BUONA ESTATE CON SUPER BARACK OBAMA

Questo filmetto animato sta facendo il giro del web e non solo.
Sabato 20, il TG3 l’ha trasmesso nella sue edizione pomeridiana, e così anche altre emittenti, più o meno introducendolo così (in sintesi): “Mentre la fiducia nel premier italiano decresce sotto il peso degli scandali, quella del premier USA aumenta giorno dopo giorno, al punto di renderlo protagonista di un cartoon in veste di supereroe.”

In coda al video, uno spot pubblicitario dello staff che l’ha realizzato, il JibJab Studio, di cui vedete sotto una foto (non al suo completo).
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Jibjab_team

Seguono i credits completi:

“He’s Barack Obama”

Directed by: Evan & Gregg Spiridellis
Written by: Gregg & Evan Spiridellis
Music Producer: John Frizzell
Voice Talent: Jess Harnell, Gabriel Mann, Jim Meskimen
Musicians: Chris Shiflett, Taylor Hawkins, Chris Chaney, Roger Joseph Manning Jr.
Production Design: Ian Worrel
Costume Design: Leighton Aycock Bowers
Obama Model: Tim Gillons
Background & Character Design: Ian Worrel, Phil Vose, Evan Spiridellis, Dave Bergmann
Animators: Kevin Elam, Mike Chiechi, Evan Spiridellis, Jeff Gill, Devin Bell, Joe Pitt.
Visual FX: Ethan Metzger, Jeff Gill, Alan Cook, Amanda Spalinkski
Graphic Design: Will Staehle
Sound Design: Evan & Gregg Spiridellis, Jeff Shiffman
Audio Engineer: Frederik Wiedmann
Production Manager: Lauren Lloyd
Production Support: Maureen Tzudiker

Complimenti a tutti per l’ottimo lavoro!

  • Asteroide |

    Ho visto che sei il Giulio Bonatti che ha fatto i fumetti cubici!
    Ho saputo che tra poco apparirai anche su questi schermi, il tuo messaggio alla “carpe diem” mi sembra molto significativo e istruttivo per l’umanità, altro che Obama!
    Come so quanto ho affermato?
    Ero anch’io alla presentazione della Biblioteca delle Oblate con Becattini & C., ho i capelli rossi e… non so se questi dati siano sufficienti. Ma ho sbirciato anch’io nella busta che hai consegnato a chi di dovere.
    Ciao, torno nell’iperspazio!

  • giulio bonatti |

    Che Obama sia una macchina del consenso e del carisma nessuno lo mette in dubbio.
    Speriamo che concretizzi a breve.
    Per ora sembra l’ennesimo uomo di paglia che l’america sforna periodicamente.
    Si parla di più delle scarpe della moglie che della sua attività di governo.

  • Lamù Track |

    Io invece stigmatizzo il simpatico blog strisciato di Fecaloman, un supereroe dall’intelletto interessantemente attivo.
    http://fecaloman.splinder.com/post/20666499/Cade+il+governo%3F
    Mi dispiace che a oggi nel suo blog non ho ancora visto nessun commento.
    O forse ho guardato male. Quasi quasi gliene lascio uno io!
    Lamù

  • Ideosintetico |

    Mi fa piacere che si riportino opinioni di giornali di sinistra come “la Repubblica” e di destra schierata con Veronica come “Il Foglio”.
    Parlando di Obama, ha ragione Tomasi quando sostiene che ci sono verso di lui troppe aspettative.
    Sempre il Foglio ipotizzava, nel numero del 4 luglio 2006, una valutazone “corretta” dell’atteggiamento di Obama verso il “fare”. Vorrei pro
    porlo a chi ha voglia di leggerlo.
    Ferrara sceglieva un titolo molto poco corrispondente al contenuto del discorso: “Dio ha diritto di fare politica”.
    Vediamone i passi principali.
    “Oggi (dice Obama, NdR) vorrei discutere con voi il nesso tra religione e politica, e magari offrire qualche spunto su come districarci tra alcune delle tante diatribe, spesso molto aspre, apertesi in questi ultimi anni. Lo faccio perché, come tutti voi sapete, possiamo asserire l’importanza della povertà nella Bibbia e discutere la vocazione religiosa alla missione nel mondo quanto vogliamo, ma tutto questo non avrà effetto alcuno se non affrontiamo di petto il sospetto reciproco che talvolta esiste tra l’America religiosa e l’America laica.
    Nella mia storia personale, questa necessità è emersa durante la campagna per l’elezione al Senato, nel 2004.
    L’altro candidato, Alan Keyes, era portato per quello stile retorico alla Jerry Falwell o Pat Robertson, che bolla i progressisti come immorali e senza Dio. Verso la fine della campagna Keyes disse: “Gesù Cristo non voterebbe per Barack Obama. Cristo non voterebbe per Barack Obama perché Barack Obama ha tenuto un comportamento impensabile per Cristo”.
    Alcuni dei miei sostenitori liberal mi hanno spinto a non prenderlo sul serio.
    Ma sono stato costretto a farlo.
    Poiché sosteneva di parlare a nome della mia religione, si arrogava la conoscenza di determinate verità. Obama sostiene di essere cristiano, diceva, eppure appoggia uno stile di vita che per la Bibbia è abominio. Obama sostiene di essere cristiano, ma sostiene la distruzione della vita sacra e innocente.
    Che cosa avrei dovuto dire secondo i miei sostenitori? Che una interpretazione letterale della Bibbia era follia?
    Che Keyes, cattolico, avrebbe dovuto ignorare gli insegnamenti del Papa? Non ero disposto a spingermi così in là, e replicai con la risposta tipicamente liberal, ovvero che viviamo in una società pluralistica, che non posso imporre le mie considerazioni religiose agli altri, che mi ero candidato a senatore dell’Illinois e non a Pastore dell’Illinois.
    Ma l’accusa di Keyes mi tormentava, ed ero conscio del fatto che la risposta data non rispecchiava il ruolo che la fede ha nel guidare i miei valori e le mie convinzioni. Il mio dilemma non era un caso unico. Rifletteva un più ampio dibattito in corso da trent’anni sul ruolo della religione nella politica.
    Oggi, il fattore che, preso singolarmente, incide maggiormente sull’iscrizione ai partiti da parte degli americani bianchi non è il fatto di essere uomini o donne, o di risiedere in uno dei cosiddetti stati rossi o blu, ma l’andare regolarmente in chiesa o no.
    I leader conservatori, da Falwell e Robertson a Karl Rove e Ralph Reed, hanno avuto gioco facile nello sfruttare questa divisione, ricordando ai cristiani evangelici che i democratici non rispettano i loro valori e rinnegano la Chiesa, dando l’impressione al resto del paese che gli americani religiosi si interessano soltanto di aborto e matrimoni gay, preghiere a scuola e disegno intelligente.
    I democratici, o almeno la maggior parte di loro, ci sono cascati. ”
    Prosegue a questa pagina: http://www.sinistracristiana.net/archivio-documenti/33-opinioni/126-ma-barack-obama-e-di-qsinistra-cristianaq

  • danieletomasi |

    Il filmato e’ stupendo.
    A livello politico pero’… ma non staranno caricando un po’ troppo le aspettative su Obama? Certo fara’ quel che puo’, pero’ riuscire a risolvere tutti i problemi, non dico del mondo, ma dei soli USA… ! Non parlo solo di loro, parlo di come e’ visto il presidente, sia dentro che fuori il suo Paese.
    DT- http://danieletomasi.altervista.org

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