interessante, quello di Miss Kappa, tutto incentrato sul terremoto in Abruzzo, le sue conseguenze, le speculazioni, le promesse e le nefandezze annesse, torna d’attualita una vignetta pubblicata in Argentina (quella che mostro in apertura), uscita sul quotidiano Pagina 12.

Come ben spiega nel suo blog Andrea Meccia. “questa vignetta parla dell’ammiraglio argentino Emilio Massera, iscritto alla Loggia P2 di Licio Gelli, uno dei massimi responsabili dell’Esma, la Scuola di Meccanica della Marina argentina a Buenos Aires, dove iniziarono i voli della morte e dove migliaia di persone vennero torturate e uccise.”

Ho accennato nel post su Andrès Cascioli agli atti criminali compiuti dai soldati in quelle circostanze.

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Come descrivo in Irripetibili, sul momento la comunità internazionale non comprende la portata del fenomeno. Alcuni governi, in realtà, fingono addirittura di non capirlo, perché i loro paesi intrecciano degli ottimi affari con la dittatura postnazista del generale Videla; il denaro che incassano, apparentemente, non sa odore di sangue.
Così, alle spalle dei 30 mila desaparecidos prodotti dai militari criminali, l’industria bellica tedesca rimpolpa le sue casse; la Siemens riceve un risarcimento miliardario che richiedeva da anni; loschi traffici si architettano con l’occasione dei Mondiali di calcio del 1978.
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Sulle prime, nemmeno i parenti e gli amici dei desaparecidos afferrano bene la portata di quanto accade, perché nei commissariati e nelle caserme si sbandiera la versione
ufficiale delle fughe clandestine all’estero; nessuno sospetta che gli oppositori al crudele regime sono caricati su aerei militari e fatti piombare, vivi, nell’oceano.
Quando qualche verità emerge, anche perché i corpi straziati degli oppositori sono spinti dalla corrente sulle spiagge turistiche del vicino Uruguay, un raggelante terrore pietrifica la capacità di reazione della gente.
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Come racconta Massimo Carlotto: “Ogni tanto un desaparecido veniva rilasciato perché raccontasse quanto avveniva nei campi con il preciso intento di seminare il terrore. Nessuna organizzazione della resistenza riuscì a contrastare il metodo repressivo e il resto degli argentini rimase a guardare. Tranne le madri e le nonne. Uno dei più grandi errori dei golpisti fu quello di sottovalutare le donne. L’impossibilità di razionalizzare il dolore per l’assenza di una tomba su cui poter piangere la morte dei propri figli le trasformò in nemiche irriducibili della dittatura. Conquistarono fisicamente la piazza davanti al palazzo presidenziale e fecero conoscere al mondo la tragedia argentina.”

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Ora, uno dei massimi responsabili di questa strage insensata, appunto il generale piduista Massera, verrà processato in Italia, perché accusato (nello specifico) di concorso nella morte di tre cittadini di origine italiana durante la dittatura militare.

E torniamo a noi, o meglio alla vignetta di Pagina 12.
Uno dei due tizi afferma che Massera non verrà affatto in Italia (fonti ufficiali dicono che è gravemente ammalato). L’altro tizio, o se preferiamo l’altro caio, replica che l’Italia non lo vuole perché quanto a sciagure gli basta già il terremoto che l’ha colpita.
Non fa molto ridere, ma tant’è.
Il resto dei commenti nel blog sopracitato, In quello di Miss Kappa, invece, si fanno un po’ di conti sulla situazione attuale, che suscita il malumore di chi, come lei, è rimasta colpita.

Stanotte un po’ di conti. Conti spiccioli. Conti semplici.
Ogni terremotato costa allo stato italiano, quindi ai contribuenti, circa cinquanta euro al giorno. La spesa per le tendopoli è calcolata di un milione e mezzo al giorno per un totale di circa ventiquattromila sfollati.
Gli albergatori sulla costa ricevono quarantotto euro al giorno per ogni ospite. Una famiglia media di quattro persone ci costa seimila euro al mese.

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Immaginate se alla famiglia in questione fosse dato questo denaro contante. Sarebbero più che benestanti. Potrebbero organizzare la loro vita da soli e potrebbero gestire più che egregiamente il loro stato temporaneo di sfollati. Immaginate di dire sempre a questa famiglia : noi spendiamo per voi seimila euro al mese, che ne direste di prenderne tremila, così, per risparmiare? Immagino che tutte le famigliole sarebbero più che felici. Credo che mediterebbero di erigere un monumento a Bertolaso e porterebbero in trionfo Berlusconi.
Io per prima. Ora invece facciamo il mio caso e quello di altri pochi resistenti che hanno provveduto ad una sistemazione autonoma. Noi riceviamo, o meglio, dovremmo ricevere, ché non vediamo ancora un soldo, cento euro al mese procapite. Cento euro contro i millecinquecento degli altri sfollati.

Non vorrei essere maliziosa, ma mi sembra che questo trattamento così iniquo voglia costituire un deterrente al voler provvedere a se stessi, all’essere liberi, al non pesare sullo stato.
Questi conticini non mi tornano affatto. Pensate che io sia troppo maliziosa nel credere che qualcuno guadagna su questo movimento di danaro? Che i vostri, i nostri, denari finiscano in altre tasche che non sono quelle dei terremotati?

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La risposta ai nostri visitors

Sparse nel testo, altre immagini di disegnatori argentini e (sotto) un eccezionale documento filmato in chiusura, con Ramòn Columba e… il creatore di un famoso ratòn in vista da quelle parti nell’anno di grazia 1941.
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Ferro
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  • Maurizio Spighi |

    Grazie molte, la lettera di Don Farinella è illuminante, la sola cosa saggia che ho letto oggi e che dovrebbero studiare, per ripensare a cosa hanno combinato, gli elettori e gli attivisti di chi (nei fatti) adesso moltiplicherà i reati e l’insicurezza in Italia, dati gli effetti contrari che questa infamia produrrà.
    Cari saluti.
    Non sono credente, ma ammiro il modo di Don Farinella di svolgere il suo Ministero “sporcandosi le mani con le cose terrene”.
    Maurizio

  • Don Piero |

    Leggo quanto scritto da Gionni e mi permetto di girargli la lettera in merito che ha appunto scritto oggi un sacerdote di Genova a una lista di fedeli, citando anche il monito del Vaticano al Governo attualmente in carica.
    Condivido pienamente i contenuti e i toni di questi membri della Chiesa e mi stupisco che alcuni politici nostrani, che dovrebbero fare opposizioni alle leggi incostituzionali e antiumane, stiano giocando a scubidù o alla pulce invece di fare ostruzionismo, chiamare la gente in piazza o istigarla a fare atti di disobbedienza (in nome di princìpi nobili).
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    Cari Amici e Amiche,
    un aggiornamento veloce sulla vergogna che il senato ha appena consumato.
    Un abbraccio a tutti
    Paolo Farinella, prete
    “Il parlamento clandestino dichiara illegale la clandestinità (degli immigrati)”
    di Paolo Farinella, prete
    …………….
    Genova 2 luglio 2009.
    :::::::::::::::::::::
    – Oggi è giorno di lutto per l’Italia fondata sul diritto e sulla Carta Costituzionale.
    Dopo i giorni della presidenza del consiglio trasformata in lupanare all’aperto, ecco i giorni della demenza giuridica e della vergogna di un governo che legifera solo per soddisfare i propri istinti e ignoranza. Due settimane fa il governo doveva varare la legge sulla prostituzione, penalizzando i clienti, su proposta della Mara Carfagna, non sappiamo (o forse sì?) per quali meriti divenuta ministra della moralità e approvata dal presidente del consiglio, «utilizzatore finale» di escort o prostitute a tre zeri.
    Qualcuno ha avuto la decenza di rimettere il disegno di legge nel cassetto, in attesa di tempi meno travagliati dalle parti governative.
    Occorreva qualcosa per distrarre dal porcilaio in cui l’Italia intera è stata annegata dal capo del governo e dei suoi manutengoli. La distrazione nazionale si chiama «il reato di clandestinità» da dare in pasto alle paure indotte dagli stessi che legiferano.
    E’ legge, dunque, la norma che prevede il reato di clandestinità che per forza d’inerzia farà aumentare i clandestini come funghi dopo la pioggia; i centri di identificazione da luoghi di verifica civile diventano lager consentiti, passando da 60 a 540 giorni (il 900%). Oggi muore la decenza, muore il Diritto, mentre la stampa pubblica una lettera di un giudice costituzionale, «famiglio intimo» del plurinquisito» capo del governo con cui sfida e sotterra la dignità dell’Alta Corte.
    Nella legge che dichiara la clandestinità reato, c’è una norma che inasprisce il reato di mafia (il 41bis). E’ una trappola. Vedremo che tutti i governativi e la maggioranza al guinzaglio si farà scudi di questo articolo per screditarsi tutori di legalità integerrima: essi inaspriscono le pene alla mafia, ma fanno eleggere al parlamento e nelle regioni mafiosi condannati o in via di processo.
    Se Cristo fosse fisicamente presente in Italia (cosa impossibile perché starebbe a 12.000 km di distanza dal Vaticano!), sarebbe clandestino e verrebbe rinchiuso in un lager di «verifica» (?).
    Per sfuggire alla polizia di Stato, fuggì in Egitto e tornò solo dopo la morte dei suoi persecutori. Ai clandestini colpevoli di essere uomini e donne in cerca di dignità e agli Italiani e Italiane che hanno ancora il senso del diritto, diciamo due cose: noi speriamo che muoiano presto coloro che li perseguitano e da parte nostra combatteremo questa ignominia di cui proviamo vergogna e che disprezziamo come disprezziamo coloro che l’hanno votata.
    Il presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti, monsignor Antonio Maria Veglio, ha scritto: «I migranti hanno il diritto di bussare alle nostre porte. Basta demonizzare e criminalizzare il forestiero. L’arrivo dei migranti non è certo un pericolo. Sbagliato trincerarsi dentro le proprie mura».
    Gli fa eco il segretario del pontificio Consiglio, monsignor Agostino Marchetto: La nuova legge porterà «molti dolori e difficoltà agli immigrati» e noi aggiungiamo anche all’Italia perché farà aumentare in modo esponenziale la clandestinità.
    Il catto-fascista Gasparri, insieme con gli altri governativi cattolici «similpelle» dichiara di «essere orgoglioso». Di fronte all’Italia che di degrado in degrado corre verso il buco nero dell’indecenza generalizzata, non riusciamo ancora ad udire un belato, un vagito, un gridolino della gerarchia cattolica che pare abbia assunto come nuovo stemma le tre scimmie storiche: non vede, non sente e non parla.
    La luce che doveva stare sul monte per illuminare le coscienze, è stata spenta e messa in sicurezza sotto il moggio, chiusa a chiave e la chiave buttata a mare. Il silenzio dei vescovi è un peccato contro lo Spirito che non sarà perdonato né in cielo né in terra.

  • Gionni Giornata |

    I senatori della Lega hanno salutato il voto sventolando i fazzoletti verdi. Ha vinto la loro squadra, la loro idea dell’Italia. Per loro è la giornata dell’orgoglio. E anche se non sono allo stadio, o a Pontida, ma a Palazzo Madama, festeggiano trionfanti. Pazienza se all’altra metà del paese, quella sana, altruista e onesta, si rivolta la coscienza.
    Cosa frega agli assolutisti di chi non la pensa come loro?
    Un tizio che sembra Nino Taranto senza baffi in una sua antica macchietta in cui interpreta un generale fellone ha detto che è stata fatta “in nome degl’italiani, spù”.
    Non nel mio, attenzione.
    Non si permetta più di considerarmi uno che accetta le sue nefandezze.
    L’ha fatta per sé e per i minus habens. Non per me. Non si permetta. Dica :”in nome degl’italiani, spù spù sputàzz, ma non di Gionni”.
    Allora potrà cominciare ad aspirare ad avere un briciolo della mia stima, quella che si dà a chi dice almeno un po’ di verità ogni tantissimo.
    Fortunatamente, la Chiesa (alla quale appartengo) alla fine si ribella alla deriva dittatoriale, e così il presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti, monsignor Antonio Maria Veglio, ha scritto: “I migranti hanno il diritto di bussare alle nostre porte. Basta demonizzare e criminalizzare il forestiero. L’arrivo dei migranti non è certo un pericolo. Sbagliato trincerarsi dentro le proprie mura”.
    Gli fa eco il segretario del pontificio Consiglio, monsignor Agostino Marchetto: “La nuova legge porterà “molti dolori e difficoltà agli immigrati”.
    E dal forum del Terzo settore, il portavoce Andrea Olivero avverte che la legge è “un’ulteriore chiusura a quel dialogo tanto auspicato tra istituzioni e società civile”.
    Bene, che la parte sana, credente (nei valori dell’umanità prima che a quelli del proprio porco portafoglio), onesta, cominci ad alzare la voce, e faccia seguire dei fatti.
    Grazie per l’attenzione anche di quelli che per questo provvedimento dittatoriale oggi gioiscono.
    Saranno perdonati, fra molti e moti secoli, perché non sanno, oggi, quello che fanno.
    E un po’ di perdono, dopo qualche secolo di purgatorio rovente, lo meriteranno anche costoro, tzè!

  • Leandro Carlo Cappi |

    Dov’è finito il mio commento?
    Ho scritto, ma non è stato pubblicato!
    E comunque, volevo solo sapere dove potrei aver visto il marinaio che compare in questo post, con pipa, barca a vapore e maglietta a righe!

  • Spanky |

    Secret Identity: The Animated Movie based on “Secret Identity: The Fetish Art of Superman’s Co-Creator Joe Shuster” is now up on the Secret-Identity blog http://secret-identity.net. —it’s too racy to be on you-tube : ( –
    Please do all you can to help spread the word news-types, bloggers, twitterers, facebookers, my spacers, comics fans, real people!

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