IL FESTIVAL DI AUBENAS CONTINUA PER LA SUA STRADA

Affiche web

Anche dopo la scomparsa di Claude Moliterni, la sua ultima creatura, la manifestazione Carrefour Européen du 9e Art et de l’Image d’Aubenas, prosegue il suo cammino.
Giunge, così, alla sua terza edizione, con un bel poster di un caro amico di Claude: il geniale (e sempre mi deprimo per il logoramento di un aggettivo come questo, che vorrei più virulento nello specifico) Nikita Mandryka, padre del Cetriolo Mascherato, uno dei fumettisti francofoni che il “tenutario” di Cartoonist Globale, il quale adesso parla di sé in terza persona come il cane Beauregard di Pogo, ha più amato da sempre.

Echo 40

Mandryka aveva realizzato varie avventure editoriali con Moliterni, fra cui un famoso libretto a fumetti sull’educazione sessuale, ed era sempre nel giro ristretto degli amici che con Claude partecipava ai vari festival internazionali al suo seguito, con la buonanima di Robert Gigi e (almeno negli anni Ottanta) con Annie Goetzinger.

Questo post è decorato con altre immagini di Mandryka, da una tavola del Cetriolo Mascherato degli esordi, uscita sulla rivista Pif, a una sua copertina della maturità per L’écho des Savanes.

Tornando al Carrefour, il braccio destro di Claude, Cecil McKinley, invia una comunicazione con i suoi intenti per il futuro a una folta mailing list di amici. Eccola:

Je suis l’attaché de presse et l’assistant de Claude Moliterni à la direction artistique du Carrefour Européen du 9e Art et de l’Image d’Aubenas. Comme vous devez le savoir, Claude Moliterni est malheureusement décédé le 21 janvier dernier. Néanmoins, je continue l’aventure en compagnie de Laurent Turpin et avec le service culturel de la ville d’Aubenas afin que le dernier festival de bande dessinée créé par Claude ne disparaisse pas avec lui, mais au contraire lui rende hommage en continuant de faire vivre sa passion de toujours.

Espace-dedicaces

Je tiens ici à remercier toutes celles et tous ceux qui ont répondu présent à nos invitations, comme Mandryka, qui a réalisé l’affiche de l’édition 2009 et qui sera de nouveau parmi nous…
Notre festival est dédié aux relations qu’entretient la bande dessinée avec les autres arts et les médiums actuels de l’image (cinéma, animation, story board, illustration, jeux vidéo, peinture, internet…), et se veut aussi convivial qu’artistique, renouant avec un véritable amour de la bande dessinée et des images narratives.

À l’heure où les moyens technologiques ont révolutionné notre paysage visuel, le Carrefour continue de se pencher sur l’évolution de la bande dessinée hors des cadres, et ainsi de mieux comprendre quelles sont les évolutions graphiques d’aujourd’hui.

Cecil McKinley,
Attaché de presse et assistant à la direction artistique

Kalkus vecchio

Kalkus-2

  • Gorgoglìo |

    Hai ragione, Tragico Risveglio,
    proviamo ad ignorarlo, che non sottragga più il tempo delle nostre riflessioni, delle nostre preoccupazioni, dei nostri pensieri felici.
    Certamente, costui non dovrebbe essere dove si trova, ma c’è una lunga serie di ragioni che ce lo fa essere. Qualcuna è perfino sostenuta da alcuni lettori di questo blog, che per altri versi spingono a parlare di fumetti, anziché di quello che ci circonda e che ci ammorba.
    Non capisco, francamente, e non smetto di stupirmi.
    Il fatto della “perdita di tempo” che citi è per me fondamentale. Nessuno mi ripagherà mai del tempo passato a pensare a questo cancro che ha eroso le istituzioni, per interessi propri, notori, negli ultimi tre lustri.
    La misura è colma da tempo, come diceva (e disegnava) Pino Zac sulla copertina del primo numero de “Il Male”.
    Spero solo che quando avrà il coraggio di infangare ulteriormente il Parlamento andando a sputar fiele contro politici (a lui avversi) e giornalisti (non pagati da lui), alternando invettive e barzellette lepide invece che per rassegnare le sue dimissioni (tardive), gli si faccia intorno il silenzio. Che gli onesti escano dall’aula lasciandolo nel vuoto, o meglio, con i suoi soli complici.
    Spero che si facciano azioni dirette, che l’opposizione si rivitalizzi un minimo, davanti a fatti così clamorosi e inaccettabili in una democrazia liberale. Che chieda a viva forza l’allontanamento dalla scena di un corruttore conclamato.
    Poi, una volta processato, spero che si faccia il silenzio totale intorno a questo signore che ha rovinato con la sua esistenza e le sue azioni troppo tempo della mia vita, impunemente. Tempo che nessuno mi restituirà e che mi è stato rubato da lui e da tutti quelli che hanno creduto in lui sospinti da illusioni ingenue (per essere gentili e comprensivi ancora una volta).
    Gorgoglìo

  • Povera Raiuno |

    Attenzione: avvisare Vespa Bruno che il suo padrone ha di nuovo bisogno di lui. Presto!
    Un Porta a Porta senza contraddittorio con soli servi, presto!!!

  • Marcello Perepepé |

    Alle parole di Marmavit non ho altro da aggiungere, le condivido. Ma coraggio ragazzi, vergognamoci pure, vomitiamo quanto vogliamo, ma questo è il nostro degno presidente del consiglio; l’abbiamo votato noi, non ce lo ha mandato il Padreterno.
    Purtroppo ha ragione Bokassa II quando afferma: “Il livello del polo (in questo caso gli italiani) è quello di un ragazzo di 2a media che neanche siede al primo banco; è a loro che devo parlare.”
    E per rendersi conto di quanto sia convincente con questo tipo di italiani, andate nel sito de ilgiornale.it, leggete i commenti del Popolo dei Beoti del Beato Silvio e allibite, se ci riuscite ancora.
    Saluti

  • Super Trim |

    Hernandez ha ragione, anche se probabilmente su altri temi vedo le cose in altro modo.
    Copio per chi lo vuol leggere “Il Cavaliere impunito”, commento di MASSIMO GIANNINI (http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/mills-condannato/commento-max-giannini/commento-max-giannini.html), che condivido, pur sperando che, diversamente da quanto afferma Giannini con certezza, invece Berlusconi dimostri anche nel momento estremo della sua infangatura massima di noi italiani, un minimo barlume di lucidità, dignità e amore (parola grossa) per qiualcuno di diverso dal suo Ego e dal suo portafoglio: alcuni milioni di cittadini che abitano nella terra di cui è (immeritatamente, immoralmente) premier.
    Come il morto che afferra il vivo, il fantasma della giustizia trascina ancora una volta Silvio Berlusconi nell’abisso. La pubblicazione delle motivazioni della sentenza di condanna dell’avvocato Mills, nel processo per corruzione in atti giudiziari che vede implicato anche il presidente del Consiglio, sarebbe il “de profundis” per qualunque uomo politico, in qualunque paese normale. Non così in Italia. Questo è un Paese dove un’osservazione così banale diventa paradossalmente impronunciabile in Transatlantico o sui media (persino per l’afona opposizione di centrosinistra) pena la squalifica nei gironi infernali dell'”antiberlusconismo” o del “giustizialismo”.
    Questo è un Paese dove il premier ha risolto tanta parte dei suoi antichi guai giudiziari con leggi ad personam che gli hanno consentito proscioglimenti a colpi di prescrizione, e che si è protetto dall’ultima pendenza grazie allo scudo del Lodo Alfano, imposto a maggioranza poco meno di un anno fa, quasi come “atto fondativo” della nuova legislatura.
    Ora, di quell’ennesimo colpo di spugna preventivo si comprende appieno la ragion d’essere. Secondo i giudici milanesi, l’avvocato inglese incassò 600 mila dollari dal gruppo Fininvest per testimoniare il falso nei processi per le tangenti alla Guardia di Finanza e All Iberian. “Mentì per consentire a Berlusconi l’impunità”, recita un passaggio delle 400 pagine delle motivazioni. Un’accusa gravissima. Una prova schiacciante. Dalla quale il Cavaliere, guardandosi bene dal difendersi nel processo, ha preferito svicolare grazie al salvacondotto di un’altra legge ritagliata su misura, e ora sottoposta al vaglio della Corte Costituzionale. Perché dietro la formula enfatica che dà il titolo al Lodo Alfano (cioè la “sospensione dei processi per le Alte Cariche dello Stato”) è chiaro a tutti che l’unica carica da salvare era ed è la sua. “Riferirò in Parlamento”, annuncia ora Berlusconi. Bontà sua. Pronuncerà l’ennesima, violenta invettiva contro le toghe rosse e la magistratura comunista, “cancro da estirpare” nell’Impero delle Libertà. E invece basterebbe pronunciare una sola parola, quella che non ascolteremo mai: dimissioni.
    (19 maggio 2009)

  • Hernandez |

    Sulla superficialità dei forum dei lettori (vedi questi giudizi avventati su Alan Ford) ne so parecchio anch’io, Sig, G. Moeri.
    Forse la superficialità è uno dei morbi maggiormente coltivati dagli italiani.
    E chi ha messo il fertilizzante (di detta e di fatto?).
    Lo so, ma si rischia di essere banali e ripetitivi. Il cancro dell’Italia è stato quello, che non cito.
    Come altri frequentatori di questo blog voto a destra, senza pregiudizi,
    Non per quella edulcorata e compromessa di Fini, che pur fa delle osservazioni non schierate e intelligenti, come le più recenti sulla necessaria laicità dello Stato (alla faccia di Lega e Forzitaliuti).
    Sembra che La Destra voglia prendere provvedimenti contro la stupidità diseducativa delle reti di Berlusconi ma non solo, anche della Rai (che è sempre sua in buona parte).
    «Guardo spesso la vostra tv, che è famosa nel mondo. E volete sapere perché? Perché è la più stupida. I dirigenti delle tv italiane preferiscono trasmettere sempre e solo divertimento. O giochi stupidi come Colpo Grosso». Il giudizio è di quelli senza appello e ad esprimerlo è uno che di immagini se ne intende, Francis Ford Coppola, che da Cannes tira bordate contro il piccolo schermo italico.
    Non è il solo a farlo, però. A sostenere la tesi del regista americano anche i giovani del partito La Destra, che a Torino hanno preso di mira lo show di piazza del Grande Fratello.
    Nel capoluogo piemontese, infatti, uno speciale di Pomeriggio Cinque condotto da Barbara D’Urso ha portato in piazza San Carlo oltre 50mila persone, ansiose di vedere sul palco gli inquilini Marco, Alberto, Vanessa, Laura, Siria, Federica, Nicola, Gianluca, Vittorio, Francesca, Marcello, Cristina e Ferdi. I quali non si sono risparmiati e, in una due giorni che ha visto anche l’assedio dell’hotel dove soggiornavano, si sono prodotti in esibizioni “generose”, in alcuni momenti perfino troppo.
    Per festeggiare il passaggio del Piemonte Occidentale al digitale terrestre e attirare persone alle selezioni della decima edizione, Cristina ha messo ben in mostra la sua famosa sesta, Laura ha sfoderato cosce e lato B, Siria ha indossato un completino striminzitoprima di alzare ancor più la temperatura con un numero da mangiafuoco.
    Siccome a tutto c’è un limite, però, tanto spettacolo ha provocato la reazione dei ragazzi di Gioventù Italiana, movimento giovanile del partito La Destra, che hanno fatto irruzione in piazza esponendo uno striscione di 15 metri con la scritta «Boicottate la Tv spazzatura» e distribuendo centinaia di volantini di protesta.
    «Molte persone – hanno detto – hanno mostrato interesse e partecipazione verso l’iniziativa con applausi ed incoraggiamenti. Con questa protesta Gioventù Italiana ha voluto denunciare all’opinione pubblica lo scarso livello di contenuti presente nei programmi televisivi italiani. Basta ai reality show che promettono una vita di successo, distogliendo l’attenzione dai veri problemi della società. A veline e tronisti come punti di riferimento per i giovani e alla Tv degli strilloni e dei facili pianti per alzare l’audience anteponiamo un divertimento sano, contro la cultura della droga, del consumismo e dei modelli televisivi».
    Speriamo che non sia solo una mossa preelettorale. Io sono del tutto d’accordo e coerenza vorrebbe che questi ragazzi se la prendessero proprio con chi si serve della Destra (in generale) per i propri interessi.
    E che ha i suoi problemucci con la giustizia oltre con il Paese, come si legge oggi sui giornali (corruzione Mills).
    Ciao a tutti,
    Hernandez

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