UNA CANZONE SUL NANO

Cos’è il Nano?
Lo so che in questo periodo scarseggiano gli articoletti sui fumetti, ma i grandi fasti torneranno presto.
Intanto, rispondiamo all’angoscioso interrogativo con l’aiuto di Daniele Tomasi, che come ci ha scritto l’ha raffigurato qui, in questa ciclica camminata (con inciampamento) molto ben fatta (anche se ha vistoamente “rimbellito” anche senza bisogno che si sottoponesse a un nuovo lifting la persona oggetto del suo ritratto).

Purtroppo anche altri lo sanno, molti di noi lo subiscono e se ne dolgono da alcuni lustri.

Questa meravigliosa canzoncina intonata da Glory Liu, che sembra effettivamente della stessa pasta dei suoi accompagnatori canori, parla di un altro nano, il quale non va nemmeno in miniera. Il riferimento è a un concorso indetto dall’American Chemical Society sul tema “What is “nano?’. A questo scopo lo studente di Berkeley Patrick Bennett e i suoi amici hanno realizzato l’esilarante Nano Song che vi giro.
Sotto, il senso dell’iniziativa.

The concept of “nano” has captured the interest and excitement of researchers and science-enthusiasts alike, but the question remains – what is “nano”? How is “nano” best visualized? Where is “nano” headed? Send us your ideas in the form of an original creative video and you could win $500 in cash!

Video submissions will be accepted from January 5 – March 15, 2009. Videos are limited to 3 minutes or less, and will be judged on creativity, scientific clarity of explanation, originality and quality of the video. Entrants are encouraged to submit their videos early, since early submissions will have the best chance to accumulate a greater number of votes.

Se ascoltandola volete riferirla a un altro nano, ben più ridicolo, siete liberi di farlo!

Sotto, un maglietta indicata per chi ha svoltato, dopo anni di tregenda grazie allo scemo del villaggio (globale), come lo chiamava Gianfranco Funari. E che guarda caso piaceva tanto all’esponente del piccolo (nel senso di “gretto”) popolo di cui sopra.
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Survived
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Noi siamo ancora qui e lui se n’è andato.
Trattasi di un buon inizio di lavoro. Ma, paradossalmente, in USA è stato più facile che nella povera Italia.
Augurando a tutti di sopravvivere a quest’altro incubo, indico a chi vuole la maglietta per consolarsi, che può richiederla qui: http://printliberation.com/store.php?id=110

  • Daniele Tomasi |

    Ma dico io se solo dopo 22 messaggi devo rendermi conto dei complimenti di Luca: grazie, arrossisco con piacere ^_^

  • Matteo Venturi |

    A Lory.
    La copertina si (intra)vede solo nel video-editoriale della direttora Vale De Poli, presente sul sito ufficiale di Topolino.
    Tutto qui.
    Ciao a tutti e complimenti vivissimi a Luca e agli altri curatori della “Grande Dinastia dei Paperi” per il premio!
    Matteo V.

  • Ozanam Megafono |

    Qualcuno, tempo fa, ha detto qui di essere a favore del nucleare, che però non passerà.
    La linea del Piave sarà la conoscenza dei cittadini. Infatti, chi conosce il nucleare, i suoi costi, i suoi effetti, gli enormi rischi, lo evita e manda a fanculo chi lo promuove.
    Il blog di Grillo (http://www.beppegrillo.it/2009/03/no_nuke_lester/index.html#comments?s=n2009-03-01) ha intervistato alcuni dei più importanti esperti di energia del mondo sul nucleare e sulle energie alternative.
    Le loro testimonianze saranno raccolte in un dvd dal titolo “No Nuke” disponibile in maggio.
    Io cercherò di divulgarlo e diffonderlo.
    Perchè lo psiconuke vuole il nucleare? Perchè lo vuole “presto” la Marcegaglia degli inceneritori? E’ una questione di soldi, dei nostri soldi, delle notre tasse. L’industria del nucleare, in abbandono in tutto il mondo, ha bisogno di enormi investimenti, di aiuti permanenti da parte dello Stato.
    E’ una grande torta che fa impallidire la tassa sulla bolletta dell’energia elettrica usata per gli inceneritori.
    Se il CIP6 ha succhiato miliardi dalle rinnovabili per darli agli industriali e ai petrolieri, il nucleare regalerà decine di miliardi di euro alla Confindustria e a messieur Sarkozy.
    L’industria nucleare francese ha bisogno di esportare le sue tecnologie per sopravvivere.
    Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?).
    Noi neppure.
    Ciao,
    Ozanam (che ha fatto da puro megafono)

  • Lorelay Anderson |

    Mi gira la testa.
    In questi due giorni ho letto che in un sito ci sarebbe la copertina del primo numero di “Anni d’Oro” ma non ricordo chi l’ha scritto in questo blog.
    Sono curiosa di vederla, qualcuno è in grado di incicarmi a quale link?
    Grazie a tutti,
    Lory

  • Maniac Cop |

    I miei commenti di basso rango a Vitaliano eguagliavano i suoi commenti di basso rango nei miei confronti.
    E comunque complimenti per aver convinto Boschi a non aiutarmi per quella storia!
    E dire che la mia ricerca sul CAPITAN KIDD non era esclusivamente a mio vantaggio, ma a vantaggio di tutti, per il bene comune!

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