LA STAMPA SUL MUSEO MILANESE DEL FUMETTO

Diabolik blog 2

Oltre a Il giornale, anche altri quotidiani hanno dedicato spazio all’iniziativa che ha avuto sede nell’aula magna dell’Università Statale milanese il giorno 4.
Poi, speriamo lo facciano anche settimanali d’informazione e riviste di settore.

In particolare, grazie al solerte Enrico Ercole, possiamo riprodurre in questo post il lungo articolo uscito su Il Giorno (testata che con i fumetti vanta un proficuo rapporto “storico”, suggellato dall’attività dello sceneggiatore Andrea Lavezzolo alla direzione de Il Giorno dei Ragazzi, ospitato a lungo dal quotidiano come inserto ogni giovedì, e nel quale si puntava soprattutto sulle storie inglesi fantascientifiche di Dan Dare e sulla partecipazione eccezionale di Benito Jacovitti).

Il giorno 2 giugno Museo blog 1

L’articolo del Giorno si deve al bravo Gian Marco Walch, che ringraziamo.
Per la sua migliore fruizione lo abbiamo “sminuzzato”; con un CLICK lo si ingrandisce. Suo è anche il box sull’eccezionale documento reperito grazie alla segnalazione di Alfredo Castelli e agli archivi dell’Istituto Luce.
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Il giorno 2 giugno Museo blog 2
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Il buon Antonio Terenghi, raggiunto il 3 giugno al telefono (e che per ragioni di salute non ha potuto essere presente all’incontro-conferenza) fu il reponsabile del lettering in grande formato di tutte le immagini presentate a questa iniziativa milanese del 1950, con tutta probabilità la prima “uscita pubblica” in materia di Fumetto della Penisola, quando il medium veniva pesantemente osteggiato da educatori, benpensanti ignorantelli, mondo cattolico oscurantista (non tutto, naturalmente, dati gli esempi fulgidi, concreti, del Vittorioso e del Giornalino) e nomenclatura comunista antiamericana (anche in questo caso, si dissociavano dall’oscurantismo filosovietico intellettuali dalla mente aperta come Elio Vittorini, Oreste del Buono e svariati altri).

A questa pagina, l’articolo-intervista di Affari Italiani redatto da Francesca Sassoli on line in contemporanea con questo post.

Più sotto, il commento di Giulio Giorello, filosofo della Scienza ed editorialista del Corriere della Sera, comparso sul quotidiano di Via Solferino il giorno 3 scorso.

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Il giorno 2 giugno Museo blog BOX
Corsera3giu2009 Giorello blog

  • danieletomasi |

    Non prendetelo come espressione di disimpegno.
    Neppure di disillusione, dato che illuso non mi ero.
    Prendetelo invece come gioia di vivere, indipendentemente dalle tristezze e amarezze con cui bisogna imparare a convivere, ma da cui non bisogna mai farsi sommergere, soprattutto psicologicamente, perche’ comunque intorno c’e’ chi, probabilmente, ha piu’ guai di voi.
    In conclusione, prendetevi 3 minuti e mezzo (o 7, o multipli successivi, se ripeterete due o piu’ volte) ad ascoltarvi questo:

    (Soul2Soul “Keep on movin’ “)
    Se poi avete la possibilità (su youtube non c’e’) ascoltate lo stesso brano nella versione dei re:Jazz, e’ eccezionale (durata circa 6 minuti).
    Altro brano consigliato:

    (Zodiac “Cafè style”) circa 5 minuti.
    Infine prendetevi 5 secondi per guardarvi la mia ultima realizzazione grafica, una locandina teatrale, realizzata totalmente in digitale (Photoshop) e di cui sono piuttosto soddisfatto: http://danieletomasi.altervista.org/illustrazioni/Chicch.html
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    DT

  • Martino |

    Ma non è tutto oro quel che riluce.
    Di annunc su Musei in costruzione ne sento da dieci anni (almeno). A Torino (e non si è fatto), poi a Lucca (e non ha una sua autonomia, nonostante le iniziative di rilievo che ha fatto e sta facendo). Ora a Milano, con un bel po’ di materiale, leggo 5000 pezzi (e pensavo forse di più), forse aumentabili, ma comunque assai significativi.
    Ma le istituzioni davvero “ci staranno”?
    Finanzieranno come si deve qualcosa che richiede un sacco di soldi e di manutenzione, anche se un locale ci sarà?
    Il problema non è tanto avere un locale, è trovare il modo di finanziare un museo, o una biblioteca, quando in tutto il mondo le cose vanno malino. Si è visto la fine che ha fatto il museo di Mort Walker, ne ho letto anche in questo blog u po’ di mesi fa.
    A proposito, si hanno notizie?
    Sarà bello scoprire quanto di queste promesse preelettorali diverrà concretezza,
    Io me l’auguro e lo auguro a tutti gli appassionati, ma… non essendo uno spericolato come Muzio Scevola non ci metto la mano sul fuego!
    Martino

  • Selinunte Sprint |

    Riprendo dal blog di Stefania Duzzi, che ha anche scritto un interessante post sull’evoluzione del “Correre dei Piccoli” intorno al 1988, concludendo che “…il rincoglionimento globale italiano è iniziato più di 20 fa, per una serie fortuita di coincidenze e abili operazioni di marketing…alle quali le persone non erano abituate e vaccinate…
    non credo di aver mai sentito mia mamma dire “ma che strano che da questo giornalino invitino a guardare la tv?””
    Molto, molto interessante. L’articoletto completo è qui (http://puntidivista09.blogspot.com/2009/05/cosa-succedeva-nell88.html#comments), e ha 3 commenti per ora.
    Ma quello di cui dovevo parlare, e che volevo rigirarvi, è la descrizione della sua Odissea nel dare il voto, cosa che credo coincida con quella di molti altri elettori che ancora non hanno avuto la forza e il coraggio di andare alle urne,
    E che spingo con forza ad andare: PRESTO, votate!!!
    .questa mattina ero più che decisa.. dico.. voto PD (ideologicamente lo sento vicino a me) e dò la mia preferenza a Debora Serracchiani (un volto giovane, con le idee chiare e una certa grinta per dare un impulso di svolta ad un partito troppo assopito). Bene.. prendo la tessera elettorale ed esco di casa incamminandomi a passo spedito verso il seggio.
    Nei 500 metri che sparano casa e scuola in cui c’è il seggio una serie di mirabolanti pensieri iniziano a roteare nello spazio vuoto della mia testa..
    idee contrastanti prendono a fare cazzotti fra di loro.. non demordo.. continuo per la mia strada.. occhio sbarrato e sguardo vacuo puntato verso terra.. a manifestazione di dissenso la testa inizia a ciondolare senza che gliene abbia dato espressa autorizzazione (devo essere sembrata una pazza..).
    Varco il portone.. il saluto del carabiniere che stava all’entrata mi ha fatto uscire dallo stato di trance.. ricambio gentilmente il saluto.. percorro il corridoio.. controllo il numero di seggio.. entro.. in attesa di sbrigare le solite formalità (la tizia del “reparto donne” guarda la foto della carta d’identità.. guarda me.. riguarda la foto.. ariguarda me.. GIURO.. sono io.. barba e parrucca li ho lasciati a casa..) scambio quattro chiacchiere con la mia amica scrutinatrice .. mi consegnano matita e cartella.. è arrivato il momento.. entro nella cabina elettorale.. dispiego il lenzuolo.. la vista di tutte le liste mi provoca le allucinazioni.. ecco che ritornano gli alieni pensieri.. avvicino la matita al foglio.. prevale la razionalità.. ho messo una X su Italia dei Valori.. preferenze Alfano e De Magistris..
    Non impazzisco per IDV.. ma al momento mi è sembrata l’unica soluzione possibile e plausibile..
    Mi dispiace.. ho abbandonato il sentimento (una canzone di qualche anno fa diceva “quando c’è sentimento.. non c’è mai pentimento”) per la ragione.. questo modo di votare “il meno peggio” lo ABORRO..!
    Avrò forse fatto una cavolata..??

  • Vergenze |

    Mi riallaccio al pezzo segnalato da Manuela e all’articolo trovato in rete e che riguarda anche le fasi del “concepimento” di questa legge voluta (soprattutto) dal Populismo delle Proprielibertà.
    Praticamente il potere esecutivo disporrà della facoltà di far sparire dalla rete qualunque informazione ritenga “inadatta”, senza alcun controllo da parte del parlamento e prima di qualunque processo che stabilisca la colpevolezza delle informazioni “incriminate”.
    Si tratta di una concessione di potere all’esecutivo che ha eguali solo nei paesi autocratici, quelli sovietici ai quali il partito di cosiddetta maggioranza si richiama in modo diretto, con il consenso degli italiani becchi e bastonati (dal plurimiliardario).
    Questo stesso post, titolato “dittatura”, potrebbe in futuro essere la scusa per l’oscuramento dell’intero P.I. per il capriccio di un qualche funzionario governativo.
    Fermiamoli, diamo il consenso a chiunque atro, ma non a costoro!

  • Manuela |

    Volentieri inoltro.
    L´attacco finale alla democrazia è iniziato.
    Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto controllo.
    Nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri provvedimenti scellerati come l´obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei senta tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D´Alia (UDC), è stato introdotto l’articolo 50-bis, “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”.
    Il testo la prossima settimana approderà alla Camera. E nel testo approdato alla Camera l´articolo è diventato il nr. 60.
    Anche se il senatore Gianpiero D´Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della “Casta” che non vuole scollarsi dal potere.
    In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all´estero. Il Ministro dell´interno, in seguito a comunicazione dell´autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L´attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore.
    La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l´apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l´istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le
    classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge?
    Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l’informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai l´unica fonte informativa non censurata.
    Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto?
    Quindi il Governo interviene per l´ennesima volta, in una materia che vede un´impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d’interessi.
    Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il progetto del Governo di “normalizzare” il fenomeno che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
    Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l´Italia come la Cina e la Birmania.
    Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista specializzata Punto Informatico: http://punto-informatico.it/2543670/PI/News/italia-liberta-filtrate.aspx
    Fate girare questa notizia il più possibile. E´ ora di svegliare le coscienze addormentate degli italiani.
    E´ in gioco davvero la democrazia!

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