UNO SGUARDO A SPUNKY, L’ASINELLO DELLA PARAMOUNT

Spunky modello

Nei giorni remoti delle televisione (italiana) con un solo canale, lo spazio pomeridiano chiamato La TV dei Ragazzi trasmetteva ogni genere di cortometraggi animati, naturalmente in bianco e nero, replicandoli più volte senza criterio, forte della mancanza di alternative che i giovani telespettatori avevano all’epoca.

Ce’erano personaggi famosi delle major statunitensi, fiabe prodotte dalla Cinelatina (con encomiabile sforzo degli animatori nella ricreazione di gestualità realistiche, direi “più realistiche del re”, sottintendendo Walt Disney sotto questa metaforica corona) e molto altro.
Fra cui questa quasi sconosciuta serie di cortometraggi con l’asinello Spunky, adesso di pubblico dominio.

Sopra vedete un model sheet del personaggio, riferito al cartoon A Kick In Time (1940). E’ firmato da John Walworth (1914-1992), uno dei valenti animatori del film, diretto da Dave Fleischer.

Per chi non lo sapesse, al di fuori del suo lavoro nei disegni animati, Walworth aveva progettato varie sorprese (giocattolini) contenute nelle scatole di biscotti Cracker Jack, piuttosto note negli USA svariati decenni fa.

Di seguito, per chi non lo conoscesse posto un cortometraggio dell’asinello: Hunky And Spunky: You Can’t Shoe A Horse Fly, reperito in rete. Sono poco meno di otto minuti e mezzo. Vale la pena riguardarsi (o scoprire) questa “piccola perla” animata, sicuramente noiosetta per i canoni attuali, ma sublime dal punto di vista dell’animazione.

Consapevole che la visione dello short non scorre alla perfezione per tutti i collegamenti (il buffering è un po’ ansimante), suggerisco comunque di provare, con pazienza, a seguirlo, data la sua rarità.
Le sequenze con la mosca cavallina sono tra le migliori di questa breve serie di film, i cui personaggi, non possedendo mani e piedi e non camminando in posizione eretta (come Ernesto Sparalesto e Babà di Hanna-Barbera, per intenderci), godevano di limitate possibilità di azione.

Riguardo a Spunky, il solerte Andrea Ippoliti ci fa sapere che, del tutto modificato, apparve anche in un bel cartoon Famous stile UPA, dove si innamorava di un cavallo (ovviamente “female”!) delle giostre, che prendeva magicamente vita.
Vedi, sotto, qualche shot.
Appare anche affiancato a Casper ed in un “solo” short degli anni Quaranta (vedi ancora più sotto).
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  • Luca Boschi |

    Fantastico! Due generazioni che guardano il blog insieme!!!
    Saluta tua madre e ringrazia, Nicola (ma tu sei un musicista, mi sembra di dedurre?)!
    Era anche lei una spettatrice di questi programmi della TV n bianco e nero?
    Sicuramente ricorderà anche “Giramondo”, “Immagini dal mondo” e altri programmi insostenibili, con documentari sui bambini lapponi o uruguayani a piacimento, e in chiusura un cartoon (Billy Dog, Chicco e Chicca, appunto il “Jo e le api” del francese Jean Image che ricordava qualcuno pù sopra)…
    Ciao!
    Luca

  • Nicola |

    Ah che bello , me lo sono appena guardato con mia madre che se lo ricordava benissimo ^_^
    Ti fa i complimenti per la precisione e dovizia di particolari fra l’altro .
    ciao !

  • Piergiorgio R. |

    Ricordo di aver visto questo asinella alla TV dei Ragazzi più o meno nel 1961.
    Gridava sempre “Mamiiiii!!!”. Non sono in grado di ricordare se i cartoni fossero tradotti in italiano e se fossero trasmessi in lingua originale.
    Troppo piccolo.
    Mi sembra che fungessero da riempitivo, in coda a ogni trasmissione, che sarà durata un’ora – un’ora e mezza, salvo in tempo di elezioni del presidente della Repubblica. Quando c’erano quegli scrutini, nelle eventuali pause delle dirette dal Parlamento, trasmettevano cartoni a tutta birra, per interromperli, senza rispetto per i bambini all’ascolto, quando iniziavano di nuovo i collegamenti da Montecitorio.
    Ricordo bene una delle elezioni di Giuseppe Saragat, quando si sbizzarrivano a mandare cartoni di Hanna-Barbera che non avevo mai visto prima e che non avrei rivisto dopo.
    Poi, c’era anche l’indianino Pow-Wow (lo chiamavo “Pao-Ao”, come sembrava che dicesse l’annunciatrice fuori campo che li commentava).
    Qualcuno ricorda anche “Jo e le api”?
    Questo bambino che diventava minuscolo e aveva a che fare con le api, aiutandole nei combattimenti contro le vespe, stronze. Forse era di un certo Jean Image, veniva annunciato nei titoli di testa.
    Anche questo, mai più visto né in videocassetta né in dvd.
    Non credo fossero cartoni di grande spessore, ma hanno accompagnato la mia infanzia.
    Mi sembra di essere diventato una specie di Giovanni Bosticco, quando fa i riassunti dei fumetti della sua infanzia.
    Ma queste immagini riaprono il flusso del ricordo.
    Ciao,
    P. G.

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