Chi si fosse perso l’opportintà di questo eccezionale spettacolo a Roma e a Napoli Comicon a fine aprile, ha la possibilità di recuperare nel capoluogo meneghino (per esempio, il nostro amico Carlo Peroni – Perogatt, che dalla Rosa trasse impulso a insistere nella carriera di cartoonist)!
Infatti, il prossimo 10 maggio alle ore 19 verrà presentata presso la CINETECA ITALIANA – Spazio Oberdan, a MILANO (Viale Vittorio Veneto 2, angolo piazza Oberdan) la nuova, preziosa edizione in BLU-RAY del film La Rosa di Bagdad (1949), di Anton Gino Domeneghini, prodotta dall’Istituto LUCE insieme a Film Documentari d’Arte e Digigraf srl.
L’immagine che apre questo post, disegnata da Guido Zamperoni, è ricavata da Topolino n. 246 del 14 agosto 1960 e pubblicizza la nuova edizione dell’Albo d’Oro che contiene la riduzione a fumetti di questa “stupenda e strana” avventura”, analoga a quella di cui riproduciamo sotto la copertina, ma che invece è di sei anni più tardi: giugno 1966.
In occasione del 60° anniversario del film (1949-2009), è stato infatti realizzato direttamente dai materiali Technicolor® originali, un nuovo master in Alta Definizione (1080p), che ridona tutta la sua smagliante qualità fotografica a questo capolavoro assoluto della cinematografia italiana.
L’edizione comprende anche il documentario UNA ROSA DI GUERRA, realizzato da Massimo Becattini (sotto, nella foto), che ricostruisce tutta l’odissea del primo lungometraggio italiano d’animazione e insieme primo film italiano in Technicolor®, attraverso i disegni originali inediti (bozzetti d’animazione, scenografie, rodovetri, etc.) e i rarissimi spezzoni filmati in 35mm b&n, oltre ai materiali provenienti dall’Archivio LUCE e da archivi americani e francesi, insieme alle interviste agli ultimi protagonisti della vicenda, nei luoghi in cui questa si svolse.
La lavorazione del film La Rosa di Bagdad (1940-47) era stata a suo tempo particolarmente complessa e travagliata.
Realizzato da Anton Gino Domeneghini durante la Seconda Guerra Mondiale tra mille difficoltà, il film è emblematico di una capacità imprenditoriale e creativa tutta italiana, in grado, nonostante la limitatezza dei mezzi e l’irripetibilità del risultato, di competere con le grandi realizzazioni dello studio Disney.
Tutto ha inizio al momento dell’entrata in guerra dell’Italia (1940), quando il mercato della pubblicità viene bloccato; Domeneghini – vero tycoon della pubblicità a Milano – trasforma allora la sua équipe in una squadra d’animatori e dà inizio al progetto di film La rosa di Bagdad, ispirato alle Mille e una Notte. Scrittura i migliori disegnatori in Italia (tra cui Angelo Bioletto, autore delle figurine Perugina, Libico Maraja, Guido Zamperoni, etc.) e si lancia nell’avventura.
Il bombardamento di Milano dell’ottobre 1942 distrugge lo studio e Domeneghini trasferisce tutta la squadra in due ville in provincia di Brescia.
Il lavoro si protrae per tutto il periodo della guerra e oltre, finché, nel 1947-48, le centinaia di migliaia di disegni prodotti vengono fotografati nei laboratori Technicolor in Inghilterra.
Presentato nel 1949 alla decima edizione del Festival del Cinema di Venezia, il film ottiene il Primo Premio assoluto nella categoria “Film per ragazzi”.
Nella nuova edizione, oltre al documentario Una Rosa di guerra, sono presenti i contributi Dopo La Rosa e Il restauro de La Rosa di Bagdad e i due altri film realizzati da Anton Gino Domeneghini, La Passeggiata (1953) e Ballata impressionista (1954), oltre al trailer originale (1949) del film, anch’esso rimasterizzato in Alta Definizione.
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